SEDE AMPS
Scheda Opera
- Comune: Parma
- Denominazione: SEDE AMPS
- Indirizzo: Strada Santa Margherita N. 6/A
- Data: 1986 - 1993
- Tipologia: Edifici per uffici
- Autori principali: Vittorio Gregotti
Descrizione
Gregotti viene incaricato di realizzare la nuova sede dell’azienda municipalizzata di Parma in un territorio fuori dalla città, ma interno all’anello delle tangenziali, ad uso prevalente agricolo. Tale condizione di relativo isolamento diventa pretesto per organizzare il nuovo complesso tramite riflessioni creative sulla tipologia dell’insediamento rurale locale.
Il principio insediativo, secondo Gregotti, riferisce ai modi con cui le comunità storicamente hanno violato la condizione naturale dei luoghi e il modo con cui le costruzioni prendono contatto con il terreno. Il complesso di Parma, nella prima campagna, riferisce quindi al contesto padano e si appella “alla tradizione insediativa della cascina lombarda: sistema chiuso su una o più corti centrali, edificazione bassa e continua, uso di materiale unitario, prevalenza di pieni” (Domus n. 782, p.9); l’ordine complessivo è conferito dalle specifiche relazioni tra gli elementi tipologici del complesso che, nell’insieme, regolano originariamente la percezione a una scala più ampia, quella del paesaggio.
L’urbanizzazione, in venti anni, ha incorporato il complesso (senza che questo si riuscito a dettarne regola). All’epoca della realizzazione la sede AMPS si collocava nella campagna presidiandola, escludendo però i segni storici del territorio: la centuriazione romana e la strada per la Val d’Enza. È pertanto da interpretare solo in chiave morfologica la volontà di Gregotti di riferirsi alla corte agricola tradizionale; gli allineamenti e gli orientamenti prescindono dalla secolare regola insediativa che vuole le corti agricole vincolate alla maglia ortogonale della pianura emiliana.
Unità, diversificazione e interconnessione sono le regole principali a cui si attengono gli elementi del complesso AMPS. Unità nel ricorso al materiale: il mattone padano; diversificazione delle forme degli edifici in funzione dell’uso (come nelle grandi corti agricole) e interconnessione per ridurre il ricorso a ogni altro elemento per l’organizzazione generale in modo da definire un unico recinto rispetto alla campagna.
Il complesso si compone di bassi edifici, separati da strade di servizio. Sono: gli uffici, la rimessa dei mezzi leggeri, il magazzino, il laboratorio, la mensa. Questi si accostano liberamente, determinando un sistema di tre corti triangolari, intese come spazi aperti per il lavoro.
(Stefano Negri)
Info
- Progetto: 1986 - 1990
- Esecuzione: 1989 - 1993
- Tipologia Specifica: Uffici, deposito mezzi, mensa, dopolavoro
- Committente: Comune di Parma
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: sede amministrativa di azienda municipalizzata
- Destinazione attuale: sede amministrativa di azienda municipalizzata
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Pietro | Canali | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Maurizio | Felisatti | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Vittorio | Gregotti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19481 | SI |
Francesco | Mascellani | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Alfredo | Parenti | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
spa | Pizzarotti | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Luciano | Rossi | Direzione lavori | Esecuzione | NO |
- Strutture: muratura in laterizio
- Materiale di facciata: laterizio
- Coperture: cemento armato, matalliche, policarbonato
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 26
- Particella: 33, 5
Note
Vittorio Gregotti (Novara 1927 - Milano 2020). Allievo di E. N. Rogers, iniziò la sua attività con L. Meneghetti e G. Stoppino (1952-67); collaborò poi con F. Purini e nel 1974 fondò lo studio Gregotti Associati (P. Cerri, P. Nicolin, H. Matsui e B. Viganò) che, con impostazione manageriale e aperta a diverse collaborazioni, ha partecipato ai più importanti concorsi nazionali e internazionali. Ha affiancato l'attività professionale a un forte impegno didattico (prof. al Politecnico di Milano, alle università di Palermo e, dal 1978, di Venezia) e teorico. Dal 1974 al 1976 è stato curatore della Biennale di Venezia. Accademico di San Luca (dal 1976) e di Brera (dal 1995), ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Direttore di Rassegna (dal 1979 al 1998) e di Casabella (dal 1982 al 1996), ha pubblicato, tra l'altro: Territorio dell'architettura (1966), Il disegno del prodotto industriale (1982), La città visibile (1993), Le scarpe di Van Gogh. Modificazioni dell'architettura (1994), Racconti di architettura (1998), Identità e crisi dell'architettura europea (1999), Frammenti di costruzione (2000), Sulle orme di Palladio (2000), Diciassette lettere sull'architettura (2000), Contro la fine dell'architettura (2008), Architettura e postmetropoli (2011), L'architettura di Cézanne (2012), Incertezze e simulazioni (2012), Il possibile necessario (2014) e Quando il moderno non era uno stile (2018). Tra le sue realizzazioni, oltre a quelle citate: a Novara, case d'affitto V. G. F. (1957) ed edificio per uffici (1960); case dipendenti comunali in via Desiderio da Settignano (1963) e in via Montegani (1964) a Milano; dipartimenti di scienze (1969-72) a Palermo; sede dell'università della Calabria ad Arcavacata (1973-86); nucleo abitativo nel sestiere di Cannaregio a Venezia (1981-89); edificio per abitazioni sulla Lutzowstrasse a Berlino (IBA, 1984-86); i già ricordati stadi di Barcellona e Genova, di Nîmes (1987, cui è seguito il Palazzetto dello sport, 1991) e Marrākesh (1999). Sono inoltre degni di nota l'ampliamento del Museo d'arte moderna e contemporanea dell'Accademia Carrara di Bergamo (1989), la facoltà di scienze ambientali presso il polo tecnologico Bicocca di Milano (1993), il ponte sul fiume Savio a Cesena (1996-2000), il Museo Guiso a Orosei (1997-2000), l'Acquario municipale D. Cestoni a Livorno (iniziato nel 1997). Tra le opere più recenti vanno segnalati l'ampliamento del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze (2002), la progettazione del nuovo quartiere residenziale nell’area di Pujiang, Shanghai (2002); la realizzazione del nuovo Teatro dell’Opera di Aix-en-Provence (2003-2007); chiesa di San Massimiliano Kolbe, Bergamo (2008). Tra i progetti in corso di realizzazione vanno almeno citati quelli del nuovo edificio universitario alla Bicocca di Milano e la facoltà di Medicina dell'università Federico II di Napoli. Nel 2012 è stato insignito della medaglia d'oro alla carriera della Triennale di Milano. (enciclopedia Treccani)
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1990 | Gregotti Associati 1973-1988 | Electa | Milano | 208-209 | Si | |
Gregotti Vittorio | 1996 | Nuova sede AMPS, Parma | Domus n. 782 | 9-15 | Si | |
Gregotti Vittorio | 1998 | Racconti di architettura | Skira | Milano | 158-165 | Si |
Morpurgo Guido | 2004 | Gregotti associati: 1953-2003 | Skira | Milano | Si |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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CASVA Milano - Vittorio Gregotti | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Vittorio Gregotti | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Stefano Negri
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Stefano Setti