Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

HOTEL BISANZIO

Scheda Opera

  • Stato attuale, Via Gamba
  • Comune: Ravenna
  • Denominazione: HOTEL BISANZIO
  • Indirizzo: Via Salara N. 30
  • Data: 1958 -
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Antonino Manzone
Descrizione

Qualche anno dopo il progetto della Camera di Commercio (1953) di Ravenna, l’architetto romano Antonino Manzone, riceve l’incarico per un hotel da realizzare in pieno centro storico vicino alla Basilica di San Vitale e al Mausoleo di Galla Placidia.
Il lotto affidatogli si trova all’angolo tra via Salara n. 30, in cui si trova l’ingresso all’hotel, e via Gamba, in cui è collocato l’accesso secondario destinato al personale.
L’hotel è costituito da un piano rialzato adibito a hall, reception e ristorante, ulteriori tre piani per le camere da letto, un piano attico e un piano seminterrato per servizi. Il fabbricato si presenta arretrato di circa 90 cm rispetto al filo stradale di via Salara e in continuità con via Gamba.
Il piano rialzato corrisponde con lo spazio più pubblico dell’albergo e cerca un dialogo con la strada tramite le grandi vetrate. Nei piani superiori le stanze da letto sono tredici per piano, disposte su due lati di un corridoio a L; la scala e l’ascensore si trovano all’incrocio dei due assi, perno della composizione.
La struttura portante è in cemento armato, chiaramente visibile al piano terra mentre il volume sovrastante è in mattoni a vista, in continuità con i vicini monumenti romanici della città. Le finestre in alluminio sono appositamente arretrate rispetto al filo della facciata così da creare un’ombra profonda; le bucature accentuano la verticalità della composizione. Le finestre originali in alluminio anodizzato presentavano un’apertura a bilico verso l’esterno, sì da consentire una riduzione dell’ingombro all’interno dei locali, nonché un unico telaio e quindi maggiore luce nelle stanza.
Le facciate si presentano con un ritmo costante, severo, senza decorazioni alcune, se non quelle date dalle ombre delle bucature delle finestre, dall’aggetto di tre balconi lungo via Gamba e dall’insegna all’angolo di via Salara.
L’attico è rivestito esternamente da lastre di rame.
Oltre al mattone e al cemento armato, i materiali impiegati dall’architetto sono il legno di ciliegio per la hall d’ingresso, il marmo Vallestrona e la labradorite scura per la scala, il Tek d’Africa per i pavimenti degli ambienti del piano rialzato.

(Elisa Alessandrini)

Info
  • Progetto: 1958 - 1959
  • Esecuzione: 1959 -
  • Tipologia Specifica: Hotel
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Albergo
  • Destinazione attuale: Albergo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gino Gamberini Collaboratore Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263802&force=1#:~:text=Gino%20Gamberini%20%C3%A8%20stato%20un,Giuseppe%20Samon%C3%A0%20e%20Bruno%20Zevi. NO
Antonino Manzone Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263809&force=1 SI
Danilo Naglia Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento armato, laterizi, vetro
  • Coperture: a padiglione, laterocemento, rame
  • Serramenti: alluminio anodizzato
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Buono
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Il lotto affidatogli si trova all’angolo tra via Salara n. 30, in cui si trova l’ingresso all’hotel, e via Gamba, in cui è collocato l’accesso secondario destinato al personale.
L’hotel è costituito da un piano rialzato adibito a hall, reception e ristorante, ulteriori tre piani per le camere da letto, un piano attico e un piano seminterrato per servizi. Il fabbricato si presenta arretrato di circa 90 cm rispetto al filo stradale di via Salara e in continuità con via Gamba. 
Il piano rialzato corrisponde con lo spazio più pubblico dell’albergo e cerca un dialogo con la strada tramite le grandi vetrate. Nei piani superiori le stanze da letto sono tredici per piano, disposte su due lati di un corridoio a L; la scala e l’ascensore si trovano all’incrocio dei due assi, perno della composizione. 
La struttura portante è in cemento armato, chiaramente visibile al piano terra mentre il volume sovrastante è in mattoni a vista, in continuità con i vicini monumenti romanici della città. Le finestre in alluminio sono appositamente arretrate rispetto al filo della facciata così da creare un’ombra profonda; le bucature accentuano la verticalità della composizione. Le finestre originali in alluminio anodizzato presentavano un’apertura a bilico verso l’esterno, sì da consentire una riduzione dell’ingombro all’interno dei locali, nonché un unico telaio e quindi maggiore luce nelle stanza. 
Le facciate si presentano con un ritmo costante, severo, senza decorazioni alcune, se non quelle date dalle ombre delle bucature delle finestre, dall’aggetto di tre balconi lungo via Gamba e dall’insegna all’angolo di via Salara. 
L’attico è rivestito esternamente da lastre di rame. 
Oltre al mattone e al cemento armato, i materiali impiegati dall’architetto sono il legno di ciliegio per la hall d’ingresso, il marmo Vallestrona e la labradorite scura per la scala, il Tek d’Africa per i pavimenti degli ambienti del piano rialzato. 

(Elisa Alessandrini)

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Antonino Manzone (Roma,1924 - 1996) 
Studia tra il 1941 e il 1951 all' università “La Sapienza” di Roma, prima nella facoltà di ingegneria, che non concluderà, e successivamente termina gli studi laureandosi in architettura nello stesso ateneo. 
Trascorrere i successivi due anni post lauream in Svezia collaborando con l'architetto William Olsson, prima di rientrare in Italia dove, nel 1953, apre il suo primo studio professionale a Roma. Assistente universitario alla cattedra di Elementi di architettura e Restauro dei Monumenti fino al '62 e membro della commissione progetti INA-Casa (1954-60), si trasferisce a Ravenna, in cui entra a far parte del Rotary Club e delle commissioni edilizie dei comuni di Brisighella e della stessa Ravenna, poi a Milano nel '65 dove apre il suo secondo studio professionale.
Nel 1971, trasferitosi a Teheran, lavora a progetti di edilizia a basso costo, prima come Manager Director della “Jocaj Consulting Engineers”, ed in seguito fondando la “Enzomannino Consulting Engineers Co. Ltd”, attiva fino al '79. 
Membro dei progettisti del Plan and Budget Organization dell'Iran, è da ricordare anche la sua adesione come socio a varie istituzioni culturali quali la S.A.U., le romane In-Arch e la A.P.A.O. (Associazione per l'Architettura Organica).
Altre importanti realizzazioni, successive alla Camera di Commercio, dell'architetto Manzone si trovano in provincia di Ravenna. Tra i tanti spiccano l' Officina Lancia (1958), la sede industria Vital (1958), l' Hotel Bisanzio (1958-59), il Palazzo della Cattolica assicurazioni (1959), Casa Roncuzzi (1960), l' Istitituto Tecnico Industriale in Ravenna (1959-61) e l' Istituto Tecnico a Lugo di Romagna (1968), il complesso Vallona (1968-70).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: RA/73
  • Particella: 351

Note

Negli ultimi anni l’hotel è stato venduto a nuovi proprietari ed è andato incontro ad alcuni cambiamenti: modifiche all’arredo interno, sostituzione di quasi tutti gli infissi, e nuova insegna. A parte la muratura esterna e il cemento armato a vista, poco rimane del progetto originale. Antonino Manzone (Roma,1924 - 1996) Studia tra il 1941 e il 1951 all' università “La Sapienza” di Roma, prima nella facoltà di ingegneria, che non concluderà, e successivamente termina gli studi laureandosi in architettura nello stesso ateneo. Trascorrere i successivi due anni post lauream in Svezia collaborando con l'architetto William Olsson, prima di rientrare in Italia dove, nel 1953, apre il suo primo studio professionale a Roma. Assistente universitario alla cattedra di Elementi di architettura e Restauro dei Monumenti fino al '62 e membro della commissione progetti INA-Casa (1954-60), si trasferisce a Ravenna, in cui entra a far parte del Rotary Club e delle commissioni edilizie dei comuni di Brisighella e della stessa Ravenna, poi a Milano nel '65 dove apre il suo secondo studio professionale. Nel 1971, trasferitosi a Teheran, lavora a progetti di edilizia a basso costo, prima come Manager Director della “Jocaj Consulting Engineers”, ed in seguito fondando la “Enzomannino Consulting Engineers Co. Ltd”, attiva fino al '79. Membro dei progettisti del Plan and Budget Organization dell'Iran, è da ricordare anche la sua adesione come socio a varie istituzioni culturali quali la S.A.U., le romane In-Arch e la A.P.A.O. (Associazione per l'Architettura Organica). Altre importanti realizzazioni, successive alla Camera di Commercio, dell'architetto Manzone si trovano in provincia di Ravenna. Tra i tanti spiccano l' Officina Lancia (1958), la sede industria Vital (1958), l' Hotel Bisanzio (1958-59), il Palazzo della Cattolica assicurazioni (1959), Casa Roncuzzi (1960), l' Istitituto Tecnico Industriale in Ravenna (1959-61) e l' Istituto Tecnico a Lugo di Romagna (1968), il complesso Vallona (1968-70).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Lenci Ruggero 1997 Manzone Architetto Gangemi Editore Roma 27-31 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Stato attuale, Via Gamba Stato attuale, Via Gamba Elisa Alessandrini 2015

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Elisa Alessandrini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022