Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

INDUSTRIA PER LA TORREFAZIONE DEL CAFFÉ BRISTOL

Scheda Opera

  • Fronte principale
  • Scorcio prospetto principale
  • Piante piano terra e primo piano
  • Prospetti
  • Comune: Bari
  • Località: Picone
  • Denominazione: INDUSTRIA PER LA TORREFAZIONE DEL CAFFÉ BRISTOL
  • Indirizzo: Via Generale Nicola Bellomo, N. 91
  • Data: 1962 - 1964
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Tonino Cirielli
Descrizione

Il complesso edilizio ha una superficie coperta di circa 400 metri quadri con una cubatura totale di 3000 metri cubi e si eleva per due piani fuori terra. Il tutto su un lotto di pertinenza di 2000 metri quadri.
Le caratteristiche del terreno sono prevalentemente di natura pianeggiante con piante d’ulivo.
Al piano terra sono stati sistemati, in posizione centrale, la hall d’ingresso del personale con i servizi annessi. Lateralmente è stata sistemata l’entrata per il deposito del materiale grezzo. L’ampio deposito è stato sviluppato in lunghezza sul retro dell’edificio centrale, consentendo una razionale distribuzione delle varie qualità dei prodotti da trasformare. A destra dell’ingresso sono stati sistemati alcuni locali destinati a funzioni specifiche del particolare insediamento produttivo (preparazione e confezionamento del caffè), oltre alla centrale per la torrefazione, progettata ad un solo piano per motivi di sicurezza. A sinistra dell’ingresso principale, all’interno del corpo di fabbrica, i progettisti sistemarono la casa del custode dotata di ingresso indipendente. Staccata dall’edificio centrale, invece, è stata realizzata una scala di servizio indipendente per l’accesso agli uffici posti al piano superiore, attraverso un percorso sopraelevato. Questo vano scala è stato realizzato in calcestruzzo gettato in opera. Le scale sono state concepite con strutture in acciaio e rifinite con gradini in pietra, analogamente alla scala interna. Gli infissi sono in ferro con ampie superfici realizzate con Unglass.
Tutto l’impianto era stato progettato da Cirielli e da De Vita per una funzionalità atta a rispondere, anche a lunga scadenza, alle esigenze richieste dall’azienda per aggiornamenti strutturali e distributivi. Gli spazi interni ed esterni (come i percorsi coperti, le pensiline e le coperture per le autorimesse) risultano estremamente flessibili. I materiali utilizzati, anche se innovativi, sono trattati coerentemente alla tradizione e tutta la struttura viene intesa ed impiegata come elemento di caratterizzazione architettonica. Le modifiche apportate, soprattutto negli ultimi anni, rispetto alla realizzazione del progetto iniziale, hanno comportato variazioni architettoniche che interessano la copertura del locale di torrefazione, rinunciando alla struttura metallica per adattarla, con materiali idonei, alle attuali norme di sicurezza. È stata posta in essere una diversa organizzazione funzionale dei locali al piano terreno che ha comportato, tra l’altro, una differente articolazione della scala per gli uffici. È stata variata l’altezza della pensilina a ridosso dell’edificio industriale, adeguandola alle varie dimensioni degli automezzi di trasporto, destinata a offrire protezione a tutte le operazioni di carico e scarico dal deposito. È stata riedificata rispettando i materiali e le dimensioni iniziali. Ma la modifica più evidente, effettuata già negli anni ’80, è stata la decorticazione della calce bianca dal paramento esterno in mattoncini.

Info
  • Progetto: 1962 - 1963
  • Esecuzione: 1963 - 1964
  • Committente: Ditta Brisku Vlasch
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Edificio industriale con spazi per uffici
  • Destinazione attuale: Edificio industriale con spazi per uffici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Francesco Brunetti Impresa esecutrice Esecuzione NO
Tonino Cirielli Progetto architettonico Progetto SI
Raffaele De Vita Progetto architettonico Progetto NO
Vito Fortini Progetto di restauro Esecuzione NO
Francesco Specchio Progetto di restauro Progetto NO
  • Strutture: acciaio
  • Materiale di facciata: mattoni semipieni in laterizio; cotto; calce
  • Coperture: acciaio zincato
  • Serramenti: lamiera zincata presso piegata
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Le caratteristiche del terreno sono prevalentemente di natura pianeggiante con piante d’ulivo. 
Al piano terra sono stati sistemati, in posizione centrale, la hall d’ingresso del personale con i servizi annessi. Lateralmente è stata sistemata l’entrata per il deposito del materiale grezzo. L’ampio deposito è stato sviluppato in lunghezza sul retro dell’edificio centrale, consentendo una razionale distribuzione delle varie qualità dei prodotti da trasformare. A destra dell’ingresso sono stati sistemati alcuni locali destinati a funzioni specifiche del particolare insediamento produttivo (preparazione e confezionamento del caffè), oltre alla centrale per la torrefazione, progettata ad un solo piano per motivi di sicurezza. A sinistra dell’ingresso principale, all’interno del corpo di fabbrica, i progettisti sistemarono la casa del custode dotata di ingresso indipendente. Staccata dall’edificio centrale, invece, è stata realizzata una scala di servizio indipendente per l’accesso agli uffici posti al piano superiore, attraverso un percorso sopraelevato. Questo vano scala è stato realizzato in calcestruzzo gettato in opera. Le scale sono state concepite con strutture in acciaio e rifinite con gradini in pietra, analogamente alla scala interna. Gli infissi sono in ferro con ampie superfici realizzate con Unglass. 
Tutto l’impianto era stato progettato da Cirielli e da De Vita per una funzionalità atta a rispondere, anche a lunga scadenza, alle esigenze richieste dall’azienda per aggiornamenti strutturali e distributivi. Gli spazi interni ed esterni (come i percorsi coperti, le pensiline e le coperture per le autorimesse) risultano estremamente flessibili. I materiali utilizzati, anche se innovativi, sono trattati coerentemente alla tradizione e tutta la struttura viene intesa ed impiegata come elemento di caratterizzazione architettonica. Le modifiche apportate, soprattutto negli ultimi anni, rispetto alla realizzazione del progetto iniziale, hanno comportato variazioni architettoniche che interessano la copertura del locale di torrefazione, rinunciando alla struttura metallica per adattarla, con materiali idonei, alle attuali norme di sicurezza. È stata posta in essere una diversa organizzazione funzionale dei locali al piano terreno che ha comportato, tra l’altro, una differente articolazione della scala per gli uffici. È stata variata l’altezza della pensilina a ridosso dell’edificio industriale, adeguandola alle varie dimensioni degli automezzi di trasporto, destinata a offrire protezione a tutte le operazioni di carico e scarico dal deposito. È stata riedificata rispettando i materiali e le dimensioni iniziali. Ma la modifica più evidente, effettuata già negli anni ’80, è stata la decorticazione della calce bianca dal paramento esterno in mattoncini. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 38
  • Particella: 216

Note

Le modifiche apportate soprattutto negli ultimi anni, rispetto alla realizzazione del progetto iniziale, hanno comportato variazioni architettoniche che interessano la copertura del locale di torrefazione, rinunciando alla struttura metallica per adattarla, con materiali idonei, alle attuali norme di sicurezza. È stata posta in essere una diversa organizzazione funzionale dei locali al piano terreno che ha comportato, tra l’altro, una differente articolazione della scala per gli uffici. È stata variata l’altezza della pensilina a ridosso dell’edificio industriale, adeguandola alle varie dimensioni degli automezzi di trasporto, destinata a offrire protezione a tutte le operazioni di carico e scarico dal deposito. È stata riedificata rispettando i materiali e le dimensioni iniziali. Ma la modifica più evidente, effettuata già negli anni ’80, è stata la decorticazione della calce bianca dal paramento esterno in mattoncini.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cirielli Tonino, De Vita Raffaele 1966 Industria per la torrefazione del caffè a Bari Costruire n. 36 Roma Si
Signorile Nicola 2004 Occhi sulla città. Architetti e architetture a Bari Laterza Bari Si
Signorile Nicola 2006 Un velo di calce sulla casa del caffè La Gazzetta del Mezzogiorno 5 aprile 2006 Bari Si
Semerari Livia (a cura di) 2008 La nuova edilizia a Bari: il dopoguerra e la città trasformata Adda Editore Bari Si
Nicola Signorile 2009 Atlante '900, per la tutela dell'architettura contemporanea a Bari Laterza Bari Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Fronte principale Fronte principale
Scorcio prospetto principale Scorcio prospetto principale Gabriele Basilico
Piante piano terra e primo piano Piante piano terra e primo piano
Prospetti Prospetti

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la Puglia
Titolare della ricerca: Politecnico di Bari - DICATECh
Responsabile scientifico: Francesco Moschini


Scheda redatta da
creata il 31/12/2011
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Battaglia Laura 2021