Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PARCO ENZO FERRARI

Scheda Opera

  • Vista d'epoca dell'aeroautodromo
  • Comune: Modena
  • Denominazione: PARCO ENZO FERRARI
  • Indirizzo: Viale Italia, Viale dell' Autodromo, Via Emilia Ovest, Via San Faustino
  • Data: 1981 - 1991
  • Tipologia: Parchi e Giardini
  • Autori principali: Geoffrey Jellicoe
Descrizione

"L’area a ovest del centro storico, inconfondibilmente dominata dal disegno dell’aerautodromo, diventa il luogo in cui confluiscono alcuni dei temi che già nel corso degli anni ’70 dominano il dibattito della cultura architettonica a scala internazionale e nel particolare, sullo sviluppo di Modena a seguito della revisione del Piano Regolatore avvenuta nel 1975. Si individua per questa parte di città il luogo dove localizzare nuove funzioni direzionali, proseguendo nella stessa direzione del decentramento che aveva portato all’edificazione del Direzionale ’70. Ancora, la sensibilità per i temi ambientali e la volontà di creare un’alta dotazione di standard verdi, porta ad elaborare l’idea di realizzare un grande parco pubblico sul sedime del tracciato automobilistico.
Della redazione delle proposte è incaricato nel 1981, un gruppo di lavoro composto dall’arch. Leonardo Benevolo, da Sir. Geoffrey Jellicoe, dall’ arch. Harriett Phillips, dall’ arch. Roberto d'Agostino e dall’ing. Massimo Majowiecki. Il progetto del parco è poi inserito all’interno di un più ampio disegno di sistemazione di questa parte di città, il piano “Corassori” del 1983 (che vede coinvolto anche lo studio Gregotti nel 1990, poi realizzato dallo studio dell’arch. Tiziano Lugli).
Le linee portanti del progetto del verde riprendono l’idea, già sollevata a proposito del concorso per il parco della resistenza nel 1971, di realizzare il parco come una fascia verde di collegamento tra la via Emilia ovest e la zona a sud. In esso il progetto prevede funzioni ricettive, culturali, sportive ed un centro di documentazione sulla storia dell’autodromo, in edifici seminterrati con giardini pensili sulla copertura disposti in prossimità del confine est a ridosso della strada, pensati dall’architetto paesaggista Jellicoe, per cercare la massima mitigazione del costruito con il nuovo ambiente naturale in costruzione. Altro elemento portante del progetto è costituito dalla realizzazione di un canale e di uno specchio d’acqua attraversante longitudinalmente il parco. L’iter progettuale ed attuattivo, avviato in cinque stralci a partire dal 1988 e protrattosi fino al 1999, ha modificato il progetto Jellicoe oggi riconoscibile in una parte dell’organizzazione dei percorsi e delle piantumazioni arboree. La parte nord è lasciata libera per ospitare manifestazioni ed eventi temporanei, quella centrale è occupata da un lago mentre un profilo creato da movimenti terra, occupa la parte sud – ovest".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: 1981 -
  • Esecuzione: 1988 - 1991
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: parco
  • Destinazione attuale: parco
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Geoffrey Jellicoe Progetto architettonico Progetto SI
Ufficio tecnico Comune di Modena Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Stato Strutture: Buono

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Della redazione delle proposte è incaricato nel 1981, un gruppo di lavoro composto dall’arch. Leonardo Benevolo, da Sir. Geoffrey Jellicoe, dall’ arch. Harriett Phillips, dall’ arch. Roberto d'Agostino e dall’ing. Massimo Majowiecki. Il progetto del parco è poi inserito all’interno di un più ampio disegno di sistemazione di questa parte di città, il piano “Corassori” del 1983 (che vede coinvolto anche lo studio Gregotti nel 1990, poi realizzato dallo studio dell’arch. Tiziano Lugli).
Le linee portanti del progetto del verde riprendono l’idea, già sollevata a proposito del concorso per il parco della resistenza nel 1971, di realizzare il parco come una fascia verde di collegamento tra la via Emilia ovest e la zona a sud. In esso il progetto prevede funzioni ricettive, culturali, sportive ed un centro di documentazione sulla storia dell’autodromo, in edifici seminterrati con giardini pensili sulla copertura disposti in prossimità del confine est a ridosso della strada, pensati dall’architetto paesaggista Jellicoe, per cercare la massima mitigazione del costruito con il nuovo ambiente naturale in costruzione. Altro elemento portante del progetto è costituito dalla realizzazione di un canale e di uno specchio d’acqua attraversante longitudinalmente il parco. L’iter progettuale ed attuattivo, avviato in cinque stralci a partire dal 1988 e protrattosi fino al 1999, ha modificato il progetto Jellicoe oggi riconoscibile in una parte dell’organizzazione dei percorsi e delle piantumazioni arboree. La parte nord è lasciata libera per ospitare manifestazioni ed eventi temporanei, quella centrale è occupata da un lago mentre un profilo creato da movimenti terra, occupa la parte sud – ovest".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 
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Architetto e paesaggista inglese, studioso del giardino rinascimentale italiano, è stato il presidente del Landscape Institut di Londra fra il 1939 e il 1949.
Fondatore dell’International Federation of Landscape Architects, è una figura fondamentale per l'affermazione della progettazione paesaggistica come disciplina autonoma. Fra le sue opere principali: il Ditchley Park (1934-1939), l’Hemel Hempstead (1947), il Kennedy Memorial (1964-65), la Sutton Place (1980-86) e i Moody Gardens (1984). 
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  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 123
  • Particella: 8

Note

Geoffrey Jellicoe (Londra 1900-Devon 1996) Architetto e paesaggista inglese, studioso del giardino rinascimentale italiano, è stato il presidente del Landscape Institut di Londra fra il 1939 e il 1949. Fondatore dell’International Federation of Landscape Architects, è una figura fondamentale per l'affermazione della progettazione paesaggistica come disciplina autonoma. Fra le sue opere principali: il Ditchley Park (1934-1939), l’Hemel Hempstead (1947), il Kennedy Memorial (1964-65), la Sutton Place (1980-86) e i Moody Gardens (1984).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Knobel Lance 1983 Parks in their place The architectural review n. 1033 43-44 No
D'Agostino R. 1983 Il verde pubblico a Modena dal dopoguerra ad oggi, in Natura e cultura urbana a Modena Edizioni Panini Modena 358-375 Si
Bini Alfredo 1989 Autodromo dismesso Costruire per Abitare n. 74 (supplemento di Abitare) Si
Jellicoe Geoffrey 1993 The studies of a Landscape Designer over 80 Years. Vol. I. Garden Art press Aberdeen 56 Si
Jellicoe Geoffrey 1996 The studies of a Landscape Designer over 80 Years. Vol. III. (libro) Garden Art press Aberdeen 211 Si
Bay Marco, Quadri Lorenzo 1999 Geoffrey Jellicoe: dall'arte al giardino Il verde Milano No
Battaglia Paolo, Panini Matteo (a cura di) 2003 La piccola Indianapolis: la fotografia e l'autodromo di Modena, 1950-1975 RFM edizioni Modena Si
Costa Andrea 2004 Modena dopo il modello razionalista. Continuità, discontinuità, crisi dell’azione urbanistica comunale, in Montedoro Laura (a cura di), La città razionalista, modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena, 1931-1965 RFM edizioni Modena 281-291 Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2009 La città e l’ambiente. Le trasformazioni ambientali a Modena nel Novecento APM edizioni Modena 59-66 Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 236-237 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Settore T.U.Q.E - Comune di Modena Planivolumetrico Zona Corassori; Progetto Benevolo-Jellicoe, Piano Particolareggiato Zona Corassori

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista d'epoca dell'aeroautodromo Vista d'epoca dell'aeroautodromo Archvio Panini

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/01/2023

Revisori:

Stefano Setti