Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE INA-CASA PONTE MAMMOLO

Scheda Opera

  • Planimetria generale
  • Vista esterna nucleo nord
  • Vista esterna da via Montorio Al Vomano
  • Vista esterna da via Rivisindoli
  • Comune: Roma
  • Località: Ponte Mammolo
  • Denominazione: QUARTIERE INA-CASA PONTE MAMMOLO
  • Indirizzo: Via Ripa Teatina, via Pratola Peligna, via Rivisondoli, via Lanciano, via Campotosto
  • Data: 1954 - 1962
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Luigi Vagnetti, Giuseppe Vaccaro
Descrizione

Il quartiere è sorto negli anni venti senza seguire piani urbanistici, e si è sviluppato attorno al nucleo del carcere di Rebibbia, costruito nel 1938. Tra il 1957 e il 1962 è stato poi realizzato il complesso residenziale INA–Casa attraverso lo strumento del PEEP. L’espansione è poi proseguita negli anni a seguire per raggiungere le dimensioni attuali. Il quartiere INA-Casa di Ponte Mammolo, costituito di 425 alloggi, è stato progettato per ospitare 3000 abitanti. I fattori paesaggistici, ambientali e morfologici del luogo sono stati determinanti ai fini della progettazione.

Il complesso risulta suddiviso in due nuclei, quello nord il cui progetto fu coordinato dall’architetto Luigi Vagnetti ed il sud di competenza dell’architetto Giuseppe Vaccaro. I due gruppi hanno delineato i due nuclei, quello a nord lungo la via Tiburtina e quello a sud al livello del fiume, sviluppando il tema di ricerca in maniera differente, sia in relazione ai tipi edilizi sia per quanto concerne l’impianto urbanistico. L’immagine che ne risulta è ancor oggi fortemente riconoscibile soprattutto sull'effetto che l’architettura ha sul modo di “vivere” le due parti del quartiere. Inoltre i due nuclei si affiancano ad un altro insediamento di edilizia pubblica dell’epoca, che ripropone schemi e tipologie tradizionali.

Il nucleo settentrionale, che per vicinanza alla via Tiburtina e per la dotazione di servizi presenta un carattere più urbano, è impostato simmetricamente sulla via di Ripa Teatina; Il nucleo meridionale, invece, costituisce a pieno l’esemplificazione della ricerca tipologica condotta dai progettisti, in particolare da Vaccaro, sul tema della “unità di buon vicinato”: gli edifici sono a due piani con “pianta tipo" delle case sfalsate. Oggi il profondo stato di degrado delle strutture, dei rivestimenti, degli spazi aperti sta conducendo la ricerca progettuale e tipologica verso un programma di recupero e manutenzione. Il rischio è però quello di una compromissione definitiva del carattere unitario del nucleo sud. Gli interventi riguardano il ripristino delle originali tinte delle facciate, in alcuni edifici ancora leggibili, con il grigio che segna la gabbia strutturale e il bianco latte degli sfondi, arricchiti da lievi sottosquadri.

Il nucleo nord ospita una doppia fila di case a due piani sfalsate con giardino disposte simmetricamente rispetto a Via Ripa Teatina, lungo la quale si concentrano i principali servizi: negozi, centro sociale, mercato e asilo nido. Il nucleo sud, compreso tra via Rivisondoli e via Campotosto, è la parte più innovativa del complesso: l’idea di base è raccogliere attorno ad un’area pedonale comune variamente attrezzata, un ristretto numero di famiglie. L’area di progetto si inserisce su un terreno digradante verso l’ansa del dell’Aniene, sul quale, a partire da un’unità semplice e ripetuta secondo poche regole di aggregazione, viene realizzato un complesso caratterizzato da una sorprendente varietà d’insieme.

L’unità è formata a partire da un modulo di due appartamenti aggregati attraverso il corpo scala ad un modulo simile sfalsato in verticale di mezzo piano. La stessa unità, composta da otto appartamenti, si collega ad altre simili su ambo i lati. In maniera alternata i moduli sono sollevati su pilotis e lo spazio sottostante è riservato a parcheggio coperto, mentre l’altro presenta un giardino al pianoterra (D. Scott Brown, 1996). Le coperture a falde ad andamento alternato, generano prospetti differenti che suscitano particolari effetti visivi. Le case dell’unità di buon vicinato sono inoltre attrezzate attraverso servizi comuni: 12 stenditoi chiusi, 6 lavatoi e ampi giardini-orti privati, a cui si accede direttamente dagli alloggi del piano terra. Infine lungo l'Aniene, ad est è presente una scuola elementare progettata da Francesco Palpacelli e ad ovest un edificio in linea a quattro piani.

Info
  • Progetto: 1954 - 1957
  • Esecuzione: 1957 - 1962
  • Committente: IACP - Istituto Autonomo Case Popolari di Roma
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Renato Amaturo Collaboratore Progetto NO
Sergio Bollati Collaboratore Progetto NO
Sergio Brugnoli Collaboratore Progetto NO
Matteo Costantino Collaboratore Progetto NO
Gaspare De Fiore Collaboratore Progetto NO
Leonardo Foderà Collaboratore Progetto NO
Antonio Manzone Collaboratore Progetto NO
Sergio Musmeci Collaboratore Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32773 NO
Francesco Palpacelli Collaboratore Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=31868 NO
Giuseppe Vaccaro Coordinatore Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256940&force=1 SI
Giuseppe Vaccaro Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256940&force=1 NO
Luigi Vagnetti Coordinatore Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=339794&RicProgetto=personalita SI
Luigi Vagnetti Progetto architettonico Progetto NO
Maurizio Vitale Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falde
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre

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Il complesso risulta suddiviso in due nuclei, quello nord il cui progetto fu coordinato dall’architetto Luigi Vagnetti ed il sud di competenza dell’architetto Giuseppe Vaccaro. I due gruppi hanno delineato i due nuclei, quello a nord lungo la via Tiburtina e quello a sud al livello del fiume, sviluppando il tema di ricerca in maniera differente, sia in relazione ai tipi edilizi sia per quanto concerne l’impianto urbanistico.  L’immagine che ne risulta è ancor oggi fortemente riconoscibile soprattutto sull'effetto che l’architettura ha sul modo di “vivere” le due parti del quartiere. Inoltre i due nuclei si affiancano ad un altro insediamento di edilizia pubblica dell’epoca, che ripropone schemi e tipologie tradizionali. 

Il nucleo settentrionale, che per vicinanza alla via Tiburtina e per la dotazione di servizi presenta un carattere più urbano, è impostato simmetricamente sulla via di Ripa Teatina; Il nucleo meridionale, invece, costituisce a pieno l’esemplificazione della ricerca tipologica condotta dai progettisti, in particolare da Vaccaro, sul tema della “unità di buon vicinato”: gli edifici sono a due piani con “pianta tipo" delle case sfalsate. Oggi il profondo stato di degrado delle strutture, dei rivestimenti, degli spazi aperti sta conducendo la ricerca progettuale e tipologica verso un programma di recupero e manutenzione. Il rischio è però quello di una compromissione definitiva del carattere unitario del nucleo sud. Gli interventi riguardano il ripristino delle originali tinte delle facciate, in alcuni edifici ancora leggibili, con il grigio che segna la gabbia strutturale e il bianco latte degli sfondi, arricchiti da lievi sottosquadri. 

Il nucleo nord ospita una doppia fila di case a due piani sfalsate con giardino disposte simmetricamente rispetto a Via Ripa Teatina, lungo la quale si concentrano i principali servizi: negozi, centro sociale, mercato e asilo nido. Il nucleo sud, compreso tra via Rivisondoli e via Campotosto, è la parte più innovativa del complesso: l’idea di base è raccogliere attorno ad un’area pedonale comune variamente attrezzata, un ristretto numero di famiglie. L’area di progetto si inserisce su un terreno digradante verso l’ansa del dell’Aniene, sul quale, a partire da un’unità semplice e ripetuta secondo poche regole di aggregazione, viene realizzato un complesso caratterizzato da una sorprendente varietà d’insieme. 

L’unità è formata a partire da un modulo di due appartamenti aggregati attraverso il corpo scala ad un modulo simile sfalsato in verticale di mezzo piano. La stessa unità, composta da otto appartamenti, si collega ad altre simili su ambo i lati. In maniera alternata i moduli sono sollevati su pilotis e lo spazio sottostante è riservato a parcheggio coperto, mentre l’altro presenta un giardino al pianoterra (D. Scott Brown, 1996). Le coperture a falde ad andamento alternato, generano prospetti differenti che suscitano particolari effetti visivi. Le case dell’unità di buon vicinato sono inoltre attrezzate attraverso servizi comuni: 12 stenditoi chiusi, 6 lavatoi e ampi giardini-orti privati, a cui si accede direttamente dagli alloggi del piano terra. Infine lungo l'Aniene, ad est è presente una scuola elementare progettata da Francesco Palpacelli e ad ovest un edificio in linea a quattro piani. 
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Ad oggi sono state chiuse una serie di balconi.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1957 Architettura Cantiere n. 15 12-23; 24-26 Si
1959 Il nuovo volto di Roma. Ponte Mammolo Urbanistica n. 28-29 77-82 Si
Beretta Anguissola Luigi (a cura di) 1963 I 14 anni del piano INA casa Staderini Roma 252-253 No
ANIAI - Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani 1965 Guida dell'architettura contemporanea in Roma Tekni/con Roma Scheda F11 Si
Ciucci Giorgio, De Feo Vittorio 1985 Itinerari de L'Espresso. Roma L'Espresso Milano 508; Scheda n. 51 No
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 249 No
Carpenzano Orazio 1996 Opere dal 1942 al '70 Edilizia popolare n. 243 56-77 No
Scott Brown Denise 1996 Lavorando per Giuseppe Vaccaro Edilizia popolare n. 243 5-13 No
Remiddi Gaia, Greco Antonella, Bonavita Antonella, Ferri Paola 2000 Il moderno attraverso Roma. 200 architetture scelte Palombi Roma Scheda O141 Si
Di Biagi Paola (a cura di) 2001 La grande ricostruzione. Il piano Ina-Casa e l'Italia degli anni cinquanta Donzelli Roma 431-452 No
Olmo Carlo 2001 Dizionario dell'architettura del XX secolo, vol. 6 Allemandi Torino-London 358 No
Guccione Margherita, Segarra Lagunes Maria Margarita, Vittorini Rosalia (a cura di) 2002 Guida ai quartieri romani INA Casa Gangemi Roma 80-89 Si
Mulazzani Marco (a cura di) 2002 Giuseppe Vaccaro Electa Milano 66-75 No
Muratore Giorgio 2007 Roma. Guida all'architettura L'Erma di Bretschneider Roma 46-47 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale Planimetria generale
Vista esterna nucleo nord Vista esterna nucleo nord
Vista esterna da via Montorio Al Vomano Vista esterna da via Montorio Al Vomano
Vista esterna da via Rivisindoli Vista esterna da via Rivisindoli

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Dizionario biografico degli Italiani - Francesco Palpacelli Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Giuseppe Vaccaro Visualizza
Enciclopedia Treccani - Giuseppe Vaccaro Visualizza
Enciclopedia Treccani - Giuseppe Vaccaro Visualizza
Fondo Luigi Vagnetti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021