Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DEL SACRO CUORE DI GESÙ

Scheda Opera

  • Prospetto frontale su viale G. Marconi
  • Prospetto frontale su viale G. Marconi
  • Rampa d'accesso
  • Scalinata frontale
  • Scalinata d'accesso su viale G. Marconi
  • Scalinata d'accesso e Canonica
  • Prospetto su viale A. Locatelli
  • Accesso secondario su viale Pontinia
  • Vista interna
  • Dettaglio lucernaio
  • Vista dell'interno
  • Dettaglio pilastro ad albero
  • Interno cripta, vista sull'altare
  • Interno cripta, accesso
  • Comune: Rimini
  • Località: Miramare
  • Denominazione: CHIESA DEL SACRO CUORE DI GESÙ
  • Indirizzo: Viale Guglielmo Marconi N. 43
  • Data: - 1982
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Luigi Fonti
Descrizione

Il progetto punta a sopperire alla necessità di un edificio di culto per la località di Miramare, zona di incremento e di espansione che già all’epoca della realizzazione conta una popolazione di 3000 abitanti. La parrocchia diventa, pertanto, autonoma da quella di Casalecchio e si pone necessaria al realizzazione di un nuovo edificio per il culto.
Il progetto iniziale prevedeva tre “chiese”: la prima rappresentata dalla cripta a piano terra per le celebrazioni nei giorni feriali, la seconda, un ampio spazio di 1160 mq. (con un altare quasi centrale) destinata a funzionare nelle giornate festive e nelle principali solennità, da collegare alla prima nel periodo estivo per ospitare i numerosi turisti. Infine, le opere parrocchiali, concepite al piano terra, al di sotto del piano di calpestio della chiesa. Nel progetto era prevista un’ampia galleria (sicuramente ispirata dalla chiesa dell’Autostrada di Michelucci) sviluppata lungo l’asse longitudinale, che doveva servire per accogliere i fedeli prima di accedere alla cripta.
Il progetto subisce in corso d’opera alcune varianti, tra cui la più significativa interessa l’abbandono della realizzazione del campanile.
L’edificio, nella sua effettiva realizzazione, rispecchia in parte l’impostazione iniziale. Il fronte affaccia su una piccola via parallela al lungomare di Miramare e si presenta come un grande fabbricato assai differente dalle abitazioni circostanti. Sopraelevato rispetto alla quota stradale, vi si accede tramite una scalinata sul lato sinistro o percorrendo una rampa sul lato destro del prospetto principale. Sul prospetto destro dell’edificio è presente un’entrata secondaria, anch’essa fruibile tramite una scalinata. L’ingresso, non centrato, porta all’ampio interno caratterizzato da una pianta libera, interrotta solo dai 4 pilastri ad albero (altro riferimento ad elementi usati da Michelucci) che sorreggono la copertura. In corrispondenza dell’edificio, al piano terra, vi è la cripta alla quale si accede sempre dal fronte strada e la canonica. L’edificio è costruito interamente in cemento armato e rivestito da intonaco ruvido bianco e grigio con copertura a due falde. Nella realizzazione delle scale, delle rampe, dei parapetti e delle “decorazioni” in facciata, l’architetto utilizza alcune forme geometriche ripetute quali trapezi, rettangoli, quadrati, sempre in cemento rivestito. L’ingresso è costituito da una serie di vetrate opache con telaio di colore azzurro. Sopra l’ingresso è presente una grande vetrata, interrotta a tratti da elementi verticali in cemento armato che permette alla luce di penetrare all’interno. Sul fronte principale, un elemento verticale che sorregge una croce, percorre l’intera facciata dal basso verso l’alto. L’interno è caratterizzato da una luce soffusa, che entra dalle vetrate colorate e da un grande lucernaio posto al centro della pianta.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: - 1964
  • Esecuzione: 1965 - 1982
  • Tipologia Specifica: Chiesa
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Chiesa parrocchiale
  • Destinazione attuale: Chiesa parrocchiale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Fonti Progetto architettonico Progetto SI
Ing. O. Carugno Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il progetto iniziale prevedeva tre “chiese”: la prima rappresentata dalla cripta a piano terra per le celebrazioni nei giorni feriali, la seconda, un ampio spazio di 1160 mq. (con un altare quasi centrale) destinata a funzionare nelle giornate festive e nelle principali solennità, da collegare alla prima nel periodo estivo per ospitare i numerosi turisti. Infine, le opere parrocchiali, concepite al piano terra, al di sotto del piano di calpestio della chiesa. Nel progetto era prevista un’ampia galleria (sicuramente ispirata dalla chiesa dell’Autostrada di Michelucci) sviluppata lungo l’asse longitudinale, che doveva servire per accogliere i fedeli prima di accedere alla cripta.
Il progetto subisce in corso d’opera alcune varianti, tra cui la più significativa interessa l’abbandono della realizzazione del campanile.
L’edificio, nella sua effettiva realizzazione, rispecchia in parte l’impostazione iniziale. Il fronte affaccia su una piccola via parallela al lungomare di Miramare e si presenta come un grande fabbricato assai differente dalle abitazioni circostanti. Sopraelevato rispetto alla quota stradale, vi si accede tramite una scalinata sul lato sinistro o percorrendo una rampa sul lato destro del prospetto principale. Sul prospetto destro dell’edificio è presente un’entrata secondaria, anch’essa fruibile tramite una scalinata. L’ingresso, non centrato, porta all’ampio interno caratterizzato da una pianta libera, interrotta solo dai 4 pilastri ad albero (altro riferimento ad elementi usati da Michelucci) che sorreggono la copertura. In corrispondenza dell’edificio, al piano terra, vi è la cripta alla quale si accede sempre dal fronte strada e la canonica. L’edificio è  costruito interamente in cemento armato e rivestito da intonaco ruvido bianco e grigio con copertura a due falde. Nella realizzazione delle scale, delle rampe, dei parapetti e delle “decorazioni” in facciata, l’architetto utilizza alcune forme geometriche ripetute quali trapezi, rettangoli, quadrati, sempre in cemento rivestito. L’ingresso è costituito da una serie di vetrate opache con telaio di colore azzurro. Sopra l’ingresso è presente una grande vetrata, interrotta a tratti da elementi verticali in cemento armato che permette alla luce di penetrare all’interno. Sul fronte principale, un elemento verticale che sorregge una croce, percorre l’intera facciata dal basso verso l’alto. L’interno è caratterizzato da una luce soffusa, che entra dalle vetrate colorate e da un grande lucernaio posto al centro della pianta. 

(Matteo Sintini)

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Quinto di 8 figli, ebbe una formazione profondamente cristiana. Nel 1943 si iscrive all’Istituto tecnico per Geometri a Rimini e sei anni dopo alla Facoltà di Architettura a Roma (1949), presso la quale si laurea nel 1962, dove sarà influenzato da maestri come Muratori, Carbonara, Fasolo e Nervi. Prima della laurea lavora dal 1950 presso lo studio dell’architetto Renato Costa a Roma, dove ha la possibilità di collaborare prevalentemente in progetti di chiese tra le quali la chiesa di Misano Adriatico e la chiesa di San Giuseppe al Porto (RN). Nel 1955 partecipa al primo convegno nazionale “ Dieci anni di architettura in Italia” a Bologna, dove si avvicina a quel processo di rinnovamento del culto promosso in particolare, in quel contesto, dal Cardinal Lercaro.
Tra le altre opere si ricordano: il progetto per il Piano di Edilizia Economica Popolare di Verrucchio (RN) (1964), la casa unifamiliare Fonti Pio a Rimini (1965/1967), la Chiesa parrocchiale di S. Girolamo a Rimini (1965/71), la scuola materna e casa di riposo dell’Istituto S.Onofrio a Gaiofana (RN) (1965/72), la chiesa Parrocchiale di S.Giuseppe al porto a Rimini (1965/71), la chiesa Parrocchiale Sacro cuore di Gesù a Rimini Miramare (1965/82), la Casa unifamiliare Liuzzi a Rimini (1966), la Cappella Funeraria dei fratelli Grotti nel Cimitero di Rimini (1966-69) e il progetto di ristrutturazione e ampliamento del “Teatro Novelli” per l’Azienda Autonoma di Soggiorno (1966).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 124
  • Particella: 1217

Note

Luigi Fonti. (Rimini, 1927 - 1991) Quinto di 8 figli, ebbe una formazione profondamente cristiana. Nel 1943 si iscrive all’Istituto tecnico per Geometri a Rimini e sei anni dopo alla Facoltà di Architettura a Roma (1949), presso la quale si laurea nel 1962, dove sarà influenzato da maestri come Muratori, Carbonara, Fasolo e Nervi. Prima della laurea lavora dal 1950 presso lo studio dell’architetto Renato Costa a Roma, dove ha la possibilità di collaborare prevalentemente in progetti di chiese tra le quali la chiesa di Misano Adriatico e la chiesa di San Giuseppe al Porto (RN). Nel 1955 partecipa al primo convegno nazionale “ Dieci anni di architettura in Italia” a Bologna, dove si avvicina a quel processo di rinnovamento del culto promosso in particolare, in quel contesto, dal Cardinal Lercaro. Tra le altre opere si ricordano: il progetto per il Piano di Edilizia Economica Popolare di Verrucchio (RN) (1964), la casa unifamiliare Fonti Pio a Rimini (1965/1967), la Chiesa parrocchiale di S. Girolamo a Rimini (1965/71), la scuola materna e casa di riposo dell’Istituto S.Onofrio a Gaiofana (RN) (1965/72), la chiesa Parrocchiale di S.Giuseppe al porto a Rimini (1965/71), la chiesa Parrocchiale Sacro cuore di Gesù a Rimini Miramare (1965/82), la Casa unifamiliare Liuzzi a Rimini (1966), la Cappella Funeraria dei fratelli Grotti nel Cimitero di Rimini (1966-69) e il progetto di ristrutturazione e ampliamento del “Teatro Novelli” per l’Azienda Autonoma di Soggiorno (1966).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bellucci Maurizio 1997 Luigi Fonti. Un architetto e la sua città Guarandi Rimini Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto frontale su viale G. Marconi Prospetto frontale su viale G. Marconi Matilde Mengucci
Prospetto frontale su viale G. Marconi Prospetto frontale su viale G. Marconi Matilde Mengucci
Rampa d'accesso Rampa d'accesso Matilde Mengucci
Scalinata frontale Scalinata frontale Matilde Mengucci
Scalinata d'accesso su viale G. Marconi Scalinata d'accesso su viale G. Marconi Matilde Mengucci
Scalinata d'accesso e Canonica Scalinata d'accesso e Canonica Matilde Mengucci
Prospetto su viale A. Locatelli Prospetto su viale A. Locatelli Matilde Mengucci
Accesso secondario su viale Pontinia Accesso secondario su viale Pontinia Matilde Mengucci
Vista interna Vista interna Matilde Mengucci
Dettaglio lucernaio Dettaglio lucernaio Matilde Mengucci
Vista dell'interno Vista dell'interno Matilde Mengucci
Dettaglio pilastro ad albero Dettaglio pilastro ad albero Matilde Mengucci
Interno cripta, vista sull'altare Interno cripta, vista sull'altare Matilde Mengucci
Interno cripta, accesso Interno cripta, accesso Matilde Mengucci

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022