Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA ZAGNOLI

Scheda Opera

  • Vista dell'edificio
  • Vista del retro dell'edificio
  • Dettaglio del retro dell'edificio
  • Assonometria di progetto
  • Vista dell'edificio
  • Vista dell'edificio
  • Comune: Modena
  • Denominazione: CASA ZAGNOLI
  • Indirizzo: Via Taggia N. 45
  • Data: 1971 - 1975
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Cesare Leonardi
Descrizione

"Sviluppata per un’altezza di quattro piani più interrato, Casa Zagnoli (o condominio 'Minutara D') viene progettata da Cesare Leonardi nel 1971 e realizzata dalla Coop. Muratori di Carpi su commissione di Paolo Zagnoli, Pierluigi Neri, Gabriella Casolari. Si tratta di un edificio destinato a due unità abitative e compreso in un’area Peep il cui planivolumetrico era già stato approvato.
L’edificio è concepito a partire da un modulo di base a pianta quadrata. Il piano terra, così come i piani superiori e il piano attico, è concepito a partire dalla ripetizione di questo modulo, dando luogo ad una griglia ordinatrice che struttura la distribuzione interna. Tuttavia è in alzato che le potenzialità espressive di un apparentemente elementare sistema strutturale si possono apprezzare al meglio: la griglia, ribaltata su tutti i prospetti, viene esaltata dal cemento a spruzzo che riveste i pilastri, mentre tutte le pareti di tamponamento sono rivestite in laterizio a vista. A seconda delle necessità interne, le aperture, sempre a tutt’altezza, occupano una parte o la totalità della campata, mentre il piano terra è rivestito in materiale lapideo. Unica eccezione rispetto alla generalizzata stereometria dell’edificio è la scala: posta sul lato dell’ingresso, nel punto in cui la pianta del volume assume un andamento scalare, essa è ottenuta inscrivendo una circonferenza all’interno del modulo di base quadrato. La scala a pianta elicoidale è dunque contenuta all’interno di un cilindro, alto quanto l’edificio e ingabbiato in un telaio, secondo un’estetica chiaramente ispirata a certa edilizia industriale. Il motivo del telaio conferma la propria importanza all’ultimo livello: qui esso viene lasciato libero, come semplice elemento scultoreo, a far da contrappunto all’elementare camino cilindrico in mattoni a vista.

(Federico Ferrari in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: 1971 -
  • Esecuzione: 1973 - 1975
  • Committente: Paolo Zagnoli, Pierluigi Neri, Gabriella Casolari
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Abitazione unifamiliare
  • Destinazione attuale: Abitazione unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Cesare Leonardi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93274 SI
Cooperativa Muratori di Carpi Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento armato e mattoni a vista
  • Coperture: piane in laterocemento
  • Serramenti: metalllci
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’edificio è concepito a partire da un modulo di base a pianta quadrata. Il piano terra, così come i piani superiori e il piano attico, è concepito a partire dalla ripetizione di questo modulo, dando luogo ad una griglia ordinatrice che struttura la distribuzione interna. Tuttavia è in alzato che le potenzialità espressive di un apparentemente elementare sistema strutturale si possono apprezzare al meglio: la griglia, ribaltata su tutti i prospetti, viene esaltata dal cemento a spruzzo che riveste i pilastri, mentre tutte le pareti di tamponamento sono rivestite in laterizio a vista. A seconda delle necessità interne, le aperture, sempre a tutt’altezza, occupano una parte o la totalità della campata, mentre il piano terra è rivestito in materiale lapideo. Unica eccezione rispetto alla generalizzata stereometria dell’edificio è la scala: posta sul lato dell’ingresso, nel punto in cui la pianta del volume assume un andamento scalare, essa è ottenuta inscrivendo una circonferenza all’interno del modulo di base quadrato. La scala a pianta elicoidale è dunque contenuta all’interno di un cilindro, alto quanto l’edificio e ingabbiato in un telaio, secondo un’estetica chiaramente ispirata a certa edilizia industriale. Il motivo del telaio conferma la propria importanza all’ultimo livello: qui esso viene lasciato libero, come semplice elemento scultoreo, a far da contrappunto all’elementare camino cilindrico in mattoni a vista.

(Federico Ferrari in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 
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Laureato in architettura all’Università di Firenze nel 1970, fino al 1985 ha lavorato nello studio associato con l’architetto Franca Stagi. Fra i primi progetti realizzati il Centro nuoto di Vignola, elaborato nel 1966, un’opera magistrale che esemplifica al meglio il suo interesse per la scala territoriale del progetto, in questo caso l’ambiente fluviale. La sua attività ha spaziato in molteplici campi: architettura, design, pittura. Fra le opere principali il progetto vincitore del concorso per un parco intitolato alla Resistenza a Modena (1970), il Centro nuoto di Mirandola (1975), il restauro del collegio San Carlo a Modena e l’inserimento della biblioteca (1977).


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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 203
  • Particella: 61

Note

Cesare Leonardi (Modena 1935-2021) Laureato in architettura all’Università di Firenze nel 1970, fino al 1985 ha lavorato nello studio associato con l’architetto Franca Stagi. Fra i primi progetti realizzati il Centro nuoto di Vignola, elaborato nel 1966, un’opera magistrale che esemplifica al meglio il suo interesse per la scala territoriale del progetto, in questo caso l’ambiente fluviale. La sua attività ha spaziato in molteplici campi: architettura, design, pittura. Fra le opere principali il progetto vincitore del concorso per un parco intitolato alla Resistenza a Modena (1970), il Centro nuoto di Mirandola (1975), il restauro del collegio San Carlo a Modena e l’inserimento della biblioteca (1977).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore (a cura di) 1988 Italia Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 264 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 330 Si
Cavani Andrea, Orsini Giulio (a cura di) 2017 Cesare Leonardi. L'architettura della vita / the architecture of life Lazy dog Milano No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Settore T.U.Q.E - Comune di Modena prot. 152/71

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dell'edificio Vista dell'edificio Anna Taddei
Vista del retro dell'edificio Vista del retro dell'edificio Anna Taddei
Dettaglio del retro dell'edificio Dettaglio del retro dell'edificio Anna Taddei
Assonometria di progetto Assonometria di progetto Archivio T.Q.U.E. Modena
Vista dell'edificio Vista dell'edificio R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista dell'edificio Vista dell'edificio R. Vlahov. Courtesy IBC

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Modena Visualizza
Archivio Cesare Leonardi Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Cesare Leonardi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti