Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO RESIDENZIALE IACP

Scheda Opera

  • Veduta prospettica dell'edificio
  • Vista prospettica del complesso, in cui si apprezza il gioco di volumi e il rapporto pieni-vuoti dell'intero complesso
  • Particolare delle coperture del complesso
  • Vista del prospetto laterale dell'edificio
  • Vista del complesso
  • Dettaglio del complesso
  • Comune: Parma
  • Denominazione: EDIFICIO RESIDENZIALE IACP
  • Indirizzo: Via Irma ed Eemma Gramatica N. 2
  • Data: 1986 - 1992
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Aurelio Cortesi
Descrizione

Il complesso, situato in un lotto ben visibile da chi arriva in città, è destinato ad alloggi Iacp in parte destinati a un’utenza di residenti anziani. La progettazione degli alloggi tiene conto di questo particolare aspetto, senza, tuttavia, impedire la presenza di alloggi più tradizionali, che, anzi, convivono felicemente nello stesso blocco edilizio, in un’ibridazione tipologica tra casa a schiera e casa a torre.
La pianta si compone di quattro alloggi dalla pianta quasi quadrata, serviti da un vano scala. Il modulo del quadrato regola la suddivisione dei cinquantotto appartamenti. La regolarità del volume così determinata, è rotta solo dalla presenza degli aggetti di alcuni balconi ai piani inferiori dalla forma poligonale, in contrapposizione con le aperture a raso muro, delle logge ai piani superiori.
L’edificio si caratterizza per l’uso del mattone, utilizzato, qui, come forte richiamo alla tradizione costruttiva del luogo. Al fronte regolarmente bucato da logge, si contrappone quello del vano scala, in cui le rampe sono estratte dal volume costituendo un corpo autonomo, accentuato dalla colorazione scura, che consente anche di non computare quelle rampe nel calcolo delle superficie, espediente, questo, che rivela il debito dell’autore nei confronti dell’opera di Franco Albini, suo maestro.
(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1986 -
  • Esecuzione: - 1992
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: edificio residenziale
  • Destinazione attuale: edificio residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
G.P. Calestani Collaboratore Progetto NO
C. Castagneti Collaboratore Progetto NO
Aurelio Cortesi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://cortesiarchitetti.com/studio/ SI
U. Croce Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: gabbia intelaiata in cemento armato
  • Materiale di facciata: mattoni
  • Coperture: pannelli di rame
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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La pianta si compone di quattro alloggi dalla pianta quasi quadrata, serviti da un vano scala. Il modulo del quadrato regola la suddivisione dei cinquantotto appartamenti. La regolarità del volume così determinata, è rotta solo dalla presenza degli aggetti di alcuni balconi ai piani inferiori dalla forma poligonale, in contrapposizione con le aperture a raso muro, delle logge ai piani superiori.
L’edificio si caratterizza per l’uso del mattone, utilizzato, qui, come forte richiamo alla tradizione costruttiva del luogo. Al fronte regolarmente bucato da logge, si contrappone quello del vano scala, in cui le rampe sono estratte dal volume costituendo un corpo autonomo, accentuato dalla colorazione scura, che consente anche di non computare quelle rampe nel calcolo delle superficie, espediente, questo, che rivela il debito dell’autore nei confronti dell’opera di Franco Albini, suo maestro.
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Il sistema progettato, con grandi corti e case alte, viene subito inglobato, in corso d’opera, dal formicolio di urbanizzazioni periferiche  preoccupanti, commiste a capannoni allineati su viabilità impazzite.
Un portale mancato dunque, una figura retorica prescelta in una scena che non ritrova più la logica connessione prevista con gli edifici circostanti. Questi scardinano il piano di iniziativa pubblica, ben oltre il profilo dell’asse stradale. (un tempo non lontano, costeggiata dai platani  che univano la città capitale del Ducato con la Reggia di Colorno).
(Aurelio Cortesi)

Il Professore Arch. Aurelio Cortesi (Parma 1931-2021), è stato, al Politecnico di Milano, allievo di Ignazio Gardella e poi collaboratore presso il suo studio. Dopo la laurea ha lavorato nello studio di Franco Albini. Dal 1961 al 1965 è stato membro del Centro Studi della rivista Casabella Continuità, diretta da Ernesto Nathan Rogers. Dal 1957 è stato assistente di Lodovico B. di Belgjoioso alla Facoltà di Architettura di Venezia, proseguendo poi la collaborazione al Politecnico di Milano dal 1963, dove è stato docente sino al 1986. Già professore ordinario di composizione architettonica alla Facoltà di Architettura di Firenze e Parma, Aurelio Cortesi ha studio professionale in Parma, ove svolge l’attività di progettista, lavorando, in particolare, nell’Emilia nord occidentale e nel sud della Lombardia. Ha tenuto seminari, conferenze e attività di ricerche in Università Italiane, collegi universitari e Università straniere tra le quali Lubiana, Nancy, Strasburgo, Marsiglia e Lisbona, corsi post-universitari e lezioni ai Dottorati di Ricerca nelle Facoltà di Architetture italiane. L’attività di ricerca e di progettazione si è espressa altresì attraverso mostre ed esposizioni di architettura, tra cui, nel 1983, la partecipazione presso il Musée d’Art Moderne della città di Parigi alla rassegna “L’Ivre de Pierre.
La sua presenza nel dibattito architettonico italiano, si è caratterizzata nell’indicazione di una possibile dimensione architettonica regionale, che attraverso le opere costruite e la presenza in mostre e dibattiti, ha rappresentato il confronto continuamente irrisolto fra tradizione del nuovo e consuetudini delle modernità.
Aurelio Cortesi è ideatore e fondatore della Scuola delle Arti e del Disegno, ove si persegue il “primato del disegno”,Rocca San Vitale di Sala Baganza, Parma, da Novembre 2012.
Il 21 maggio 2012 riceve dal Presidente Giorgio Napolitano, nel corso di una solenne cerimonia al Quirinale, il Premio “Presidente della Repubblica” per l’Architettura, edizione 2011, dedicato alle personalità della cultura, dell’arte e della scienza.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 378
  • Particella: 1

Note

L’edificio IACP realizza una costruzione compatta, alta e chiusa nel laterizio dei bastioni dalla fronte cieca, solcati da una scala a sbalzo dal volume inciso ove si compie, nel margine del sistema città-campagna, il comporre simbolico della grande porta di accesso ove esaltare quel rapporto, esterno-interno della città, invocato dal piano volumetrico particolareggiato, già tracciato, sulla carta, da aspirazioni progettuali sempre non condivise. Il sistema progettato, con grandi corti e case alte, viene subito inglobato, in corso d’opera, dal formicolio di urbanizzazioni periferiche preoccupanti, commiste a capannoni allineati su viabilità impazzite. Un portale mancato dunque, una figura retorica prescelta in una scena che non ritrova più la logica connessione prevista con gli edifici circostanti. Questi scardinano il piano di iniziativa pubblica, ben oltre il profilo dell’asse stradale. (un tempo non lontano, costeggiata dai platani che univano la città capitale del Ducato con la Reggia di Colorno). (Aurelio Cortesi) Il Professore Arch. Aurelio Cortesi (Parma 1931-2021), è stato, al Politecnico di Milano, allievo di Ignazio Gardella e poi collaboratore presso il suo studio. Dopo la laurea ha lavorato nello studio di Franco Albini. Dal 1961 al 1965 è stato membro del Centro Studi della rivista Casabella Continuità, diretta da Ernesto Nathan Rogers. Dal 1957 è stato assistente di Lodovico B. di Belgjoioso alla Facoltà di Architettura di Venezia, proseguendo poi la collaborazione al Politecnico di Milano dal 1963, dove è stato docente sino al 1986. Già professore ordinario di composizione architettonica alla Facoltà di Architettura di Firenze e Parma, Aurelio Cortesi ha studio professionale in Parma, ove svolge l’attività di progettista, lavorando, in particolare, nell’Emilia nord occidentale e nel sud della Lombardia. Ha tenuto seminari, conferenze e attività di ricerche in Università Italiane, collegi universitari e Università straniere tra le quali Lubiana, Nancy, Strasburgo, Marsiglia e Lisbona, corsi post-universitari e lezioni ai Dottorati di Ricerca nelle Facoltà di Architetture italiane. L’attività di ricerca e di progettazione si è espressa altresì attraverso mostre ed esposizioni di architettura, tra cui, nel 1983, la partecipazione presso il Musée d’Art Moderne della città di Parigi alla rassegna “L’Ivre de Pierre. La sua presenza nel dibattito architettonico italiano, si è caratterizzata nell’indicazione di una possibile dimensione architettonica regionale, che attraverso le opere costruite e la presenza in mostre e dibattiti, ha rappresentato il confronto continuamente irrisolto fra tradizione del nuovo e consuetudini delle modernità. Aurelio Cortesi è ideatore e fondatore della Scuola delle Arti e del Disegno, ove si persegue il “primato del disegno”,Rocca San Vitale di Sala Baganza, Parma, da Novembre 2012. Il 21 maggio 2012 riceve dal Presidente Giorgio Napolitano, nel corso di una solenne cerimonia al Quirinale, il Premio “Presidente della Repubblica” per l’Architettura, edizione 2011, dedicato alle personalità della cultura, dell’arte e della scienza.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Manfredini Giulia, Ghirardelli Michele 1994 Casa a Torre, Parma Edilizia popolare n. 235 50-51 Si
Sedlacek Frantisek, Waiblinger-Jens Christine 1997 Casa Torre a Paradigna, in International Architecture, Yearbook, volume n. 4. Prestel Munich, New York 68-269 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Progetti Aurelio Cortesi Studio Cortesi Architetti, Parma Progetti

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta prospettica dell'edificio Veduta prospettica dell'edificio Courtesy Studio Cortesi Architetti
Vista prospettica del complesso, in cui si apprezza il gioco di volumi e il rapporto pieni-vuoti dell'intero complesso Vista prospettica del complesso, in cui si apprezza il gioco di volumi e il rapporto pieni-vuoti dell'intero complesso Courtesy Studio Cortesi Architetti
Particolare delle coperture del complesso Particolare delle coperture del complesso Courtesy Studio Cortesi Architetti
Vista del prospetto laterale dell'edificio Vista del prospetto laterale dell'edificio Courtesy Studio Cortesi Architetti
Vista del complesso Vista del complesso Courtesy Studio Cortesi Architetti
Dettaglio del complesso Dettaglio del complesso Courtesy Studio Cortesi Architetti

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti