Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SISTEMAZIONE MUSEALE DEL COMPLESSO DI SANTA GIULIA (MUSEO DELLA CITTÀ)

Scheda Opera

  • Comune: Brescia
  • Denominazione: SISTEMAZIONE MUSEALE DEL COMPLESSO DI SANTA GIULIA (MUSEO DELLA CITTÀ)
  • Indirizzo: Via Musei N. 55
  • Data: 1988 - 2000
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Roberto Frassoni, Giovanni Tortelli
Descrizione

Il Museo di Santa Giulia è un grande complesso espositivo, articolato intorno a tre chiostri ed alle tre chiese dell'ex convento benedettino, che propone due percorsi di visita distinti, tra loro intersecati, ma con due diversi ingressi: un primo percorso interno agli spazi del monastero, che ospita i reperti della città, distribuito su tre piani secondo un criterio cronologico. Un secondo percorso, sviluppato negli altri spazi monumentali, con i reperti che documentano la storia del luogo comprendendo anche lo spazio dedicato al Tesoro, esposto nel sacello romanico di Santa Maria in Solaio. L'allestimento utilizza un linguaggio uniforme e costante ed è pensato come il filo conduttore che guida il visitatore attraverso il percorso espositivo. In particolare nella musealizzazione delle Domus dell'Ortaglia, gli architetti hanno costruito un nuovo contenitore a protezione dello scavo, con la volontà di assegnargli una sorta di neutralità mediante un voluto basso profilo architettonico: una semplice "scatola" in pietra arenaria grigia, che riprende il materiale utilizzato per la lastricatura delle strade e dei palazzi della città romana, con un'ossatura strutturale e una foderatura interna in acciaio.
Il tetto, piano, è foderato di tappeto erboso, con un disegno in lastre di pietra grigia che recupera, in scala al vero, la pianta del sito archeologico e ne consente la riconoscibilità anche nelle viste aeree.
L'interno è fortemente caratterizzato dall'uniformità materica e cromatica di pareti e soffitti, con un sistema di percorsi sopraelevati, anch'essi in acciaio e pietra, in quota con il piano di calpestio del museo, che consentono un affaccio diretto sul sito, con una lettura immediata della sequenza distributiva e funzionale dei vani e degli apparati decorativi ad affresco ed a mosaico.

Info
  • Progetto: 1988 - 1988
  • Esecuzione: 2000 - 2000
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: monastero
  • Destinazione attuale: museo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Roberto Frassoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.gtrf.it/ SI
Giovanni Tortelli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.gtrf.it/ SI
  • Strutture: acciaio (allestimento Domus dell'Ortaglia)
  • Materiale di facciata: pietra arenaria grigia (allestimento Domus dell'Ortaglia)
  • Coperture: prato, lastre in pietra (allestimento Domus dell'Ortaglia)
  • Serramenti: in acciaio (allestimento Domus dell'Ortaglia)
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il tetto, piano, è foderato di tappeto erboso, con un disegno in lastre di pietra grigia che recupera, in scala al vero, la pianta del sito archeologico e ne consente la riconoscibilità anche nelle viste aeree.
L'interno è fortemente caratterizzato dall'uniformità materica e cromatica di pareti e soffitti, con un sistema di percorsi sopraelevati, anch'essi in acciaio e pietra, in quota con il piano di calpestio del museo, che consentono un affaccio diretto sul sito, con una lettura immediata della sequenza distributiva e funzionale dei vani e degli apparati decorativi ad affresco ed a mosaico.
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Edificato su un'area occupata in età romana da importanti domus, comprende la basilica longobarda di San Salvatore, la sua cripta, l'oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il Coro delle Monache, la cinquecentesca chiesa di Santa Giulia e i chiostri, in un'area espositiva ad oggi di circa 14.000 metri quadrati. 
Il recupero dell'area archeologica e architettonica denominata convento di Santa Giulia, che dal secondo dopoguerra si era progressivamente degradata dopo essere stata esautorata dal suo ruolo militare, inizia nel 1979, quando venne incaricato per il progetto di restauro del complesso Arrigo Rudi con Guido Dallamano e Luigi Fasser, che seguirono le opere fino al 1998 quando furono incaricati, anche con alcune polemiche, Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni per un nuovo progetto di allestimento.
Dal giugno 2011 il sito seriale denominato "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)" , che comprende Santa Giulia è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il Museo della città è allestito in un complesso monastico di origine benedettina fatto erigere da Desiderio, ultimo re longobardo e da sua moglie Ansa nel 753 d.C. e intitolato a Santa Giulia. Edificato su un'area occupata in età romana da importanti domus, comprende la basilica longobarda di San Salvatore, la sua cripta, l'oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il Coro delle Monache, la cinquecentesca chiesa di Santa Giulia e i chiostri, in un'area espositiva ad oggi di circa 14.000 metri quadrati. Il recupero dell'area archeologica e architettonica denominata convento di Santa Giulia, che dal secondo dopoguerra si era progressivamente degradata dopo essere stata esautorata dal suo ruolo militare, inizia nel 1979, quando venne incaricato per il progetto di restauro del complesso Arrigo Rudi con Guido Dallamano e Luigi Fasser, che seguirono le opere fino al 1998 quando furono incaricati, anche con alcune polemiche, Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni per un nuovo progetto di allestimento. Dal giugno 2011 il sito seriale denominato "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)" , che comprende Santa Giulia è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Tortelli Giovanni, Frassoni Roberto 2009 Santa Giulia, Brescia. Dalle domus romane al museo della città Electa Milano Si
Bulfone Gransinigh Federico 2011 Il Museo di Santa Giulia a Brescia, in Pastor Valeriano, Los Sergio, Tubini Umberto (a cura di), Arrigo Rudi: architettura, restauro e allestimento Marsilio Venezia 120-127 No


Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 19/04/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022