Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO SACRATI STROZZI (ex Strozzi)

Scheda Opera

  • Stato preesistente. Piante del palazzo Strozzi lato piazza Sacrati
  • Stato preesistente. Piante dello stato di fatto del palazzo Strozzi lato via Garibaldi
  • Stato preesistente. Prospetto su piazza Sacrati (giugno 1950)
  • Prospetto su via Garibaldi
  • Pianta del piano terra lato piazza Sacrati con annotazione manoscritta utile a distinguere la parte realizzata da quella in corso di realizzazione
  • Prospetto su piazza Sacrati con annotazione manoscritta utile a distinguere la parte realizzata da quella in corso di realizzazione
  • Pianta del piano terra lato via Garibaldi
  • Pianta del piano tipo alloggi lato via Garibaldi
  • Prospetto su via Garibaldi e prospetto su via Spadari
  • Prospetto verso San Domenico (1950)
  • Sezione AA e prospetto interno San Domenico (1950)
  • Sezione BB e prospetto interno
  • Stato attuale del palazzo lato San Domenico (2010)
  • Comune: Ferrara
  • Denominazione: PALAZZO SACRATI STROZZI (ex Strozzi)
  • Indirizzo: Piazza Sacrati N. 39
  • Data: 1950 - 1954
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Carlo Savonuzzi
Descrizione

Il 28 luglio 1950 l’impresa Droghetti Masotti chiese il nulla osta per la costruzione di vari edifici nell’area, compresa tra piazza Sacrati, via Spadari e via Garibaldi, "gravemente sinistrata dalla guerra". Durante le incursioni aeree del 28 gennaio e del 5 giugno 1944 il palazzo Sacrati Strozzi, che sorgeva in quell’area, fu quasi completamente distrutto: "l’interno dell’edificio è tutto pressoché interamente crollato". La parte meno compromessa è la facciata principale su piazza Sacrati.
L’ing. Carlo Savonuzzi studia il progetto dell’intero isolato "tenendo presente le masse preesistenti e mantenendo ferme le caratteristiche del distrutto palazzo, del quale verrà ripristinato il portale e le finestre marmoree nella forma dimensione e posizione originaria. Così dicasi delle arcate verso la Chiesa di S. Domenico, le quali nella ricostruzione verranno rifatte ed aperte a formare un porticato pubblico. I materiali usati saranno il cotto ed il marmo di Verona". (ASCFE)
Il 19 agosto 1950 la Commissione di Edilità approva il progetto all’unanimità.
I lavori procedono suddivisi in tre lotti: lato piazza Sacrati, lato via Garibaldi, lato San Domenico. Non poche le varianti successive, come quella apportata per aprire una finestra al primo piano sul fianco verso via Spadari o per variare la dimensione delle aperture dei negozi e abolire un balcone sul fianco su via Garibaldi. La prima agibilità è concessa per la parte di fabbricato con ingresso da via Garibaldi (aprile 1953), la seconda per quella da piazza Sacrati (ottobre 1953) e la terza per quella verso San Domenico (1954).
Si tratta di un cantiere rilevante perché interessa un edificio storico importante quasi totalmente distrutto durante la guerra e perché occupa quasi un intero isolato. Il prospetto principale su piazza Sacrati "venne restaurato con rara abilità dall’Architetto Ing. Carlo Savonuzzi, e non nuocciono alla armonica struttura le piccole finestre aperte presso il cornicione". (G. Medri) Il prospetto su via Garibaldi, demolito dalle bombe "non è più risorto, [nemmeno] l’ampio accesso al cortile, con la soprastante terrazza ornata di delfini settecenteschi di marmo, provenienti probabilmente dal distrutto giardino Bevilacqua, ora Parco Massari, ricchissimo di statue del sec. XVIII e altri marmi artistici". (G. Medri). Per questo prospetto che delimita, di fatto, una nuova costruzione, una casa per civile abitazione e negozi in corrispondenza dei civici nn. 82-86, Savonuzzi inventa un nuovo impaginato. Egli sceglie una struttura in muratura di mattoni con finiture di facciata in "marmo di Verona battuto a martellina sino al marcapiano dell’ammezzato, intonaco per il restante [e una] cornice in mattone ferrarese". (ASCFE)
Ancora diversa è la fiancata settentrionale verso la chiesa di San Domenico dove egli riapre "le arcate del porticato per lungo tempo soppresso, e ridato dallo stesso Savonuzzi, un carattere monumentale a tutto il complesso, che ora fa da nobile sfondo a chi viene o guarda dal Viale Cavour". (G. Medri, cit.)

(Matteo Cassani Simonetti)

Info
  • Progetto: 1950 -
  • Esecuzione: 1950 - 1954
  • Tipologia Specifica: Restauro / ricostruzione
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Fabbricato per abitazioni e negozi
  • Destinazione attuale: Fabbricato per abitazioni e negozi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Savonuzzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93191 SI
  • Strutture: muratura in mattoni
  • Materiale di facciata: cotto, decorazioni in marmo, marmo di Verona, intonaco, cornici in laterizio
  • Coperture: a falda
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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L’ing. Carlo Savonuzzi studia il progetto dell’intero isolato "tenendo presente le masse preesistenti e mantenendo ferme le caratteristiche del distrutto palazzo, del quale verrà ripristinato il portale e le finestre marmoree nella forma dimensione e posizione originaria. Così dicasi delle arcate verso la Chiesa di S. Domenico, le quali nella ricostruzione verranno rifatte ed aperte a formare un porticato pubblico. I materiali usati saranno il cotto ed il marmo di Verona". (ASCFE)
Il 19 agosto 1950 la Commissione di Edilità approva il progetto all’unanimità. 
I lavori procedono suddivisi in tre lotti: lato piazza Sacrati, lato via Garibaldi, lato San Domenico.  Non poche le varianti successive, come quella apportata per aprire una finestra al primo piano sul fianco verso via Spadari o per variare la dimensione delle aperture dei negozi e abolire un balcone sul fianco su via Garibaldi. La prima agibilità è concessa per la parte di fabbricato con ingresso da via Garibaldi (aprile 1953), la seconda per quella da piazza Sacrati (ottobre 1953) e la terza per quella verso San Domenico (1954).
Si tratta di un cantiere rilevante perché interessa un edificio storico importante quasi totalmente distrutto durante la guerra e perché occupa quasi un intero isolato. Il prospetto principale su piazza Sacrati "venne restaurato con rara abilità dall’Architetto Ing. Carlo Savonuzzi, e non nuocciono alla armonica struttura le piccole finestre aperte presso il cornicione". (G. Medri) Il prospetto su via Garibaldi, demolito dalle bombe "non è più risorto, [nemmeno] l’ampio accesso al cortile, con la soprastante terrazza ornata di delfini settecenteschi di marmo, provenienti probabilmente dal distrutto giardino Bevilacqua, ora Parco Massari, ricchissimo di statue del sec. XVIII e altri marmi artistici". (G. Medri). Per questo prospetto che delimita, di fatto, una nuova costruzione, una casa per civile abitazione e negozi in corrispondenza dei civici nn. 82-86, Savonuzzi inventa un nuovo impaginato. Egli sceglie una struttura in muratura di mattoni con finiture di facciata in "marmo di Verona battuto a martellina sino al marcapiano dell’ammezzato, intonaco per il restante [e una] cornice in mattone ferrarese". (ASCFE)
Ancora diversa è la fiancata settentrionale verso la chiesa di San Domenico dove egli riapre "le arcate del porticato per lungo tempo soppresso, e ridato dallo stesso Savonuzzi, un carattere monumentale a tutto il complesso, che ora fa da nobile sfondo a chi viene o guarda dal Viale Cavour". (G. Medri, cit.)

(Matteo Cassani Simonetti)
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Nel 1930 è stato nominato “ingegnere di sezione” in seguito ad un concorso pubblico indetto dal Municipio della città estense, che gli aveva già affidato tra il 1926 ed il 1928 una serie di prestigiosi progetti, tra cui lo Stadio Comunale, la Torre della Vittoria e il Foro Boario. A questi incarichi ne sono seguiti molti altri, ugualmente importanti, svolti negli anni Trenta. Tra questi si ricordano la scuola elementare Alda Costa, il museo di Storia Naturale e il liceo musicale.
Nel secondo dopoguerra e fino agli inizi degli anni Sessanta, Carlo Savonuzzi ha sostituito il fratello Girolamo alla guida dell’Ufficio Tecnico Comunale di Ferrara.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: 384

Note

Carlo Savonuzzi è nato a Ferrara nel 1897 ed è morto a San Remo nel 1973. Si è laureato in ingegneria civile nel 1922 ed è stato molto attivo a Ferrara tra gli anni Venti e Trenta. Ha ricoperto l’incarico di direttore tecnico della Società Idroelettrica del Secchia, ruolo che ha mantenuto fino al 1926, quando è stato assunto come ingegnere “con nomina provvisoria” presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Ferrara. Nel 1930 è stato nominato “ingegnere di sezione” in seguito ad un concorso pubblico indetto dal Municipio della città estense, che gli aveva già affidato tra il 1926 ed il 1928 una serie di prestigiosi progetti, tra cui lo Stadio Comunale, la Torre della Vittoria e il Foro Boario. A questi incarichi ne sono seguiti molti altri, ugualmente importanti, svolti negli anni Trenta. Tra questi si ricordano la scuola elementare Alda Costa, il museo di Storia Naturale e il liceo musicale. Nel secondo dopoguerra e fino agli inizi degli anni Sessanta, Carlo Savonuzzi ha sostituito il fratello Girolamo alla guida dell’Ufficio Tecnico Comunale di Ferrara.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Medri Gualtiero 1963 Il volto di Ferrara nella cerchia antica STER Rovigo STER, Rovigo Si
Loffredo Ramona 2018 Ferrara moderna nell'album dell'ingegnere Carlo Savonuzzi Paolo Emilio Persiani Bologna No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio di Deposito del Comune di Ferrara Carlo Savonuzzi Comune di Ferrara Progetti: piante, assonometrie, sezioni, prospetti

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Stato preesistente. Piante del palazzo Strozzi lato piazza Sacrati Stato preesistente. Piante del palazzo Strozzi lato piazza Sacrati Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Stato preesistente. Piante dello stato di fatto del palazzo Strozzi lato via Garibaldi Stato preesistente. Piante dello stato di fatto del palazzo Strozzi lato via Garibaldi Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Stato preesistente. Prospetto su piazza Sacrati (giugno 1950) Stato preesistente. Prospetto su piazza Sacrati (giugno 1950) Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Prospetto su via Garibaldi Prospetto su via Garibaldi Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Pianta del piano terra lato piazza Sacrati con annotazione manoscritta utile a distinguere la parte realizzata da quella in corso di realizzazione Pianta del piano terra lato piazza Sacrati con annotazione manoscritta utile a distinguere la parte realizzata da quella in corso di realizzazione Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Prospetto su piazza Sacrati con annotazione manoscritta utile a distinguere la parte realizzata da quella in corso di realizzazione Prospetto su piazza Sacrati con annotazione manoscritta utile a distinguere la parte realizzata da quella in corso di realizzazione Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Pianta del piano terra lato via Garibaldi Pianta del piano terra lato via Garibaldi Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Pianta del piano tipo alloggi lato via Garibaldi Pianta del piano tipo alloggi lato via Garibaldi Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Prospetto su via Garibaldi e prospetto su via Spadari Prospetto su via Garibaldi e prospetto su via Spadari Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Prospetto verso San Domenico (1950) Prospetto verso San Domenico (1950) Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Sezione AA e prospetto interno San Domenico (1950) Sezione AA e prospetto interno San Domenico (1950) Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Sezione BB e prospetto interno Sezione BB e prospetto interno Archivio di Deposito del Comune di Ferrara
Stato attuale del palazzo lato San Domenico (2010) Stato attuale del palazzo lato San Domenico (2010) M. Cassani Simonetti

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Fondo archivistico Carlo Savonuzzi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Cassani Simonetti
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti