Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA CAPRIATA

Scheda Opera

  • Vista dall'alto
  • Particolare delle scale
  • Vista interno verso le scale
  • Vista interna verso la facciata principale
  • Vista generale
  • Vista generale
  • Il fronte principale
  • Comune: Gressoney-Saint-Jean
  • Località: Wissomatto
  • Denominazione: CASA CAPRIATA
  • Indirizzo:
  • Data: 1954 - 2014
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: -
Descrizione

Il tema della casa “triangolo”, così definita anche dallo stesso Mollino, è stato esplorato dall’architetto torinese già a partire dagli anni Quaranta attraverso opere come Villa Carando e Villa Dusio a Sauze d’Oulx, lo chalet ideato per il centro sportivo Quota 2006, o ancora il modello per il concorso Vetroflex-Domus.
La struttura definitiva di Casa Capriata verrà studiata nel dettaglio in occasione della X Triennale di Milano del 1954. Essa era basata sull’idea di una costruzione leggera costituita da tre capriate lignee con catene portanti gli orizzontamenti in cui il tetto coincide con l’edificio stesso. La concezione che sta alla base del progetto era, in linea con il programma della Triennale di quell’anno, quella di sperimentare gli aspetti architettonici e linguistici legati alla produzione seriale ed industriale dei vari componenti.
L’edificio si caratterizza per il fatto di essere sospeso da terra ed è sostenuto solo da tre punti di appoggio, in una sorta di rivisitazione in chiave moderna dei rascard sollevati dal suolo attraverso i “funghi” in pietra e legno.
Dal punto di vista distributivo è costituita da tre livelli, al primo era previsto un soggiorno-pranzo e cucina, al secondo due camere con servizi e al terzo altre due piccole camere.
Il mancato accordo economico tra sponsor, fornitori e Triennale non permise all’epoca di realizzare il progetto. Alcuni studiosi e progettisti del Politecnico di Torino hanno dato avvio nel 2006 ad una interessante operazione culturale per riprendere l’idea originaria di Mollino, svilupparla in base agli attuali aspetti tecnologici, strutturali e di efficienza energetica ed infine realizzarla.
Grazie al contributo della Regione autonoma Valle d’Aosta e del Comune di Gressoney-Saint-Jean che hanno partecipato al progetto è stata individuata, nell’ambito di un’azione di valorizzazione del comprensorio sciistico di Weissmatten, un’area nei pressi del Walserweg dove la struttura è stata costruita per assumere la funzione di piccola struttura di ristoro.
L’iniziativa, patrocinata anche dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, è stata selezionata nel 2007 nell’ambito della prima Biennale della Montagna Alpi365Expo come uno dei 100 progetti di eccellenza per lo sviluppo sostenibile dell’Euroregione Alpi Mediterraneo ed è divenuta nel 2008 Official Event del XXIII Congresso Mondiale di Architettura UIA.

Info
  • Progetto: 1954 - 2008
  • Esecuzione: 2008 - 2014
  • Tipologia Specifica: Struttura ricettiva
  • Committente: Comune di Gressoney-Saint-Jean
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Rifugio
  • Destinazione attuale: Bar
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Liliana Bazzanella Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Alessandro Bringhen Direzione lavori Progetto Visualizza Profilo NO
Guido Callegari Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Ufficio Tecnico Comune di Gressoney-Saint-Jean Progetto architettonico Progetto NO
Denaldi legnami Progetto strutturale Esecuzione NO
Gecoval Direzione lavori Esecuzione NO
Germana Maida Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Alessandro Mazzotta Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Carlo Mollino Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://castellodelvalentino.polito.it/?page_id=3554 NO
Laura Montani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
DIPRADI Politecnico di Torino Consulente Progetto NO
Massimo Ronco Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Studio ROTA Sandro Progetto strutturale Esecuzione NO
Mario Sassone Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Elena Tamagno Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo NO
Comunità Montana Walser Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: Legno
  • Materiale di facciata: Legno
  • Coperture: Lamiera
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La struttura definitiva di Casa Capriata verrà studiata nel dettaglio in occasione della X Triennale di Milano del 1954. Essa era basata sull’idea di una costruzione leggera costituita da tre capriate lignee con catene portanti gli orizzontamenti in cui il tetto coincide con l’edificio stesso. La concezione che sta alla base del progetto era, in linea con il programma della Triennale di quell’anno, quella di sperimentare gli aspetti architettonici e linguistici legati alla produzione seriale ed industriale dei vari componenti. 
L’edificio si caratterizza per il fatto di essere sospeso da terra ed è sostenuto solo da tre punti di appoggio, in una sorta di rivisitazione in chiave moderna dei rascard sollevati dal suolo attraverso i “funghi” in pietra e legno. 
Dal punto di vista distributivo è costituita da tre livelli, al primo era previsto un soggiorno-pranzo e cucina, al secondo due camere con servizi e al terzo altre due piccole camere.
Il mancato accordo economico tra sponsor, fornitori e Triennale non permise all’epoca di realizzare il progetto. Alcuni studiosi e progettisti del Politecnico di Torino hanno dato avvio nel 2006 ad una interessante operazione culturale per riprendere l’idea originaria di Mollino, svilupparla in base agli attuali aspetti tecnologici, strutturali e di efficienza energetica ed infine realizzarla.
Grazie al contributo della Regione autonoma Valle d’Aosta e del Comune di Gressoney-Saint-Jean che hanno partecipato al progetto è stata individuata, nell’ambito di un’azione di valorizzazione del comprensorio sciistico di Weissmatten, un’area nei pressi del Walserweg dove la struttura è stata costruita per assumere la funzione di piccola struttura di ristoro.
L’iniziativa, patrocinata anche dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, è stata selezionata nel 2007 nell’ambito della prima Biennale della Montagna Alpi365Expo come uno dei 100 progetti di eccellenza per lo sviluppo sostenibile dell’Euroregione Alpi Mediterraneo ed è divenuta nel 2008 Official Event del XXIII Congresso Mondiale di Architettura UIA.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: D.Lgs. 42/2004
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 25
  • Particella: 477

Note

Area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Polano Sergio (a cura di) 1989 Programma e regolamento della X Triennale, Carlo Mollino 1905-1973 Electa Milano No
De Rossi Antonio, Dini Roberto 2002 Architettura alpina contemporanea Priuli & Verlucca Scarmagno (TO) No
Bazzanella Liliana, Callegari Guido, Mazzotta Alessandro, Sassone Mario, Tamagno Elena (a cura di) 2008 1954-2008: Casa Capriata Alinea Firenze No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dall'alto Vista dall'alto Bruno Gallizzi
Particolare delle scale Particolare delle scale
Vista interno verso le scale Vista interno verso le scale Bruno Gallizzi
Vista interna verso la facciata principale Vista interna verso la facciata principale Bruno Gallizzi
Vista generale Vista generale Bruno Gallizzi
Vista generale Vista generale Bruno Gallizzi
Il fronte principale Il fronte principale Bruno Gallizzi

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Autonoma Valle D'Aosta
Titolare della ricerca: Fondazione Courmayeur Mont Blanc
Responsabile scientifico: Arch. Giuseppe Nebbia


Scheda redatta da Roberto Dini
creata il 31/12/2014
ultima modifica il 05/02/2025

Revisori:

Mezzino Davide 2022