Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE SPERIMENTALE MOTO GUZZI - INA CASA

Scheda Opera

  • Introini, Marco - 2015
  • Boriani, Maurizio - 2014
  • Boriani, Maurizio - 2014
  • Boriani, Maurizio - 2014
  • Boriani, Maurizio - 2014
  • Boriani, Maurizio - 2014
  • Comune: Mandello del Lario
  • Località: Rogolo
  • Denominazione: QUARTIERE SPERIMENTALE MOTO GUZZI - INA CASA
  • Indirizzo:
  • Data: 1949 - 1955
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Giuseppe Frigerio, Giosuè Todeschini, Carlo Wilhelm
Descrizione

Il Quartiere Sperimentale in località Rogolo rientra pienamente nella politica della casa promossa dall'azienda e supportata dal Piano INA Casa per fare fronte alle nuove esigenze abitative dei lavoratori in fase di sviluppo post-bellico.
Qui la tipologia adottata è quelle delle case a schiera, i tagli abitativi sono allineati con i nuovi standard per l'Edilizia Economica e Popolare e il linguaggio architettonico originario è orientato all'asciuttezza del Razionalismo, dove il rapporto con il contesto del paesaggio urbano assume un ruolo marginale.
Ancora oggi abitato e in ottimo stato di conservazione, grazie a evidenti interventi di manutenzione, il quartiere registra tuttavia -proprio in forza di questi- alcuni cambiamenti nell'architettura originaria, come per esempio le tettoie a spiovente in laterizio nei corpi aggiuntivi per servizi e box auto, che sono il segno evidente di mutate esigenze funzionali e di una "opulenza" vernacolare sovrapposta al minimalismo della casa a basso costo del progetto iniziale.

Info
  • Progetto: 1949 - 1949
  • Esecuzione: 1955 - 1955
  • Committente: Società Anonima Moto Guzzi
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Frigerio Progetto architettonico Progetto SI
Giuseppe Frigerio Direzione lavori Esecuzione NO
Mario Ruggeri Progetto architettonico Progetto NO
Ugo Sacchi Progetto architettonico Progetto NO
Pietro Sironi Progetto architettonico Progetto NO
Giosuè Todeschini Progetto architettonico Progetto SI
Fedele G. Villa Progetto architettonico Progetto NO
Carlo Wilhelm Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: muratura portante
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falda, con manto in tegole marsigliesi
  • Serramenti: in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 1778
    [codice] => LC004
    [denominazione] => QUARTIERE SPERIMENTALE MOTO GUZZI - INA CASA
    [regione] => Lombardia
    [provincia] => Lecco
    [comune] => Mandello del Lario
    [localita] => Rogolo
    [indirizzo] => 
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 59
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1949
    [anno_fine_progetto] => 1949
    [anno_inizio_esecuzione] => 1955
    [anno_fine_esecuzione] => 1955
    [classificazione] => architettura per la residenza, il terziario e i servizi
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => Il Quartiere Sperimentale in località Rogolo rientra pienamente nella politica della casa promossa dall'azienda e supportata dal Piano INA Casa per fare fronte alle nuove esigenze abitative dei lavoratori in fase di sviluppo post-bellico. 
Qui la tipologia adottata è quelle delle case a schiera, i tagli abitativi sono allineati con i nuovi standard per l'Edilizia Economica e Popolare e il linguaggio architettonico originario è orientato all'asciuttezza del Razionalismo, dove il rapporto con il contesto del paesaggio urbano assume un ruolo marginale. 
Ancora oggi abitato e in ottimo stato di conservazione, grazie a evidenti interventi di manutenzione, il quartiere registra tuttavia -proprio in forza di questi- alcuni cambiamenti nell'architettura originaria, come per esempio le tettoie a spiovente in laterizio nei corpi aggiuntivi per servizi e box auto, che sono il segno evidente di mutate esigenze funzionali e di una "opulenza" vernacolare sovrapposta al minimalismo della casa a basso costo del progetto iniziale.
    [committente] => Società Anonima Moto Guzzi
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => muratura portante
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => intonaco
    [id_stato_facciata] => 1
    [coperture] => a falda, con manto in tegole marsigliesi
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => in legno
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => abitazione
    [destinazione_attuale] => abitazione
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 1
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => La fabbrica Moto Guzzi è andata caratterizzando dal 1921 lo sviluppo urbanistico e industriale di Mandello e negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale è tra le naturali destinatarie del Piano INA Casa, che interessa vari Comuni del lecchese.
Il lecchese infatti, precoce area di sviluppo industriale in Lombardia, ospita fin dal suo nascere la politica di edilizia residenziale pubblica sostenuta dallo Stato e gestita dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) e sancita con la legge 43 del 1949, chiamata Piano INA Casa. Il Piano, inizialmente con durata settennale, venne replicato per un altro settennio ed ebbe il duplice effetto di incrementare l'occupazione operaia e di agevolare la costruzione di case a basso costo, circostanze entrambe di grande momento per l'epoca. Al di là di critiche più o meno giustificate sui risultati architettonici e urbanistici, spesso modesti, dei quartieri popolari, l'esperienza INA Casa ebbe indubbiamente un impatto positivo sulla società italiana e sulla cultura architettonica e tecnica in generale, mobilitando le migliori energie su tutto il territorio nazionale.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.922250
    [longitude] => 9.313694
    [score] => 1
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2023-01-31 11:55:25
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Edilizia residenziale pubblica
    [proprieta] => Nessuna opzione
    [cat_autori] => Giuseppe Frigerio,Giosuè Todeschini,Carlo Wilhelm
    [id_regione] => 2
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

La fabbrica Moto Guzzi è andata caratterizzando dal 1921 lo sviluppo urbanistico e industriale di Mandello e negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale è tra le naturali destinatarie del Piano INA Casa, che interessa vari Comuni del lecchese. Il lecchese infatti, precoce area di sviluppo industriale in Lombardia, ospita fin dal suo nascere la politica di edilizia residenziale pubblica sostenuta dallo Stato e gestita dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) e sancita con la legge 43 del 1949, chiamata Piano INA Casa. Il Piano, inizialmente con durata settennale, venne replicato per un altro settennio ed ebbe il duplice effetto di incrementare l'occupazione operaia e di agevolare la costruzione di case a basso costo, circostanze entrambe di grande momento per l'epoca. Al di là di critiche più o meno giustificate sui risultati architettonici e urbanistici, spesso modesti, dei quartieri popolari, l'esperienza INA Casa ebbe indubbiamente un impatto positivo sulla società italiana e sulla cultura architettonica e tecnica in generale, mobilitando le migliori energie su tutto il territorio nazionale.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Rostagno C. 2006 1921-2006. Mandello del Lario - Moto Guzzi. Architettura, mito, memorie. Catalogo della mostra presso lo stabilimento Moto Guzzi, settembre/dicembre Saronno No
Ginelli E./ Kian D./ Nessi M./ Pellavio M. 2010 L'architettura tra l'abitare e il produrre. Viaggio tra le antiche dimore della montagna lombarda. Storia architettura, produzione e cultura Milano p. 75 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Introini, Marco - 2015 Introini, Marco - 2015
Boriani, Maurizio - 2014 Boriani, Maurizio - 2014
Boriani, Maurizio - 2014 Boriani, Maurizio - 2014
Boriani, Maurizio - 2014 Boriani, Maurizio - 2014
Boriani, Maurizio - 2014 Boriani, Maurizio - 2014
Boriani, Maurizio - 2014 Boriani, Maurizio - 2014

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 31/01/2023