CHIESA DI SAN PIER DAMIANO
Scheda Opera
- Comune: Ravenna
- Denominazione: CHIESA DI SAN PIER DAMIANO
- Indirizzo: Via Capodistria N. 7
- Data: 1955 - 1958
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Giovanni Gandolfi
Descrizione
La Chiesa di San Pier Damiano si situa nell’allora quartiere Lanciani a sud della Darsena di Ravenna. Termina nel 1958, ospita dall’anno successivo i Frati Minori della Provincia di Cristo Re dell'Emilia Romagna, rientrati in città dopo la soppressione di Sant’Apollinare.
L’edificazione della zona prevista dal piano Filippone del 1942 prevede miglioramenti dei collegamenti stradali e ferroviari, oltre al risanamento delle aree degradate, da realizzarsi anche attraverso l’edificazione di complessi residenziali ad alta densità e case popolari, il cui progetto viene parzialmente modificato dal piano INA-Casa nel corso degli anni '50.
I muri portanti perimetrali in mattoni faccia a vista, presenti sia esternamente sia all'interno dell'ambiente liturgico, caratterizzano fortemente l’immagine compatta della chiesa, che si pone come un oggetto estraneo senza apparenti relazioni di continuità che la leghino al resto del contesto costruito.
L'edificio, di 532 mq di superficie, dal punto di vista volumetrico si compone di forme pure giustapposte, interpretazione delle tipologie di chiese a pianta centrale della tradizione bizantina della città. Lo spazio della grande sala centrale a pianta libera ruota attorno ad otto pilastri in cemento armato che sostengono la copertura e l'ampio tamburo. Questi sono gli unici elementi puntuali che ritmano lo spazio interno, dividendo la zona centrale dalle laterali su cui si affacciano le due cappelle di disegno trapezoidale. L’altare trova posto nell’abside assumendo la forma di un esagono regolare. Questo costituisce il punto terminale di un asse, che ha nell’ingresso il punto di partenza di un percorso che focalizza l’attenzione sull'altare stesso. Il processo progettuale dell'intero fabbricato si sviluppa a partire da tale asse generatore.
L'interno è illuminato dal tamburo forato e dalle finestrature che si aprono nel tatto di muro originato dallo sfalsamento del solaio di copertura, in modo da modulare l’illuminazione e creare un’atmosfera raccolta, appropriata allo svolgimento della funzione. La copertura si presenta, per differenza materica e formale, come elemento distinto dal resto del complesso, le cui caratteristiche plastiche sono determinate dalle potenzialità del cemento armato usato per la costruzione.
I risvolti angolari delle coperture in corrispondenza degli spigoli dei poligoni geometrici che definiscono in pianta gli ambienti sottostanti, creano in cui si può leggere, particolarmente nel campanile e nel tamburo, un’idea di contaminazione stilistica, parte nuovamente della storia architettonica della città.
Il complesso si completa con un piccolo battistero a pianta esagonale, che doveva riproporre la stessa forma del campanile, situato sul lato opposto al centro del cortile definito dall'edificio ad “L” in cui sono collocati la sagrestia e la canonica, all’interno del quale viene poi inglobato il battistero, poi non realizzato nell’originale volume autonomo.
(Matteo Sintini, Valentina Gili)
Info
- Progetto: 1955 -
- Esecuzione: 1956 - 1958
- Tipologia Specifica: Curia arcivescovile (Don Liviano Bonati)
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Chiesa Parrocchiale
- Destinazione attuale: Chiesa Parrocchiale
Autori
| Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Giovanni | Gandolfi | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263805&force=1 | SI |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: intonaco e mattoni faccia a vista
- Coperture: piana in laterocemento
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 80 se
- Particella: 1337
Note
Giovanni Gandolfi (Bologna, 1915 - Rimini, 2004) Laureato in Architettura a Roma nel 1940. Libero docente in Composizione, è assistente ordinario presso la Facoltà di Architettura di Roma, città in cui ha sede il suo studio professionale con sede anche a Rimini. Il nome di Gandolfi si lega alla progettazione di numerosi piani di intervento INA-Casa, in particolare sul territorio dell'Emilia-Romagna si possono citare: La Fiorita a Cesena (1949-56), il quartiere Trieste a Ravenna (1949-63), il complesso INA-Casa La Cava a Forlì (1959-60), il complesso residenziale V Comprensorio Peep Ausa Rimini (1972), Peep marecchiese a Rimini (1979), il quartiere rosaedro a Rimini (1983). Realizza anche la chiesa di San Pier Damiano a Ravenna (1955), la Banca Cooperativa Marecchia a Rimini (1968), le scuole elementari a Rimini (1972). Collabora con Sergio Lenci al progetto per la casa-torre di via Trieste a Ravenna (1974).
Bibliografia
| Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gandolfi Giovanni | 1960 | Chiesa di San Pier Damiano a Ravenna | Chiesa e quartiere n.13 | 60-65 | Si | |
| Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No |
Allegati
Criteri
| 4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
| 7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Valentina Gili
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Setti Stefano 2022







