Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

BIBLIOTECA CESARE PAVESE

Scheda Opera

  • Vista dell'entrata
  • Vista dall'alto
  • Vista laterale
  • Comune: Parma
  • Denominazione: BIBLIOTECA CESARE PAVESE
  • Indirizzo: Via Isacco Newton 8/a
  • Data: 1998 - 2002
  • Tipologia: Biblioteche e Archivi
  • Autori principali: Paolo Zermani
Descrizione

La nuova Biblioteca Cesare Pavese è collocata nel lotto con l'asse maggiore in direzione parallela alla via Emilia. L'impianto dell'edificio consiste in due corpi distinti che racchiudono al proprio interno uno spazio protetto definito sull'intero perimetro da un portico.
L'immagine della biblioteca è caratterizzata quindi da due corpi principali che, analogamente a due libri affioranti dal terreno, contengono in sé e proteggono lo spazio per la lettura e lo studio, rendendo così esplicito il rapporto simbolico che l'edificio pubblico è chiamato a stabilire con la città.
La corte interna, porticata, come un chiostro, custodisce lo spazio protetto per la lettura e lo studio all'aperto. L'analogia con il tema del libro giustifica l'anima introversa dell'edificio che, come nell'esercizio della lettura, viene scoperto gradualmente. Questo è anche il carattere di taluni luoghi magici di Parma, cintati e chiusi, quali il Giardino di San Paolo, o i conventi, poi improvvisamente aperti allo spazio della contemplazione.
L'edificio, realizzato completamente in mattoni a vista, prolunga, nella propria natura costruita, la natura del suolo, l'argilla, resa materiale da costruzione attraverso il processo di cottura.
La Biblioteca è organizzata, in corrispondenza alla sua immagine architettonica e al suo impianto, attraverso due sezioni principali, dedicate rispettivamente a ragazzi e ad adulti, divise funzionalmente, ma unite da due zone centrali di accesso-prestito (nella parte anteriore) e sala riunioni, sala video, zona prescolare (nella parte posteriore). Il corpo principale di sinistra rispetto all'ingresso è dedicato ai ragazzi e si avvale di una successione di spazi divisibili attraverso pareti o scaffalature, attrezzabile con tavoli di lettura o con semplici poltrone. Sul lato interno del corpo di fabbrica è sempre presente lo spazio di passaggio, caratterizzato da grandi aperture vetrate verso la corte interna verde che illuminano gli spazi di lettura. L'illuminazione di queste zone avviene anche attraverso la luce soffusa proveniente dai lucernari posti a soffitto. All'estremità del corpo di fabbrica è anche localizzata una zona destinata a sala video per l'attività interna della biblioteca. Alla confluenza dei due bracci è localizzata la sezione prescolare, caratterizzata da uno spazio molto luminoso e versatile.
Si ottiene così, in testata all'edificio, uno spazio flessibile di significativa dimensione, adattabile all'occorrenza per finalità interne ed esterne.
Il corpo principale di destra, rispetto all'ingresso, è dedicato agli adulti e, analogamente al suo simmetrico, si avvale di una successione di spazi divisibili.
In entrambi i corpi di fabbrica (sezione ragazzi e sezione adulti) a metà del percorso è ricavata una zona di maggiore ampiezza rispetto agli spazi in successione modulare, dedicata ad aggregazioni temporanee, di maggiore flessibilità spaziale.
L'intero impianto della Biblioteca è, in conclusione, caratterizzato da un semplice sistema spaziale che isola zone dedicate ad attività specifiche, dedicando ad esse la necessaria riservatezza, ma mantenendole vincolate a un disegno complessivo dello spazio.
La Biblioteca è un "percorso", percorribile nei due sensi, una sorta di organismo vivente.
La corte centrale porticata, seminata a verde, e cuore aperto di questo organismo, ne disciplina la luce, insieme ai lucernari a illuminazione non diretta, e ne ritma il respiro.

(Paolo Zermani)

Info
  • Progetto: 1998 -
  • Esecuzione: - 2002
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Castagneti Progetto strutturale Progetto NO
Eva Grosso Collaboratore Progetto NO
Giovanna Maini Collaboratore Progetto NO
Tomohiro Takao Collaboratore Progetto NO
Paolo Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani SI
  • Strutture: calcestruzzo armato e mattoni faccia a vista
  • Materiale di facciata: mattone faccia a vista
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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La corte interna, porticata, come un chiostro, custodisce lo spazio protetto per la lettura e lo studio all'aperto. L'analogia con il tema del libro giustifica l'anima introversa dell'edificio che, come nell'esercizio della lettura, viene scoperto gradualmente. Questo è anche il carattere di taluni luoghi magici di Parma, cintati e chiusi, quali il Giardino di San Paolo, o i conventi, poi improvvisamente aperti allo spazio della contemplazione.
L'edificio, realizzato completamente in mattoni a vista, prolunga, nella propria natura costruita, la natura del suolo, l'argilla, resa materiale da costruzione attraverso il processo di cottura.
La Biblioteca è organizzata, in corrispondenza alla sua immagine architettonica e al suo impianto, attraverso due sezioni principali, dedicate rispettivamente a ragazzi e ad adulti, divise funzionalmente, ma unite da due zone centrali di accesso-prestito (nella parte anteriore) e sala riunioni, sala video, zona prescolare (nella parte posteriore). Il corpo principale di sinistra rispetto all'ingresso è dedicato ai ragazzi e si avvale di una successione di spazi divisibili attraverso pareti o scaffalature, attrezzabile con tavoli di lettura o con semplici poltrone. Sul lato interno del corpo di fabbrica è sempre presente lo spazio di passaggio, caratterizzato da grandi aperture vetrate verso la corte interna verde che illuminano gli spazi di lettura. L'illuminazione di queste zone avviene anche attraverso la luce soffusa proveniente dai lucernari posti a soffitto. All'estremità del corpo di fabbrica è anche localizzata una zona destinata a sala video per l'attività interna della biblioteca. Alla confluenza dei due bracci è localizzata la sezione prescolare, caratterizzata da uno spazio molto luminoso e versatile.
Si ottiene così, in testata all'edificio, uno spazio flessibile di significativa dimensione, adattabile all'occorrenza per finalità interne ed esterne.
Il corpo principale di destra, rispetto all'ingresso, è dedicato agli adulti e, analogamente al suo simmetrico, si avvale di una successione di spazi divisibili.
In entrambi i corpi di fabbrica (sezione ragazzi e sezione adulti) a metà del percorso è ricavata una zona di maggiore ampiezza rispetto agli spazi in successione modulare, dedicata ad aggregazioni temporanee, di maggiore flessibilità spaziale.
L'intero impianto della Biblioteca è, in conclusione, caratterizzato da un semplice sistema spaziale che isola zone dedicate ad attività specifiche, dedicando ad esse la necessaria riservatezza, ma mantenendole vincolate a un disegno complessivo dello spazio.
La Biblioteca è un "percorso", percorribile nei due sensi, una sorta di organismo vivente.
La corte centrale porticata, seminata a verde, e cuore aperto di questo organismo, ne disciplina la luce, insieme ai lucernari a illuminazione non diretta, e ne ritma il respiro.

(Paolo Zermani)
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Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000.
È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze.
Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca.
Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017).
È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003.
Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Paolo Zermani (Medesano -Parma- 1958) Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000. È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze. Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca. Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017). È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003. Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Zermani Paolo, Butini R. 2002 Paolo Zermani. Biblioteca Cesare Pavese a Parma Firenze architettura n. 1-2 10-17 Si
Rossi Prodi Fabrizio, Collotti Francesco 2003 Paolo Zermani. Architetture 1983-2003 Diabasis Reggio Emilia 256-263 Si
2012 AND n. 21 (numero monografico: Paolo Zermani. Disegno e identità) No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dell'entrata Vista dell'entrata Courtesy Studio Zermani Associati
Vista dall'alto Vista dall'alto Courtesy Studio Zermani Associati
Vista laterale Vista laterale Courtesy Studio Zermani Associati

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Paolo Zermani
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti