Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SANTA CROCE

Scheda Opera

  • Vista dell'interno
  • Vista dell'interno
  • Dettaglio di una parete
  • Vista dell'esterno
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  • Vista dell'interno
  • Vista dell'interno
  • Comune: Casalecchio di Reno
  • Denominazione: CHIESA DI SANTA CROCE
  • Indirizzo: Via dei Carracci N. 20
  • Data: 1970 - 1975
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Enzo Zacchiroli
Descrizione

La progettazione della chiesa segue la volontà di creare non un luogo mistico, solo celebrativo, ma uno spazio per la partecipazione al rito da parte della comunità, perseguendo quel mutamento in atto nel rapporto tra credente e officiante che a partire dal Concilio Vaticano I, cambia radicalmente il pensiero sulla progettazione dei luoghi per il culto. Lo si vede chiaramente nello schiacciamento della navata e nella conseguente dilatazione laterale della sala principale posta a novanta gradi rispetto all’ingresso principale.
I percorsi sono differenziati in relazione alle specifiche funzioni. Da un ingresso secondario al termine di un lungo corridoio, si raggiunge l’interno in prossimità della cappella feriale.
L’edificio si presenta come un servizio al quartiere, fatto visibile nella generale regolarità del volume che si presenta come un parallelepipedo scavato dal portico di ingresso, dalla rampa o dalla sottrazione di parti alla quota della copertura, che fa emergere i volumi dei lucernai.
L’effetto plastico è dato dall’utilizzo monomaterico del cemento armato lasciato a vista, materiale già usato sapientemente dall’architetto nell’edificio della biblioteca W. Bigiavi a Bologna. Se in questo il cemento è utilizzato per risolvere il tema dell’inserimento della nuova architettura all’interno del tessuto della città storica consolidata, qui presenta un aspetto sobrio, dalla valenza “civile”, adatto alla sua funzione collettiva. Internamente, poi, non si rinuncia alle lecorbuseriane suggestioni offerte dal gioco dei volumi sotto la luce.
(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1970 -
  • Esecuzione: 1973 - 1975
  • Tipologia Specifica: Chiesa
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: chiesa
  • Destinazione attuale: chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Enzo Zacchiroli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.zacchiroli-architetti.it/chi-siamo/ SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento armato a vista
  • Coperture: piana in cemento armato
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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I percorsi sono differenziati in relazione alle specifiche funzioni. Da un ingresso secondario al termine di un lungo corridoio, si raggiunge l’interno in prossimità della cappella feriale.
L’edificio si presenta come un servizio al quartiere, fatto visibile nella generale regolarità del volume che si presenta come un parallelepipedo scavato dal portico di ingresso, dalla rampa o dalla sottrazione di parti alla quota della copertura, che fa emergere i volumi dei lucernai. 
L’effetto plastico è dato dall’utilizzo monomaterico del cemento armato lasciato a vista, materiale già usato sapientemente dall’architetto nell’edificio della biblioteca W. Bigiavi a Bologna. Se in questo il cemento è utilizzato per risolvere il tema dell’inserimento della nuova architettura all’interno del tessuto della città storica consolidata, qui presenta un aspetto sobrio, dalla valenza “civile”, adatto alla sua funzione collettiva. Internamente, poi, non si rinuncia alle lecorbuseriane suggestioni offerte dal gioco dei volumi sotto la luce. 
(Matteo Sintini)

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Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge l’attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 svolge la propria attività nell’ufficio del piano regolatore della città di Bologna. A partire dal 1958 apre uno studio professionale a Bologna e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la "scoperta" di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali IN/ARCH per opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, a Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 19
  • Particella: 88

Note

Enzo Zacchiroli (Bologna 1919-2010) Nel 1951 si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze e dal 1951 al 1956, svolge l’attività didattica come assistente di Composizione Architettonica nella stessa facoltà. Dal 1956 al 1958 svolge la propria attività nell’ufficio del piano regolatore della città di Bologna. A partire dal 1958 apre uno studio professionale a Bologna e inizia l’attività di libero professionista. Fondamentali si rivelano per lui e per la formazione del suo fare architettura: il lungo apprendistato negli studi professionali bolognesi, che diviene il sostrato della sua preparazione professionale, gli studi universitari e, infine, la "scoperta" di quelli che divengono i suoi maestri: Hans Scharoun, Alvar Aalto e Ernst Gisel. Questi progettisti influenzano notevolmente il suo pensiero e, di conseguenza, anche la sua produzione architettonica. Negli anni 1961, 1964, 1969 riceve i premi regionali IN/ARCH per opere realizzate. Nel 1982 all’Architetto viene assegnato il “Premio Bacchelli” di Italia Nostra per la “qualità delle realizzazioni architettoniche moderne nell’ambiente urbano”. Negli anni 1989 e 1990 è allestita la mostra personale dal titolo “Enzo Zacchiroli Architetto – Progetti e opere” all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma, a Palazzo d’Accursio di Bologna e, nel 1992, a Firenze presso la sede dell’Accademia delle Arti e del Disegno.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Koenig Giovanni Klaus 1980 Enzo Zacchiroli: il mestiere full time Dedalo libri Bari No
Pedio Renato 1981 Quando un architetto privilegia innanzitutto il colloquio. Casalecchio di Reno, Chiesa di Santa Croce L’Architettura. Cronache e storia n. 305 141-143 Si
Dalmonte Polvani Annamaria 1985 Casalecchio di Reno. Percorsi e immagini della sua civiltà Pontenuovo Bologna 153 No
Brunetti Fabrizio (a cura di) 1989 Enzo Zacchiroli. Opere d'architettura Alinea Firenze No
Matteucci Anna Maria 1997 Dalle chiese degli ordini mendicanti alle nuove chiese della fascia suburbana, in Prodi Paolo, Paolini Lorenzo (a cura di), Storia della Chiesa di Bologna, v. 2 Bolis Bergamo 368 No
Signorini Sergio 2000 Enzo Zacchiroli: forma e spazio Electa Milano Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dell'interno Vista dell'interno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'interno Vista dell'interno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Dettaglio di una parete Dettaglio di una parete Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'esterno Vista dell'esterno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'interno Vista dell'interno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna
Vista dell'interno Vista dell'interno Courtesy Zacchiroli Architetti associati, Bologna

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 10/06/2024

Revisori:

Stefano Setti

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