Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PARCO GIOVANNI AMENDOLA

Scheda Opera

  • Vista del parco
  • Vista del parco
  • Vista del parco
  • Vista del parco
  • Vista del parco
  • Rappresentazione del parco nella stagione autunnale, planimetria di concorso
  • Disegno di una collina
  • Comune: Modena
  • Denominazione: PARCO GIOVANNI AMENDOLA
  • Indirizzo: Viale G. Amendola, Via Fratelli Rosselli, Strada Panni, Via del Perugino
  • Data: 1972 - 1982
  • Tipologia: Parchi e Giardini
  • Autori principali: Cesare Leonardi
Descrizione

"Il parco Amendola rappresenta l’intervento che meglio interpreta le politiche sugli standard verdi poste al centro degli strumenti di pianificazione del Comune di Modena a partire dal Piano del 1965.
Il progetto vincitore del concorso, poi non completamente realizzato, prefigura una grande area nel cuore dell’espansione urbana sud della città. Riprendendo metaforicamente gli argini dei fiumi della pianura, il parco si caratterizza per una distesa a verde interrotta da due laghi e filari di colline disposte lungo il perimetro est ed ovest, in assenza di recinzioni a protezione delle vicine case e strade. Il parco cerca una separazione con l’intorno costruito senza tuttavia escludere la possibilità di una continuità particolarmente rivolta alle scuole e agli impianti sportivi che si trovano lungo il confine orientale. Si prevedono poi alcune funzioni destinate all’intera città, come lo zoo e il luna park.
Accanto al valore d’interruzione dello sviluppo urbano, questa grande area verde è pensata come un luogo in cui si producono esperienze dirette dell’uomo con le forme naturali progettate. Non si trovano segni di un approccio paesaggistico di tipo classico, piuttosto oggetti in relazione tra loro, come le colline a cono, progettate per essere luoghi di riparo e 'isolamento' o i cilindri di cemento, la cui forma si presta alla sosta così come al gioco. La stessa valenza è attribuita ad altre attrezzature che si trovano nel parco, come il proiettore-meridiana realizzato con tubi metallici color rosso, che scandisce le ore della notte attraverso la proiezione della luce, simulando al tempo stesso la chioma dell’albero che di giorno fa girare l’ombra prodotta dai raggi del sole. Parte fondamentale del progetto e interesse centrale della ricerca degli autori, è poi il tema della vegetazione, in maggioranza querce e conifere, studiata nei suoi aspetti paesaggistici e nelle suggestioni formali che offre. I volumi degli alberi e delle siepi sono proporzionati, nel progetto, agli spazi aperti, ai prati, in modo da creare un ambiente armonico. Ancora, le lastre di cemento che uniscono i vari punti focali del parco seguono le trame principali dei filari di alberi. Esse si distanziano le une dalle altre per poter far penetrare il verde negli spazi interstiziali che ridefiniscono i confini delle lastre e le fanno apparire come pietre affioranti dal terreno.

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: 1972 - 1981
  • Esecuzione: 1978 - 1982
  • Committente: Comune di Modena
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: parco pubblico
  • Destinazione attuale: parco pubblico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Consorzio coop. Costruzioni di Bologna Impresa esecutrice Esecuzione NO
Claudio Ditta Galli Progetto del verde Esecuzione NO
Cesare Leonardi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93274 SI
Franca Stagi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=59736 NO
  • Strutture: Cemento armato, metalliche
  • Stato Strutture: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 1658
    [codice] => MO023
    [denominazione] => PARCO GIOVANNI AMENDOLA
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Modena
    [comune] => Modena
    [localita] => 
    [indirizzo] => Viale G. Amendola, Via Fratelli Rosselli, Strada Panni, Via del Perugino
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 40
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1972
    [anno_fine_progetto] => 1981
    [anno_inizio_esecuzione] => 1978
    [anno_fine_esecuzione] => 1982
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => "Il parco Amendola rappresenta l’intervento che meglio interpreta le politiche sugli standard verdi poste al centro degli strumenti di pianificazione del Comune di Modena a partire dal Piano del 1965. 
Il progetto vincitore del concorso, poi non completamente realizzato, prefigura una grande area nel cuore dell’espansione urbana sud della città. Riprendendo metaforicamente gli argini dei fiumi della pianura, il parco si caratterizza per una distesa a verde interrotta da due laghi e filari di colline disposte lungo il perimetro est ed ovest, in assenza di recinzioni a protezione delle vicine case e strade. Il parco cerca una separazione con l’intorno costruito senza tuttavia escludere la possibilità di una continuità particolarmente rivolta alle scuole e agli impianti sportivi che si trovano lungo il confine orientale. Si prevedono poi alcune funzioni destinate all’intera città, come lo zoo e il luna park.
Accanto al valore d’interruzione dello sviluppo urbano, questa grande area verde è pensata come un luogo in cui si producono esperienze dirette dell’uomo con le forme naturali progettate. Non si trovano segni di un approccio paesaggistico di tipo classico, piuttosto oggetti in relazione tra loro, come le colline a cono, progettate per essere luoghi di riparo e 'isolamento' o i cilindri di cemento, la cui forma si presta alla sosta così come al gioco. La stessa valenza è attribuita ad altre attrezzature che si trovano nel parco, come il proiettore-meridiana realizzato con tubi metallici color rosso, che scandisce le ore della notte attraverso la proiezione della luce, simulando al tempo stesso la chioma dell’albero che di giorno fa girare l’ombra prodotta dai raggi del sole. Parte fondamentale del progetto e interesse centrale della ricerca degli autori, è poi il tema della vegetazione, in maggioranza querce e conifere, studiata nei suoi aspetti paesaggistici e nelle suggestioni formali che offre. I volumi degli alberi e delle siepi sono proporzionati, nel progetto, agli spazi aperti, ai prati, in modo da creare un ambiente armonico. Ancora, le lastre di cemento che uniscono i vari punti focali del parco seguono le trame principali dei filari di alberi. Esse si distanziano le une dalle altre per poter far penetrare il verde negli spazi interstiziali che ridefiniscono i confini delle lastre e le fanno apparire come pietre affioranti dal terreno.

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 


    [committente] => Comune di Modena
    [foglio_catastale] => 173
    [particella] => 299
    [strutture] => Cemento armato, metalliche
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => 
    [id_stato_facciata] => 0
    [coperture] => 
    [id_stato_coperture] => 0
    [serramenti] => 
    [id_stato_serramenti] => 0
    [destinazione_originaria] => parco pubblico
    [destinazione_attuale] => parco pubblico
    [trasformazioni] => Ristrutturazioni (1994)
    [id_tipo_proprieta] => 7
    [specifiche_proprieta] => Comune di Modena
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => Il progetto esecutivo realizzato a partire dal 1974, subisce una variante nel 1979-81

Cesare Leonardi (Modena 1935-2021) 
Laureato in architettura all’Università di Firenze nel 1970, fino al 1985 ha lavorato nello studio associato con l’architetto Franca Stagi. Fra i primi progetti realizzati il Centro nuoto di Vignola, elaborato nel 1966, un’opera magistrale che esemplifica al meglio il suo interesse per la scala territoriale del progetto, in questo caso l’ambiente fluviale. La sua attività ha spaziato in molteplici campi: architettura, design, pittura. Fra le opere principali il progetto vincitore del concorso per un parco intitolato alla Resistenza a Modena (1970), il Centro nuoto di Mirandola (1975), il restauro del collegio San Carlo a Modena e l’inserimento della biblioteca (1977).

Franca Stagi (Modena 1937-2008) 
Laureata nel 1962 in architettura al Politecnico di Milano, nel 1963 apre a Modena uno studio di architettura con Cesare Leonardi. Dal 1985 la sua attività proseguirà autonomamente, orientandosi principalmente su progetti di restauro e riuso di
contenitori storici. Fra le realizzazioni più importanti a Modena si ricordano: il restauro della Chiesa e del Collegio San Carlo, del Foro Boario, il progetto del comparto San Paolo, il piano di recupero di Sant’Eufemia per istituti universitari, il riallestimento del Palazzo dei Musei, il restauro del Teatro Comunale e della Sinagoga di piazza Mazzini.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.630094
    [longitude] => 10.909110
    [score] => 2
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2013-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2025-01-24 14:27:52
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Parchi e Giardini
    [proprieta] => Proprietà pubblica
    [cat_autori] => Cesare Leonardi
    [id_regione] => 16
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 173
  • Particella: 299

Note

Il progetto esecutivo realizzato a partire dal 1974, subisce una variante nel 1979-81 Cesare Leonardi (Modena 1935-2021) Laureato in architettura all’Università di Firenze nel 1970, fino al 1985 ha lavorato nello studio associato con l’architetto Franca Stagi. Fra i primi progetti realizzati il Centro nuoto di Vignola, elaborato nel 1966, un’opera magistrale che esemplifica al meglio il suo interesse per la scala territoriale del progetto, in questo caso l’ambiente fluviale. La sua attività ha spaziato in molteplici campi: architettura, design, pittura. Fra le opere principali il progetto vincitore del concorso per un parco intitolato alla Resistenza a Modena (1970), il Centro nuoto di Mirandola (1975), il restauro del collegio San Carlo a Modena e l’inserimento della biblioteca (1977). Franca Stagi (Modena 1937-2008) Laureata nel 1962 in architettura al Politecnico di Milano, nel 1963 apre a Modena uno studio di architettura con Cesare Leonardi. Dal 1985 la sua attività proseguirà autonomamente, orientandosi principalmente su progetti di restauro e riuso di contenitori storici. Fra le realizzazioni più importanti a Modena si ricordano: il restauro della Chiesa e del Collegio San Carlo, del Foro Boario, il progetto del comparto San Paolo, il piano di recupero di Sant’Eufemia per istituti universitari, il riallestimento del Palazzo dei Musei, il restauro del Teatro Comunale e della Sinagoga di piazza Mazzini.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1971 Concorso di idee per un parco urbano intitolato alla Resistenza, a Modena L'architettura. Cronache e storia n. 194 582-583 Si
D'Agostino Roberto 1983 Il verde pubblico a Modena dal dopoguerra ad oggi, in Natura e cultura urbana a Modena Edizioni Panini Modena 358-375 Si
Donti Alberto 1983 Per una nuova città. Centro storico - città – territorio nella partecipazione Alinea Firenze 146 Si
Leonardi Cersare, Stagi Franca 1987 Nella notte nel parco AU n. 23 No
Zagari Franco 1988 L’architettura del giardino contemporaneo De Luca 28; 48-49 Si
1988 Parco Amendola a Modena, ovvero la fantastica presenza di un parco nella notte L’arredo della città. Tecnica, progetto, riqualificazione dell’ambiente antropizzato n. 3 Milano 94-104 Si
Costa Andrea 2004 Modena dopo il modello razionalista. Continuità, discontinuità, crisi dell’azione urbanistica comunale, in Montedoro Laura (a cura di), La città razionalista, modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena, 1931-1965 RFM edizioni Modena 281-291 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Bulgarelli Vanni, Mazzeri Catia (a cura di) 2009 La città e l’ambiente. Le trasformazioni ambientali a Modena nel Novecento APM Modena 59-66 No
Bulgarelli Vanni, Mazzeri Catia (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 234 Si
Cavani Andrea, Orsini Giulio (a cura di) 2017 Cesare Leonardi. L'architettura della vita / the architecture of life Lazy dog Milano No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Franca Stagi Franca Stagi Biblioteca Poletti, Modena

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del parco Vista del parco R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista del parco Vista del parco R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista del parco Vista del parco R. Vlahov. Courtesy IBC
Vista del parco Vista del parco V. Bulgarelli
Vista del parco Vista del parco V. Bulgarelli
Rappresentazione del parco nella stagione autunnale, planimetria di concorso Rappresentazione del parco nella stagione autunnale, planimetria di concorso Archivio Franca Stagi, Biblioteca Poletti, Modena
Disegno di una collina Disegno di una collina Archivio Franca Stagi, Biblioteca Poletti, Modena

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Comune di Modena Visualizza
Archivio Cesare Leonardi Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Cesare Leonardi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Stefano Setti