Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASE A TORRE IACP

Scheda Opera

  • veduta complessiva
  • veduta del corpo di fabbrica nord
  • veduta del prospetto laterale
  • dettaglio del prospetto principale
  • dettaglio del corpo scale
  • Comune: Trieste
  • Denominazione: CASE A TORRE IACP
  • Indirizzo: Via Conti N. 8
  • Data: 1952 - 1952
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Dino Tamburini
Descrizione

I due blocchi a 13 piani, per un totale di 102 appartamenti, con pianta rettangolare tra loro paralleli, sono composti da due corpi di fabbrica giustapposti dall’atrio, che contiene ascensori e scala. Questi sono illuminati da una parete trasparente da Via dei Leo da un lato, e dall’altro dalla sequenza dei terrazzini con un setto diagonale a coronamento dello sbalzo, da Via dei Porta. Ogni piano prevede 4 appartamenti suddivisi in 3 piani, con una due o tre stanze, servizi e soggiorno.
Secondo il progetto originale, al piano terra dovevano trovare sistemazione, oltre alle cantine, i locali per i servizi assistenziali sanitari e sociali: il “nido d’infanzia” e i centri di assistenza “sanitaria” e “sociale”, che nel 1954 vennero modificati e affidati alla delegazione di Settore e destinati ad Ambulatorio, su richiesta del Comune.
La ricerca compositiva, l’attenzione posta nello studio degli interni (soggiorno passante), e i molti elementi innovativi sia tecnici che progettuali, fanno delle torri di Via Conti un modello di riferimento per le edificazioni successive, come la casa Vriz di Provino e Gino Valle (vedi TS007).

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: - 1952
  • Tipologia Specifica: Abitazioni a torre
  • Committente: G.M.A. per IACP (Governo Militare Alleato)
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Residenziale, commerciale, attrezzature collettive
  • Destinazione attuale: Residenziale, commerciale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Lucio Arneri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=339829&RicProgetto=architetti NO
Roberto Costa Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52105&RicProgetto=architetti NO
Giorgio Ghersiach Direzione lavori Esecuzione NO
Dino Tamburini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52112 SI
  • Strutture: Intelaiatura portante in cemento armato su plinti di fondazione in cemento armato, muratura di riempimento in mattoni pieni con intercapedine d’aria
  • Materiale di facciata: Formelle di laterizio Cottonovo, volute dallo IACP, in sostituzione della pietra artificiale (giugno 1953), per motivi di costi di manutenzione
  • Coperture: Piana in laterocemento
  • Serramenti: Serramenti a ghigliottina, di tipo “americano”, in metallo lungo i collegamenti verticali, legno (alluminio) negli appartamenti
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Mediocre

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Secondo il progetto originale, al piano terra dovevano trovare sistemazione, oltre alle cantine, i locali per i servizi assistenziali sanitari e sociali: il “nido d’infanzia” e i centri di assistenza “sanitaria” e “sociale”, che nel 1954 vennero modificati e affidati alla delegazione di Settore e destinati ad Ambulatorio, su richiesta del Comune.
La ricerca compositiva, l’attenzione posta nello studio degli interni (soggiorno passante), e i molti elementi innovativi sia tecnici che progettuali, fanno delle torri di Via Conti un modello di riferimento per le edificazioni successive, come la casa Vriz di Provino e Gino Valle (vedi TS007).

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arrecare all’integrità di architetture significative del Novecento, richiedendo, contestualemente, avvio del procedimento di tutela ai sensi dell’articolo 10 comma 3 lettera d) del D.lgs. 42/2004 per le Case a torre, opera dell’ingegnere Roberto
Costa e dell’architetto Dino Tamburini, situate in via Conti, 8 a Trieste.
"Il condominio ha recentemente avviato la procedura per iniziare i lavori sulle facciate, ancora oggi rivestite in laterizio come da progetto originario e caratterizzate da un raffinato dialogo tra differenti materiali in corrispondenza di logge e finestre, con il fine di accedere all’incentivo del Superbonus 110%. Questo intervento comporterà la completa sostituzione del rivestimento e la sua irreversibile compromissione, derivata dalle opere di coibentazione con cappotto applicato in alcune parti, tutti interventi non adeguati alla conservazione dei valori architettonici di una testimonianza così significativa della storia urbana della città di Trieste."
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  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Nel Novembre 2021, a seguito della redazione di interventi in ambito di efficienza energetica o di adeguamento antisismico con i finanziamenti del Superbonus 110%, DO.CO.MO.MO Italia ha espresso preoccupazione sul rischio che tali interventi possano arrecare all’integrità di architetture significative del Novecento, richiedendo, contestualemente, avvio del procedimento di tutela ai sensi dell’articolo 10 comma 3 lettera d) del D.lgs. 42/2004 per le Case a torre, opera dell’ingegnere Roberto Costa e dell’architetto Dino Tamburini, situate in via Conti, 8 a Trieste. "Il condominio ha recentemente avviato la procedura per iniziare i lavori sulle facciate, ancora oggi rivestite in laterizio come da progetto originario e caratterizzate da un raffinato dialogo tra differenti materiali in corrispondenza di logge e finestre, con il fine di accedere all’incentivo del Superbonus 110%. Questo intervento comporterà la completa sostituzione del rivestimento e la sua irreversibile compromissione, derivata dalle opere di coibentazione con cappotto applicato in alcune parti, tutti interventi non adeguati alla conservazione dei valori architettonici di una testimonianza così significativa della storia urbana della città di Trieste." https://www.docomomoitalia.it/wp-content/uploads/2021/12/Costa_Tamburini_Case-a-torre_DOCOMOMO_appello.pdf

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mucci Massimo 2003 La città allo specchio: l’architettura a trieste nel secondo dopoguerra (1945-1955) Archeografo Triestino» Serie IV - 2003 - Volume LXIII (CXI della Raccolta) Trieste 631-652 No
Caputo Fulvio, Masau Dan Maria (a cura di) 2004 La città delle forme. Architettura e arti applicate a Trieste 1945-1957 Edizioni Comune di Trieste Trieste 194 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
veduta complessiva veduta complessiva
veduta del corpo di fabbrica nord veduta del corpo di fabbrica nord
veduta del prospetto laterale veduta del prospetto laterale
dettaglio del prospetto principale dettaglio del prospetto principale
dettaglio del corpo scale dettaglio del corpo scale

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per il Friuli Venezia Giulia
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Trieste Dipartimento Studi Umanistici
Responsabile scientifico: Massimo Degrassi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 29/01/2025

Revisori:

Menzietti Giulia 2022