Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

WATERFRONT

Scheda Opera

  • Vista waterfront
  • Planimetria
  • Planimetria
  • Comune: Mola di Bari
  • Denominazione: WATERFRONT
  • Indirizzo: Lungomare Dalmazia
  • Data: 2000 - 2012
  • Tipologia: Insediamenti
  • Autori principali: Arquitectes MBM
Descrizione

Il progetto realizzato, parte di una radicale riforma urbana del waterfront e dell'area portuale di Mola di Bari, si pone come obiettivo strategico la creazione di una nuova centralità rappresentativa della qualità urbana dell'intera città, mutando e intensificando il rapporto con il mare, privilegiando la mobilità lenta e favorendo la riappropriazione da parte dei pedoni di uno spazio in gran parte esclusivamente delle auto.
Nel duemila si iniziò a prefigurare la possibilità che fosse il catalano Oriol Bohigas a ridisegnare il lungomare di Mola di Bari. L’ambizione di questa città da 26mila abitanti sembrava perfino eccessiva, nonostante la possibilità di attingere a finanziamenti Urban, di solito destinati a centri urbani più grandi.
Il lungomare di Mola era in sostanza un terrapieno che fungeva da parcheggio per le auto. Una strada, piuttosto stretta, e facilmente intasata di traffico, che passava tra le costruzioni e la costa. Anche il prezioso castello angioino era schiacciato dal traffico e dalle costruzioni, tra cui un cinema che dopo una lunga battaglia sarebbe stato abbattuto. Ora, chi arriva da Bari, si trova davanti a un arioso lungomare, una passeggiata pedonale di 17mila metri quadrati, compresa la rotonda con ringhiera a scomparsa, una strada per le auto larga sette metri e mezzo, cioè adatta a un’andatura da passeggio, anche per la sosta, una pista ciclabile lunga 800 metri, un anfiteatro tra il mare e il castello, una spiaggia rifinita in legno e un isolotto artificiale ad essa collegata da una passerella. Insomma, chi arriva adesso da Nord gode del mare al quale prima Mola volgeva smaccatamente le spalle. Il castello, nel frattempo recuperato, ha riacquisito un senso di profondità.
Tuttavia i cittadini non danno un giudizio positivo all’intervento di Bohigas, in quanto ritengono che sia poco funzionale e troppo moderno. Sostanzialmente sono quattro gli appunti più frequentemente rivolti: la pavimentazione in cemento, invece che in pietra locale, l’illuminazione moderna così poco simile a quella neoclassica che i molesi erano abituati a vedere negli altri centri costieri, ringhiere troppo filiformi e la riduzione drastica dei posti auto. In realtà Bohigas, con la pavimentazione in cemento sfaccettata, l’illuminazione non banale e non indifferenziata, lascia un segno architettonico del 2010. Che è un valore rispetto alla ripetizione dei canoni neoclassici che presenti sugli altri lungomare. Quanto alle ringhiere a scomparsa: permettono di vedere il mare anche a chi passa in macchina.

Info
  • Progetto: 2000 - 2008
  • Esecuzione: 2008 - 2012
  • Tipologia Specifica: Waterfront
  • Committente: Comune di Mola di Bari
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Waterfront
  • Destinazione attuale: Waterfront
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Oriol Bohigas Progetto esecutivo Progetto NO
Maria Grazia Carucci Progetto esecutivo Progetto NO
Studio Finepro Progetto esecutivo Progetto NO
Franco Guiducci Progetto esecutivo Progetto NO
Vito Francesco Labbate Progetto esecutivo Progetto NO
Arquitectes MBM Progetto esecutivo Progetto Visualizza Profilo https://www.mbmarquitectes.cat/ SI
Michele Sgobba Progetto esecutivo Progetto NO

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Nel duemila si iniziò a prefigurare la possibilità che fosse il catalano Oriol Bohigas a ridisegnare il lungomare di Mola di Bari. L’ambizione di questa città da 26mila abitanti sembrava perfino eccessiva, nonostante la possibilità di attingere a finanziamenti Urban, di solito destinati a centri urbani più grandi. 
Il lungomare di Mola era in sostanza un terrapieno che fungeva da parcheggio per le auto. Una strada, piuttosto stretta, e facilmente intasata di traffico, che passava tra le costruzioni e la costa. Anche il prezioso castello angioino era schiacciato dal traffico e dalle costruzioni, tra cui un cinema che dopo una lunga battaglia sarebbe stato abbattuto. Ora, chi arriva da Bari, si trova davanti a un arioso lungomare, una passeggiata pedonale di 17mila metri quadrati, compresa la rotonda con ringhiera a scomparsa, una strada per le auto larga sette metri e mezzo, cioè adatta a un’andatura da passeggio, anche per la sosta, una pista ciclabile lunga 800 metri, un anfiteatro tra il mare e il castello, una spiaggia rifinita in legno e un isolotto artificiale ad essa collegata da una passerella. Insomma, chi arriva adesso da Nord gode del mare al quale prima Mola volgeva smaccatamente le spalle. Il castello, nel frattempo recuperato, ha riacquisito un senso di profondità. 
Tuttavia i cittadini non danno un giudizio positivo all’intervento di Bohigas, in quanto ritengono che sia poco funzionale e troppo moderno. Sostanzialmente sono quattro gli appunti più frequentemente rivolti: la pavimentazione in cemento, invece che in pietra locale, l’illuminazione moderna così poco simile a quella neoclassica che i molesi erano abituati a vedere negli altri centri costieri, ringhiere troppo filiformi e la riduzione drastica dei posti auto. In realtà Bohigas, con la pavimentazione in cemento sfaccettata, l’illuminazione non banale e non indifferenziata, lascia un segno architettonico del 2010. Che è un valore rispetto alla ripetizione dei canoni neoclassici che presenti sugli altri lungomare. Quanto alle ringhiere a scomparsa: permettono di vedere il mare anche a chi passa in macchina. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Attardi Raffaele, Canta Antonietta, Torre Carmelo Maria 2014 Urban design, institutional context and decision-making process. Two cases of waterfront regeneration in Apulia (Italy) BDC: Bollettino del Centro Calza Bini, vol. 14 Napoli 129-143 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista waterfront Vista waterfront
Planimetria Planimetria
Planimetria Planimetria

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la Puglia
Titolare della ricerca: Politecnico di Bari - DICATECh
Responsabile scientifico: Francesco Moschini


Scheda redatta da
creata il 31/12/2011
ultima modifica il 24/04/2024

Revisori:

Battaglia Laura 2022