BIBLIOTECA DI ECONOMIA E COMMERCIO
Scheda Opera
- Comune: Bologna
- Località: San Vitale
- Denominazione: BIBLIOTECA DI ECONOMIA E COMMERCIO
- Indirizzo: Via delle Belle Arti N. 33
- Data: 1963 - 1973
- Tipologia: Biblioteche e Archivi
- Autori principali: Enzo Zacchiroli
Descrizione
L’intervento di costruzione della biblioteca di Economia e dell’adiacente Istituto di Statistica rientra in un piano di ampliamento delle strutture dell’Università di Bologna finalizzato a ripristinare la quota del patrimonio edilizio universitario andato distrutto a seguito dei bombardamenti e a far fronte all’aumento del numero di iscritti all’ateneo bolognese. Al momento della redazione del progetto, l’area su cui sarebbe sorta la biblioteca è occupata solo da macerie, mentre l’Istituto di Statistica si presenta distrutto per il 70%.
Nei due lotti contigui Zacchiroli sceglie di intervenire utilizzando forme moderne ispirate ad un’estetica brutalista di matrice inglese, che suscitano non poche critiche per la difficoltà di riconoscere un’aderenza al contesto più antico della città.
L’edificio della biblioteca, libero su tre lati, si attesta con il fronte principale su via delle Belle Arti, su cui presenta una facciata quasi interamente cieca in cemento armato a vista. Il volume riprende una serie di allineamenti che scompongono il fronte in piani differenti. Si parte seguendo il filo di facciata dell’edificio contiguo a cui è posto in aderenza. Lo sbalzo dell’aggetto che protegge l’ingresso al piano terra riprende lo stesso portico dell’edificio a fianco. Il piano di facciata arretra poi ulteriormente fino a recuperare l’allineamento con il portico preesistente sopravvissuto ai bombardamenti, posto dall’altro lato di via XX ottobre 1944, a cui è addossato l’edificio dell’Istituto di Statistica.
Questo si presenta come il naturale proseguimento del precedente, per continuità materica e trattamento delle superficie. Pur destinato a sedi e servizi differenti, l’intervento è pensato come un corpo unitario interrotto dalla strada.
Attraverso quest’attenzione compositiva, si ottiene una scomposizione volumetrica che, da una parte, partecipa all’effetto plastico del complesso e rompe la monotonia del trattamento monomaterico del cemento, in cui sono ben visibili i segni delle venature dei casseri e al tempo stesso, si fonda su elementi non aleatori ma radicati nella morfologia urbana.
Il corpo della biblioteca segue criteri di natura prettamente funzionale mirati a rendere confortevole la consultazione dei libri e lo studio. Si sceglie pertanto di isolare dalla strada le sale di lettura creando una barriera acustica costituita dalla parete cieca in cemento armato, sviluppata in altezza per tutti e cinque i piani della struttura. A ridosso di questa, all’interno, si dispongono attività di servizio come vani tecnici e depositi. Il secondo blocco funzionale, posto più in profondità nella pianta, ospita le sale di lettura e il nucleo centrale della biblioteca che affaccia su un giardino.
Solo tre aperture sono presenti sul prospetto, distribuite ai vari livelli. Quella al piano terra è costituita da un nastro di finestre collocate in alto che emergono dal muro perimetrale che definisce il confine con la strada. All’ultimo piano, l’angolo in corrispondenza dell’edificio adiacente viene svuotato da una finestra che si apre per un’altezza pari a due piani, protetta da un frangisole in acciaio cor-ten che ne accentua la direzionalità verticale. Lo stesso sistema di schermatura è utilizzato per le aperture presenti sul prospetto est, in corrispondenza del vano scala, da cui si rileva la disposizione funzionale posta sui diversi livelli della biblioteca.
Se i prospetti su fronte strada appaiono pieni e massicci, quello posteriore, che dà sul giardino interno, si presenta interamente vetrato e leggero, contrapponendosi alla massiccia massa complessiva dell’edificio. In tal modo si sfrutta al massimo l’esposizione a sud per gli ambienti destinati alle sale lettura della biblioteca.
Le aperture vengono schermate con elementi verticali per evitare l’eccesso di esposizione solare, funzione a cui assolvono anche gli alti alberi del giardino. All’ultimo piano le sale di lettura sono, al contrario, chiuse sul lato sud e aperte sull’altro lato mediante un prisma che spicca per il suo rivestimento in rame, la cui apertura verso nord proietta a cascata la luce naturale attraverso i lucernari posti nelle solette dei piani sottostanti, di chiara derivazione aaltiana.
(Matteo Sintini, Margherita Merendino)
Info
- Progetto: 1963 -
- Esecuzione: - 1973
- Committente: Battaglia Felice. (Rettore pro-tempore dell’Università)
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: Sede della Biblioteca di Economia e Istituto di Statistica
- Destinazione attuale: Biblioteca Walter Bigiavi, Istituto di Statistica
Autori
| Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Enzo | Zacchiroli | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | http://www.zacchiroli-architetti.it/chi-siamo/ | SI |
- Strutture: struttura intelaiata e muri portanti in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: calcestruzzo armato, vetro, legno
- Serramenti: legno, vetro, acciaio cor-ten
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 190
- Particella: 123,
Note
Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010) Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge l’attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 svolge la propria attività nell’ufficio del piano regolatore della città di Bologna. A partire dal 1958 apre uno studio professionale a Bologna e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la «scoperta» di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali IN/ARCH per opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, al Palazzo D’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno.
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Zacchiroli Enzo | 1963 | Progetto per la Biblioteca della Facoltà di Economia e Commercio, Bologna | Edilizia moderna | No | ||
| Pedio Renato | 1977 | Biblioteca di Economia e Istituto di Statistica | L’Architettura. Cronache e storia n. 256 | 566-576 | Si | |
| Koenig Giovanni Klaus | 1980 | Enzo Zacchiroli: il mestiere full-time | Edizioni Dedalo | Bari | No | |
| Bernabei Giancarlo, Gresleri Giuliano, Zagnoni Stefano | 1984 | Bologna moderna. 1860-1980 | Pàtron | Bologna | 218-219 | Si |
| Brunetti Fabrizio | 1986 | L’Architettura di Enzo Zacchiroli | Parametro n. 144 | 12-21 | Si | |
| Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore | 1988 | Italia. Gli ultimi trent’anni | Zanichelli | Bologna | 254 | Si |
| Brunetti Fabrizio, Milani Paolo | 1989 | Enzo Zacchiroli | Alinea Editrice | Firenze | 42-45 | Si |
| Trebbi Giorgio | 1997 | L’architettura della qualità | Parametro n. 221 | 14 | Si | |
| Signorini Sergio | 2000 | Enzo Zacchiroli: forma e spazio | Electa | Milano | No | |
| Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No | |
| Bettazzi M. Beatrice (a cura di) | 2006 | Giorgio Trebbi. Editoriali di Architettura. Parametro 1970-1999 | Clueb | Bologna | No | |
| Leoni Giovanni, Belli Patrizia Virginia | 2008 | Enzo Zacchiroli. Opere 1998-2008 | Motta Architettura | Milano | No | |
| Andreola Florencia | 2013 | Zacchiroli e la biblioteca della facoltà di Economia e Commercio a Bologna | Abitare, novembre | No | ||
| Bacchi Andrea, Forlai Marta (a cura di) | 2019 | L'Università di Bologna. Palazzi e luoghi del sapere | Bononia University Press | Bologna | 249-253 | Si |
Allegati
Criteri
| 2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
| 4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
| 6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Margherita Merendino
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/02/2025
Revisori:
Stefano Setti






















