Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA

Scheda Opera

  • Vista del fronte principale
  • Il percorso d'accesso alla chiesa
  • Dettaglio dell'ingresso
  • Vista del fronte posteriore
  • Vista del percorso di accesso del fronte posteriore
  • Vista del fronte posteriore
  • Vista dell'interno
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Vista dei percorsi
  • Comune: Parma
  • Denominazione: CHIESA PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA
  • Indirizzo: Via Anna Franck N. 11
  • Data: 1970 - 1976
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Guido Canali
Descrizione

Il complesso parrocchiale di San Giovanni Battista sorge in un’area della prima espansione verso sud della città.
La necessità di revisione dei costi impone nel 1972 la presentazione di un secondo progetto di variante atto a ridurre il volume del precedente mediante l’abbassamento delle altezze dei corpi di fabbrica accessori i cui volumi vengono raccordati mediante dei profili inclinati. Lo stesso avviene per l’aula principale la cui copertura diventa una superficie piana praticabile che consente (come riporta Guido Canali nella relazione di progetto) di ottenere un uso più civile e urbano del complesso perché può essere percorso e abitato a vari livelli.
È a partire, infatti, dal collegamento con il piano di campagna e la strada che si sviluppa il complesso, anche nella prima versione, poi sostanzialmente mantenuta nella seconda, così come le superficie utili.
Il programma prevede la realizzazione di un’aula per le celebrazioni, di una canonica e di un corpo destinato alle opere parrocchiali organizzate in piante dalla regolarità geometrica, separate ma allineate e “iscrivibili” in un rettangolo: la prima di maggiori dimensioni sull’angolo nord-ovest, mentre gli altri due corpi occupano, circondando il primo, i lati sud ed est.
Fin dalle prime fasi progettuali emerge l’idea di un’unità formale dei vari edifici che creano un organismo in cui le parti sono ben distinte in volumi autonomi caratterizzati da una evidente chiarezza formale. I vari blocchi sono collegati tra loro così come sono collegati alle vie di comunicazione e accesso del quartiere, tramite da passerelle aeree: tema caro all’architetto.
La prima di queste è inclinata e dalla strada raggiunge un quota sopraelevata che attraversa tutto il complesso passando per la sequenza delle grandi aperture circolari che bucano i setti in cemento armato a vista per culminare sul retro in una scala a chiocciola che chiude il percorso.
L’ingresso dell’aula liturgica avviene alla quota sottostante del sagrato. Un percorso a “L”, accessibile dalla quota superiore, divide la pianta in due spazi; quello principale in cui le sedute si dispongono a cavea, intorno all’altare coperto da un solaio piano sostenuto da strutture metalliche, e uno secondario, destinato alla cappella feriale, incassato all’interno del terrapieno artificiale visibile all’esterno. Quest’ultimo volume, dal profilo a scarpa, fa da contrappunto a quelli inclinati delle coperture dei due corpi accessori in precedenza citati che, insieme alla copertura piana della chiesa, realizzano una sorta di teatro/piazza all’aperto.
La totale assenza di apparati decorativi lascia il compito di costruire l’immagine del complesso: dall’“espressività” della sequenza spaziale, alla chiara struttura formale della pianta fino al trattamento del cemento armato a vista usato per tutte le superfici. In quest’ultimo dettaglio sembra potersi riconoscere l’eco del maestro americano Louis Khan.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1970 - 1974
  • Esecuzione: 1974 - 1976
  • Tipologia Specifica: Chiesa
  • Committente: Monsignor Pietro Boraschi per la curia vescovile di Parma
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Chiesa
  • Destinazione attuale: Chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Schiaretti Arnaldo & Co Impresa esecutrice Esecuzione NO
Guido Canali Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/guido-canali_(Lessico-del-XXI-Secolo)/ SI
Pietro Concari Impresa esecutrice Esecuzione NO
Giacomo Corradi Progetto strutturale Esecuzione NO
Gino Galloni Progetto strutturale Esecuzione NO
Hans Uluhogian Collaboratore Progetto NO
Romano Villani Progetto Impianti Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento armato a vista
  • Coperture: cemento armato
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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È a partire, infatti, dal collegamento con il piano di campagna e la strada che si sviluppa il complesso, anche nella prima versione, poi sostanzialmente mantenuta nella seconda, così come le superficie utili.
Il programma prevede la realizzazione di un’aula per le celebrazioni, di una canonica e di un corpo destinato alle opere parrocchiali organizzate in piante dalla regolarità geometrica, separate ma allineate e “iscrivibili” in un rettangolo: la prima di maggiori dimensioni sull’angolo nord-ovest, mentre gli altri due corpi occupano, circondando il primo, i lati sud ed est. 
Fin dalle prime fasi progettuali emerge l’idea di un’unità formale dei vari edifici che creano un organismo in cui le parti sono ben distinte in volumi autonomi caratterizzati da una evidente chiarezza formale. I vari blocchi sono collegati tra loro così come sono collegati alle vie di comunicazione e accesso del quartiere, tramite da passerelle aeree: tema caro all’architetto.
La prima di queste è inclinata e dalla strada raggiunge un quota sopraelevata che attraversa tutto il complesso passando per la sequenza delle grandi aperture circolari che bucano i setti in cemento armato a vista per culminare sul retro in una scala a chiocciola che chiude il percorso.
L’ingresso dell’aula liturgica avviene alla quota sottostante del sagrato. Un percorso a “L”, accessibile dalla quota superiore, divide la pianta in due spazi; quello principale in cui le sedute si dispongono a cavea, intorno all’altare coperto da un solaio piano sostenuto da strutture metalliche, e uno secondario, destinato alla cappella feriale, incassato all’interno del terrapieno artificiale visibile all’esterno. Quest’ultimo volume, dal profilo a scarpa, fa da contrappunto a quelli inclinati delle coperture dei due corpi accessori in precedenza citati che, insieme alla copertura piana della chiesa, realizzano una sorta di teatro/piazza all’aperto.
La totale assenza di apparati decorativi lascia il compito di costruire l’immagine del complesso: dall’“espressività” della sequenza spaziale, alla chiara struttura formale della pianta fino al trattamento del cemento armato a vista usato per tutte le superfici. In quest’ultimo dettaglio sembra potersi riconoscere l’eco del maestro americano Louis Khan.
  
(Matteo Sintini)


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Guido Canali (Sala Baganza – Parma – 1934)
Fondatore della Canali associati s.r.l., accademico di San Luca, già docente universitario a Parma, all’Istituto di Architettura di Venezia e a Ferrara. Per anni si è impegnato a restituire, attraverso un’attenta opera di restauro e di progettazione, alcuni straordinari complessi storici, tra cui il Palazzo della Pilotta e l’antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala a Siena (in corso di trasformazione dalla metà degli anni novanta) in centro museale e congressuale. Sul versante del riuso si ricordano: la riconversione del quartiere ex Manifattura Tabacchi di Milano in complesso culturale (scuola sperimentale di Cinema e Archivi Storici), residenziale, commerciale; la riconversione del Palazzo del Capitano a Siena in centro polivalente; il restauro dell’ex Convento San Domenico a Pesaro in centro culturale.
Tra i recenti incarichi in campo museale e di restauro: conversione della Rocchetta Mattei a Riola (BO) in centro culturale; Museo della Fiaba; Museo dell’Opera del Duomo a Milano; Museo delle statue-stele nel Castello del Piagnaro a Pontremoli. Altrettanto significative sul piano dell’interpretazione dello spazio abitativo e di lavoro, le sue mature prove per i tanti complessi residenziali sul tema della “casa padana” (a Parma, Reggio Emilia, Sassuolo, Noceto, ecc.) e degli uffici-laboratorio: tre stabilimenti per Prada a Montevarchi, Montegranaro e Valvigna; stabilimento per Gran Sasso in provincia di Teramo; uffici Smeg a Guastalla. Ha firmato la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera (in collaborazione con G. Botti) e il centro museale a Kyong Ky (Seoul) in Corea del Sud. Ha progettato le Residenze parco Vittoria a Milano: un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello e vari altri progetti in Emilia per uffici, abitazioni e commercio. Mostre personali in Italia e all’estero, tra cui Biennali di Venezia, Padova, Monaco, Meinz.
Numerosi i riconoscimenti tra i quali: Premi Inarch 1989/1990, 1991/92; Constructa Preis Hannover ’92; alla carriera Fritz Schumacher Preis 2004; Compasso d’oro 2004; menzione d’onore alla medaglia d’oro dell’architettura italiana (Triennale di Milano) nel 2003, 2006 e 2009. Premio per la “migliore architettura degli ultimi cinque anni”, assegnato nel 2007 da ANCE-INARCH; Premio Dedalo-Minosse assegnato da Ala-Assoarchitetti per l’edizione 2007/2008; Brick Award 2008; premio S. Ilario del Comune di Parma, 2008. Nel 2018 ha vinto il premio Medaglia d’Oro alla carriera.
(Andrea Zamboni)
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1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

La chiesa viene consacrata il 25/12/1976 Guido Canali (Sala Baganza – Parma – 1934) Fondatore della Canali associati s.r.l., accademico di San Luca, già docente universitario a Parma, all’Istituto di Architettura di Venezia e a Ferrara. Per anni si è impegnato a restituire, attraverso un’attenta opera di restauro e di progettazione, alcuni straordinari complessi storici, tra cui il Palazzo della Pilotta e l’antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala a Siena (in corso di trasformazione dalla metà degli anni novanta) in centro museale e congressuale. Sul versante del riuso si ricordano: la riconversione del quartiere ex Manifattura Tabacchi di Milano in complesso culturale (scuola sperimentale di Cinema e Archivi Storici), residenziale, commerciale; la riconversione del Palazzo del Capitano a Siena in centro polivalente; il restauro dell’ex Convento San Domenico a Pesaro in centro culturale. Tra i recenti incarichi in campo museale e di restauro: conversione della Rocchetta Mattei a Riola (BO) in centro culturale; Museo della Fiaba; Museo dell’Opera del Duomo a Milano; Museo delle statue-stele nel Castello del Piagnaro a Pontremoli. Altrettanto significative sul piano dell’interpretazione dello spazio abitativo e di lavoro, le sue mature prove per i tanti complessi residenziali sul tema della “casa padana” (a Parma, Reggio Emilia, Sassuolo, Noceto, ecc.) e degli uffici-laboratorio: tre stabilimenti per Prada a Montevarchi, Montegranaro e Valvigna; stabilimento per Gran Sasso in provincia di Teramo; uffici Smeg a Guastalla. Ha firmato la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera (in collaborazione con G. Botti) e il centro museale a Kyong Ky (Seoul) in Corea del Sud. Ha progettato le Residenze parco Vittoria a Milano: un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello e vari altri progetti in Emilia per uffici, abitazioni e commercio. Mostre personali in Italia e all’estero, tra cui Biennali di Venezia, Padova, Monaco, Meinz. Numerosi i riconoscimenti tra i quali: Premi Inarch 1989/1990, 1991/92; Constructa Preis Hannover ’92; alla carriera Fritz Schumacher Preis 2004; Compasso d’oro 2004; menzione d’onore alla medaglia d’oro dell’architettura italiana (Triennale di Milano) nel 2003, 2006 e 2009. Premio per la “migliore architettura degli ultimi cinque anni”, assegnato nel 2007 da ANCE-INARCH; Premio Dedalo-Minosse assegnato da Ala-Assoarchitetti per l’edizione 2007/2008; Brick Award 2008; premio S. Ilario del Comune di Parma, 2008. Nel 2018 ha vinto il premio Medaglia d’Oro alla carriera. (Andrea Zamboni)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mons. Grisenti Franco, Don. Onnis Tonino Le nuove chiese a Parma nel ventennio 1962-1982 Silva Parma 104-107 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del fronte principale Vista del fronte principale A. Scardova. Courtesy IBC
Il percorso d'accesso alla chiesa Il percorso d'accesso alla chiesa A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio dell'ingresso Dettaglio dell'ingresso A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del fronte posteriore Vista del fronte posteriore A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del percorso di accesso del fronte posteriore Vista del percorso di accesso del fronte posteriore A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del fronte posteriore Vista del fronte posteriore A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dell'interno Vista dell'interno A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC
Vista dei percorsi Vista dei percorsi A. Scardova. Courtesy IBC

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Accademia Nazionale di San Luca - Guido Canali Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti