Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MUSEO DI STORIA E CIVILTÀ

Scheda Opera

  • Complesso del museo con aggiunta a forma absidale
  • Interno del corpo di forma absidale
  • Interno del corpo di forma absidale
  • Comune: Medesano
  • Località: Varano Marchesi
  • Denominazione: MUSEO DI STORIA E CIVILTÀ
  • Indirizzo: Via Valle N. 1
  • Data: 1997 - 1999
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Paolo Zermani
Descrizione

Il progetto ha previsto la localizzazione, in luogo del locale parrocchiale inutilizzato, tra la Chiesa e la canonica, del Museo di Storia locale, atto a ospitare una collezione di oggetti e reperti della civiltà della alta valle del Recchio.
Il locale precedentemente esistente era l'esito evidente di una superfetazione ricavata tra le due guerre di cui si è deciso l'abbattimento.
Il nuovo intervento cerca di ristabilire, attraverso l'architettura costruita, che ormai è parte della fisionomia del complesso, il senso del rapporto spaziale tra Chiesa e canonica, un tempo divise.
Impostato a una quota più bassa rispetto a quella della copertura precedente l'intervento del Museo si compone, oltreché dello spazio contenuto tra le due preesistenze della Chiesa e della canonica, di uno spazio aggiuntivo che si è rivelato necessario: questo spazio è stato ricavato prolungando, in forma absidale, il corpo esistente.
L'elemento absidale, rivolto verso valle, è tagliato al centro da una apertura sul vuoto, che evidenzia il carattere a un tempo di unione e di separazione tra i due antichi spazi della canonica e della Chiesa e testimonia, nell'architettura nuova, l'itinerario di formazione dello spazio interstiziale ora destinato a Museo. La copertura visibile del nuovo intervento è piana e l'elemento di terminazione è costituito da una putrella in ferro: in spessore di putrella, dietro la stessa, è incavata una piccola pendenza che serve al displuvio dell'acqua del tetto.
L'interno del Museo è caratterizzato dal mantenimento del profilo dei due muri laterali (esterno Chiesa ed esterno canonica) con i loro sproni e le loro irregolarità e dalla realizzazione di una parete supplementare "a gelosia", che consente di schermare le sottofondazioni di Chiesa e canonica, altrimenti occupanti l'invaso.
La muratura, nel punto d'attacco esterno tra le antiche fabbriche, è soggetta a una lieve rientranza che stabilisce una linea d'ombra atta a sancire il cambio di materiale tra nuovo ed esistente.

(Paolo Zermani)

Info
  • Progetto: 1997 -
  • Esecuzione: - 1999
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giovanna Maini Collaboratore Progetto NO
Paolo Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani SI
  • Strutture: cemento armato, mattoni faccia a vista e legno
  • Materiale di facciata: mattoni faccia a vista
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il locale precedentemente esistente era l'esito evidente di una superfetazione ricavata tra le due guerre di cui si è deciso l'abbattimento.
Il nuovo intervento cerca di ristabilire, attraverso l'architettura costruita, che ormai è parte della fisionomia del complesso, il senso del rapporto spaziale tra Chiesa e canonica, un tempo divise.
Impostato a una quota più bassa rispetto a quella della copertura precedente l'intervento del Museo si compone, oltreché dello spazio contenuto tra le due preesistenze della Chiesa e della canonica, di uno spazio aggiuntivo che si è rivelato necessario: questo spazio è stato ricavato prolungando, in forma absidale, il corpo esistente.
L'elemento absidale, rivolto verso valle, è tagliato al centro da una apertura sul vuoto, che evidenzia il carattere a un tempo di unione e di separazione tra i due antichi spazi della canonica e della Chiesa e testimonia, nell'architettura nuova, l'itinerario di formazione dello spazio interstiziale ora destinato a Museo. La copertura visibile del nuovo intervento è piana e l'elemento di terminazione è costituito da una putrella in ferro: in spessore di putrella, dietro la stessa, è incavata una piccola pendenza che serve al displuvio dell'acqua del tetto.
L'interno del Museo è caratterizzato dal mantenimento del profilo dei due muri laterali (esterno Chiesa ed esterno canonica) con i loro sproni e le loro irregolarità e dalla realizzazione di una parete supplementare "a gelosia", che consente di schermare le sottofondazioni di Chiesa e canonica, altrimenti occupanti l'invaso.
La muratura, nel punto d'attacco esterno tra le antiche fabbriche, è soggetta a una lieve rientranza che stabilisce una linea d'ombra atta a sancire il cambio di materiale tra nuovo ed esistente.

(Paolo Zermani)
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Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000.
È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze.
Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca.
Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017).
È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003.
Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.
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1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 16
  • Particella: 132,

Note

Paolo Zermani (Medesano -Parma- 1958) Dal 1990 è professore ordinario di Composizione Architettonica presso la facoltà di Architettura di Firenze. Ha insegnato al Master “Costruzione di chiese” presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e alla Syracuse University di New York e Firenze. È stato direttore esecutivo della rivista internazionale di Architettura "Materia" dal 1999 al 2000. È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell'architettura italiana” e della “Galleria dell'architettura italiana” di Firenze. Nel 1986 la rivista "Ottagono" gli ha dedicato la copertina del numero monografico sulla nuova architettura italiana. Nel maggio 1991 la rivista giapponese "A+U" (Architecture and Urbanism) ha pubblicato un numero monografico sul suo lavoro. È stato selezionato per il Premio di Architettura Palladio nel 1988 e nel 1989. Nel 2003 ha vinto il Premio Giorgio Vasari per l’architettura. È Accademico di San Luca. Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); il Padiglione di Delizia a Varano (1983-86); la Cappella sul mare a Malta (1989); la Cappella-Monumento sull'ex-muro a Berlino (1990-92); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Cimitero di Sesto Fiorentino (1999-2010); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2006-2009); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2006-2009); il Museo storico di San Galgano a Chiusdino, Siena (2010); il restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Scuola per l'Europa a Parma (2016); la Chiesa di Gioia Tauro (2008-2017). È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992 e 1996 e alla Triennale di Milano nel 1993 e 2005. Nel 2003 la casa del Mantegna di Mantova ha presentato una mostra antologica sui suoi progetti e realizzazioni dal 1983 al 2003. Nello stesso anno la Galleria “lo Spazio” di New York ha organizzato la mostra “Paolo Zermani Architecture in the Italian Landscape”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
2012 AND n. 21 (numero monografico: Paolo Zermani. Disegno e identità) No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Complesso del museo con aggiunta a forma absidale Complesso del museo con aggiunta a forma absidale Courtesy Studio Zermani Associati
Interno del corpo di forma absidale Interno del corpo di forma absidale Courtesy Studio Zermani Associati
Interno del corpo di forma absidale Interno del corpo di forma absidale Courtesy Studio Zermani Associati

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Paolo Zermani
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti