Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ISTITUTO COMPRENSIVO PAESI RETICI

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Ingresso
  • Dettaglio
  • Vista esterna
  • Comune: Sondrio
  • Denominazione: ISTITUTO COMPRENSIVO PAESI RETICI
  • Indirizzo: Via don Lucchinetti N. 3/5
  • Data: 1973 - 1975
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Giovanni Del Curto, Enrico Moratti
Descrizione

Il complesso si inscrive nella ricerca tipologica sviluppata attorno all'edilizia scolastica negli anni '70 in Italia, in concomitanza con il dibattito sulla riforma degli ordinamenti scolastici. Attestato ai margini del tessuto abitativo del quartiere il complesso, destinato all'infanzia e all'educazione primaria e secondaria di primo grado, fa parte di un sistema di servizi pubblici che orlano l'abitato quasi a ridosso dei terrazzamenti agricoli a vigneto.
Due aspetti originali sono di particolare interesse: il primo riguarda la concezione "organica" dell'assetto volumetrico, dove i corpi edilizi delle aule ruotano attorno alla centralità dell'auditorium ma al contempo ricercano un dialogo con l'ambiente circostante. Fulcro della composizione planimetrica è infatti il corpo cilindrico dell'auditorium, da cui emerge la cavea e si dipanano in successione scalare le aule e gli spazi di servizio. Il secondo aspetto, conseguente al primo, è la negazione della linearità ripetitiva imposta dal rapporto aula/corridoio in cui sostanzialmente si risolveva l'attività didattica ospitata nell'edilizia tradizionale, con il suo rigido corollario pedagogico.
Si vuole vedere in questa articolazione spaziale contrappuntata, dove le azioni didattiche trovano spazi appropriati anziché indifferenziati favorendo un contatto diretto tra docenti e alunni - opposto appunto all'approccio della didattica "frontale" dell'aula tradizionale - il riverbero di un modo nuovo di fare scuola, che ha di certo prodotto sperimentazione progettuale ad ampio raggio in Italia. Anche le proporzioni dei volumi, le contenute altezze, la calibrata scansione delle facciate, concorrono all'affermazione di una immagine familiare e colloquiale che riduce le distanze tra istituzione e cittadino.

Info
  • Progetto: 1973 - 1973
  • Esecuzione: 1975 - 1975
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: scuola
  • Destinazione attuale: scuola
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giovanni Del Curto Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo SI
Enrico Moratti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento armato a vista
  • Coperture: con manto in tegole cementizie di colori diversi
  • Serramenti: in metallo a grandi specchiature scorrevoli
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Due aspetti originali sono di particolare interesse: il primo riguarda la concezione "organica" dell'assetto volumetrico, dove i corpi edilizi delle aule ruotano attorno alla centralità dell'auditorium ma al contempo ricercano un dialogo con l'ambiente circostante. Fulcro della composizione planimetrica è infatti il corpo cilindrico dell'auditorium, da cui emerge la cavea e si dipanano in successione scalare le aule e gli spazi di servizio. Il secondo aspetto, conseguente al primo, è la negazione della linearità ripetitiva imposta dal rapporto aula/corridoio in cui sostanzialmente si risolveva l'attività didattica ospitata nell'edilizia tradizionale, con il suo rigido corollario pedagogico.
Si vuole vedere in questa articolazione spaziale contrappuntata, dove le azioni didattiche trovano spazi appropriati anziché indifferenziati favorendo un contatto diretto tra docenti e alunni - opposto appunto all'approccio della didattica "frontale" dell'aula tradizionale - il riverbero di un modo nuovo di fare scuola, che ha di certo prodotto sperimentazione progettuale ad ampio raggio in Italia. Anche le proporzioni dei volumi, le contenute altezze, la calibrata scansione delle facciate, concorrono all'affermazione di una immagine familiare e colloquiale che riduce le distanze tra istituzione e cittadino.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 40
  • Particella: 4, 12

Note

Al di là di ingenui trionfalismi o di sbrigative valutazioni di merito circa i successi o gli insuccessi del processo riformatore avviato in Italia dalla fine degli anni '60 - non è questo nè il luogo nè il ruolo per trattarne -, va riconosciuto che l'irrompere della "scuola di massa" nelle politiche educative fu sintomo di un'esigenza sociale collegata a un fattore oggettivo e travolgente: il "boom" economico. Questo, se da un lato introduceva un crescente benessere nella popolazione (pure in presenza di profondi squilibri socio-territoriali), dall'altro e correlativamente rendeva obsoleta la rigida struttura classista della nostra scuola - ancora basata sulla Riforma Gentile del 1923 -, preclusa ai molti che ormai erano in grado di proseguire e/o di sostenere economicamente i propri figli nella prosecuzione degli studi. Ampliamento dell'offerta scolastica e democratizzazione della scuola, all'ordine del giorno di quegli anni, diedero dunque impulso anche alla riforma dell'edilizia scolastica.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Guerra Leo 2001 Spazi di un secolo. Sondrio, guida all'architettura del Novecento Italia nostra Sondrio 226-227 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Maurizio Boriani - 2015
Ingresso Ingresso Maurizio Boriani - 2015
Dettaglio Dettaglio Maurizio Boriani - 2015
Vista esterna Vista esterna Maurizio Boriani - 2015

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/06/2023

Revisori:

Setti Stefano 2022