PADIGLIONE CSAC
Scheda Opera
- Comune: Parma
- Denominazione: PADIGLIONE CSAC
- Indirizzo: Via Palermo N. 6
- Data: - 1963
- Tipologia: Edifici per attività produttive
- Autori principali: Carlo Ferrari
Descrizione
Il complesso sorge nell'antica zona di espansione industriale della città di Parma (il quartiere San Leonardo) in posizione strategica rispetto alla stazione ferroviaria, al quartiere residenziale di via Trento (prolungamento della centrale strada Garibaldi) e al centro cittadino. Oggi La zona è oggetto di un Programma di Riqualificazione Urbana che prevede il recupero di un insieme di ex stabilimenti industriali tra i quali vi è anche la storica sede dell’industria Manzini.
Nata nel 1925 come sede della ditta specializzata nella produzione di macchinari destinati all'industria alimentare, la struttura originaria era composta da tre corpi di fabbrica disposti sui lati di un grande cortile centrale. Con la copertura dell’area di manovra al centro, avvenuta nel 1963, l’opificio assume l’assetto definitivo, mantenuto fino al 2006, anno in cui viene demolito il corpo est nell’ambito del progetto di riqualificazione che interessa l’ex stabilimento industriale. A oggi, il complesso è formato da due dei fabbricati originari, dallo sviluppo prevalentemente longitudinale e unificati da un terzo corpo impostato su una pianta quasi quadrata.
I due edifici risalenti al 1925 presentano una copertura poggiante sulla struttura muraria portante in mattoni. L’edificio nord (900 mq circa) si sviluppa in parte su due livelli e presenta un tetto a falde sostenuto da capriate in acciaio; quello ovest (700 mq circa), più basso, è chiuso da una volta a botte. Ampie aperture caratterizzano i lati dei due edifici, su cui si susseguono portali e grandi finestrature per illuminare a giorno gli spazi interni.
Le grandi aperture ritornano anche nel corpo centrale, nel cui prospetto principale si stagliano i tre portali d’ingresso al padiglione. Quest’ultimo presenta una copertura con volta a vela su un’unica campata (luci rispettivamente di 25 m. in un senso e 34 m. nell'altro, per un totale di 1000 mq di superficie) costituita da quattro pilastri in cemento armato. La volta è composta da elementi prefabbricati, anch'essi in cemento armato, assemblati secondo il sistema tecnologico brevettato dall'ingegnere Pier Luigi Nervi, da cui la denominazione "Padiglione Nervi" che lo rende comunemente noto.
Lo spazio al di sotto degli archi è tamponato con una struttura in metallo risalente al 1984, anno in cui cominciano i lavori per adattare l’edificio a nuova sede del Centro Studi per l’Archivio e la Comunicazione (CSAC) dell’Università degli Studi di Parma. La struttura metallica, funzionale all'archiviazione e all'esposizione delle opere d’arte nel padiglione, ne determina la divisione in tre livelli.
(Matteo Sintini, Margherita Merendino)
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: 1963 - 1963
- Committente: S. A. S. Tito Manzini e figli
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: capannone industriale
- Destinazione attuale: sede di attività socio-culturali
Autori
| Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Impresa | Adorni Ferroni Schiaretti | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
| C. | Ferrari | Direzione lavori | Esecuzione | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=102101 | NO |
| Carlo | Ferrari | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=102101 | SI |
- Strutture: muratura portante, gabbia intelaiata in cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco
- Coperture: tetto a falde su capriata in acciaio, volta a botte in mattoni, volta a vela con elementi prefabbricati in cemento armato, assemblati con «sistema Nervi»
- Serramenti: metallo, vetro
- Stato Strutture: Cattivo
- Stato Materiale di facciata: Cattivo
- Stato Coperture: Mediocre
- Stato Serramenti: Cattivo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Nel 1925 la ditta Manzini si insedia nel lotto e realizza la propria sede per la produzione di macchine per l’industria alimentare. Lo stabilimento viene progettato dall’architetto Camillo Uccelli. Nel 1945 cominciano i lavori per la realizzazione dell’attuale complesso industriale, resi necessari dai bombardamenti del 1944, a causa dei quali gli edifici originari erano stati distrutti. I lavori di sistemazione del lotto si concludono nel 1963 con la realizzazione della tettoia che doveva unificare i diversi corpi di fabbrica presenti a Est, a Nord e ad Ovest. La copertura trasforma il cortile interno nello spazio-fulcro di tutto il complesso, dando vita al cosiddetto "Padiglione Nervi". Negli anni Ottanta, in seguito al trasferimento delle attività dell’azienda in via Paradigna, il padiglione e il complesso divengono di proprietà della "Maestri S. p. A.". L’azienda stipula, a sua volta, un contratto d’affitto con l’Università degli Studi di Parma. Dal 1984 al 1990, infatti, il complesso subisce una serie di lavori per poter ospitare il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’ateneo parmense, che si trasferisce nell’edifico a partire dal 1986. Poiché la struttura doveva essere atta a conservare ed esporre le opere artistiche in custodia presso il Centro, il "Padiglione Nervi" viene suddiviso in tre livelli attraverso la realizzazione di una struttura metallica. I tamponamenti in lamiera coprono ancora oggi le arcate dell’edificio, protendendosi in basso fino alla fascia degli ingressi. Durante gli anni Novanta il complesso viene lasciato in preda al degrado a seguito del trasferimento del CSAC nell’Abbazia di Valserena in Paradigna. Tra il 2004 e il 2006 lo stabilimento industriale viene acquisito dalla Società di Trasformazione Urbana Pasubio per l’attuazione del Programma di Riqualificazione Urbana, ad oggi non ancora ultimato. È in quest’occasione che viene demolito il capannone ad Est del Padiglione Nervi. L’Amministrazione Comunale intende mantenere la struttura esistente come memoria del passato industriale del luogo, anche in assenza di un vincolo della Soprintendenza. L’ex padiglione verrà destinato ad usi socio-culturali. Il corpo di fabbrica Ovest potrebbe non passare sotto la proprietà del Comune, ma dovrà comunque essere utilizzato per attività complementari a quelle previste per la parte pubblica.
Allegati
Criteri
| 6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
| Titolo | Url |
|---|---|
| Comune di Parma - Csac | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Margherita Merendino
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Stefano Setti







