PALAZZO MICELI

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    [informazioni_architettoniche] => Le facciate sono costituite da pannelli rossi in lamiera zincata e smaltata ai quali si alternano, sui due prospetti principali, fasce vetrate. L’edificio era destinato quasi interamente a esposizione di mobili, tranne gli attici che dovevano ospitare le abitazioni dei proprietari. Questa differenza di destinazione d’uso viene rispecchiata sul prospetto, infatti mentre i piani sottostanti presentano facciate in vetro, alluminio e acciaio, in corrispondenza degli attici è stato utilizzato un rivestimento di intonaco.
Tuttavia, Chiaia e Napolitano riunificarono il linguaggio compositivo con i volumi aggettanti sullo spigolo, uno per il negozio, l’altro per l’abitazione, e quest’ultimo, con la loggia scavata, quasi che fosse il negativo dell’altro. 
Palazzo Miceli è stato recentemente restaurato, con una filosofia conservativa, dall’impresa Garibaldi e con la direzione artistica dell’architetto Beppe Fragasso.
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    [note] => Il fabbricato è stato oggetto di un intervento di recupero e ridistribuzione funzionale degli spazi, sia ai primi due piani che ospitano oggi la sede della Banca Mediolanum, sia ai piani superiori, con la creazione di appartamenti che non hanno alterato i caratteri distintivi del progetto orginario.
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici polifunzionali
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    [cat_autori] => Vittorio Chiaia,Massimo Napolitano
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