Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO CONTE CELIO SABINI

Scheda Opera

  • Scorcio fronte principale
  • Prospetto su Corso Vittorio Emanuele III
  • Pianta piano tipo
  • Comune: Bari
  • Località: Murattiano
  • Denominazione: PALAZZO CONTE CELIO SABINI
  • Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, N. 60
  • Data: 1958 - 1961
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Vito Sangirardi
Descrizione

L'edificio fu commissionato dal Conte Sabini per occupare un angolo importante del centro cittadino all'incrocio tra via Sparano e Corso Vittorio Emanuele II. Il progetto è datato 1958-1960 e l’opera fu ultimata nel 1961. L’edificio si affaccia su Corso Vittorio Emanuele con un prospetto di 19 m di lunghezza, mentre su via Sparano si estende per 9,90 m. Nel corso degli anni non ha mai subito modifiche, né di tipo funzionale (era ed è destinato tuttora ad ospitare uffici e residenze), né per quanto riguarda demolizioni, ristrutturazioni e/o ampliamenti. È un esempio di edificio con la classica destinazione d’uso mista: commerciale al piano terra, uffici al primo piano e abitazioni civili ai piani superiori.
Palazzo Conte Celio Sabini, insieme alla sede del Banco di Napoli in via Abate Gimma e al Palazzo Sylos Labini in via Marchese di Montrone, è, nei primi anni Sessanta, sintomatico di un’idea dell’architettura che si fa carico di progettare su scala urbana intermedia.
Nessun balcone è presente sui due prospetti, il movimento della facciata in ferro-vetro si affida tutto ai pilastri estusi, rivestiti di marmette quarzate dai riflessi azzurri, che verticalizzano la costruzione, completata dal bellissimo telaio aperto al piano attico. Esemplare è la soluzione d’angolo con la tamponatura cieca e aggettante interrotta a ogni piano da sottili finestre en longueur.
L’edificio, assieme a Palazzo Borea, realizzato dagli architetti Vittorio Chiaia e Massimo Napolitano, che si affaccia anch’esso su corso Vittorio Emanuele, si stacca in altezza, e anche in stile, dalle costruzioni preesistenti. Insieme, i due "grattacieli" costituiscono una sorta di propilei per via Sparano: i simboli di un' epoca che ha pensato di imporre nel paesaggio urbano le fredde linee della tecnica, al servizio di una classe rampante per nulla interessata alla storia.
Alcuni schizzi testimoniano la cura dei particolari interni, della finitura del tetto e rivelano l'idea di un proseguimento e completamento dell'edificio su Corso Vittorio Emanuele, mai realizzato.

Info
  • Progetto: 1958 - 1960
  • Esecuzione: 1958 - 1961
  • Committente: Celio Sabini
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Edificio per abitazione, uffici e negozi
  • Destinazione attuale: Edificio per abitazione, uffici e negozi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Vito Sangirardi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.vitosangirardi.it/biografia.html SI
  • Strutture: telaio in c.a.
  • Materiale di facciata: rivestimento in marmette quarzate dai riflessi azzurri
  • Coperture: piana in laterocemento
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Palazzo Conte Celio Sabini, insieme alla sede del Banco di Napoli in via Abate Gimma e al Palazzo Sylos Labini in via Marchese di Montrone, è, nei primi anni Sessanta, sintomatico di un’idea dell’architettura che si fa carico di progettare su scala urbana intermedia. 
Nessun balcone è presente sui due prospetti, il movimento della facciata in ferro-vetro si affida tutto ai pilastri estusi, rivestiti di marmette quarzate dai riflessi azzurri, che verticalizzano la costruzione, completata dal bellissimo telaio aperto al piano attico. Esemplare è la soluzione d’angolo con la tamponatura cieca e aggettante interrotta a ogni piano da sottili finestre en longueur.
L’edificio, assieme a Palazzo Borea, realizzato dagli architetti Vittorio Chiaia e Massimo Napolitano, che si affaccia anch’esso su corso Vittorio Emanuele, si stacca in altezza, e anche in stile, dalle costruzioni preesistenti. Insieme, i due "grattacieli" costituiscono una sorta di propilei per via Sparano: i simboli di un' epoca che ha pensato di imporre nel paesaggio urbano le fredde linee della tecnica, al servizio di una classe rampante per nulla interessata alla storia. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 94
  • Particella: 58

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gismondi Francesco, Sorbo Emanuela 2003 Una architettura, una città: Vito Sangirardi/Bari D'Architettura rivista italiana d'architettura, n. 22 Milano 92-99 Si
Signorile Nicola 2004 Occhi sulla città. Architetti e architetture a Bari Laterza Bari Si
Semerari Livia (a cura di) 2008 La nuova edilizia a Bari: il dopoguerra e la città trasformata Adda Editore Bari 180-182 Si
Signorile Nicola 2009 Atlante '900, per la tutela dell'architettura contemporanea a Bari Laterza Bari No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Scorcio fronte principale Scorcio fronte principale
Prospetto su Corso Vittorio Emanuele III Prospetto su Corso Vittorio Emanuele III Sangirardi Vito
Pianta piano tipo Pianta piano tipo Sangirardi Vito

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Vito Sangirardi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la Puglia
Titolare della ricerca: Politecnico di Bari - DICATECh
Responsabile scientifico: Francesco Moschini


Scheda redatta da
creata il 31/12/2011
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Battaglia Laura 2022