Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA A LIERNA

Scheda Opera

  • Villa a Lierna, Lierna. Scansioni di stampa fotografica b/n della facciata
  • Comune: Lierna
  • Denominazione: VILLA A LIERNA
  • Indirizzo: Via Roma
  • Data: 1961 -
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Studio GPA Monti
Descrizione

Come per numerose altre ville ricavate lungo la scoscesa costa lariana, anche su questa il vincolo panoramico già vigente all'epoca (ex-lege 1089/1939 per la tutela del paesaggio) ha imposto una edificazione prevalentemente incassata sotto il livello stradale. L'insieme villa e giardino trae il massimo vantaggio da un accurato terrazzamento del ripido terreno, tecnica peraltro diffusa ad ampio raggio e di antica tradizione dove l'assetto geomorfologico ne suggerisce l'impiego. Una darsena privata, in pietra, poggia le fondamenta sul fondale lacustre protendendosi nel lago.
I progettisti hanno giustamente individuato nella copertura un elemento primario della composizione dell'edificio, la parte più visibile dallo spazio pubblico e partecipe del "decoro urbano", al punto che la forma e i materiali di rivestimento - piastrelle di cotto - sono trattate come un prolungamento della facciata.
Anche la distribuzione interna deriva la propria impronta dalla topologia dell'edificio, sviluppando alla quota più prossima alla strada l'autorimessa e l'appartamento del custode, mentre l'abitazione padronale si sviluppa a scendere su due livelli distinti in zona notte e zona giorno con vista a lago, collegati da un ingresso a quota intermedia. Il giardino si estende su grandi dislivelli terrazzati con mura rivestite in pietra, che accompagnano tutta l'altimetria del terreno, dalla strada costiera fino alla quota dell'acqua.

Info
  • Progetto: 1961 - 1962
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Anna Bertarini Monti Progetto architettonico Progetto NO
Studio GPA Monti Progetto architettonico Progetto https://www.biblio.polimi.it/sedi-e-orari/archivi-storici/fondo-gpa-monti SI
Gianemilio Monti Progetto architettonico Progetto NO
Piero Monti Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: zoccolo in cemento a vista martellinato; muri tinteggiati di bianco
  • Coperture: con manto in cotto
  • Serramenti: in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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I progettisti hanno giustamente individuato nella copertura un elemento primario della composizione dell'edificio, la parte più visibile dallo spazio pubblico e partecipe del "decoro urbano", al punto che la forma e i materiali di rivestimento - piastrelle di cotto - sono trattate come un prolungamento della facciata.
Anche la distribuzione interna deriva la propria impronta dalla topologia dell'edificio, sviluppando alla quota più prossima alla strada l'autorimessa e l'appartamento del custode, mentre l'abitazione padronale si sviluppa a scendere su due livelli distinti in zona notte e zona giorno con vista a lago, collegati da un ingresso a quota intermedia. Il giardino si estende su grandi dislivelli terrazzati con mura rivestite in pietra, che accompagnano tutta l'altimetria del terreno, dalla strada costiera fino alla quota dell'acqua.
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La novità della legge Galasso fu di integrare la normativa già esistente classificando come bellezze naturali soggette a vincolo tutta una serie di territori individuati in blocco e per categorie morfologiche senza la necessità di alcun ulteriore provvedimento formale da parte della pubblica amministrazione; nel caso che ci riguarda, le aree contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi. Il divieto di edificazione e movimenti di terra ha carattere assoluto e riguarda in genere le acque pubbliche senza limitazioni di sorta.
Lo studio GPA Monti (Piero, Gianemilio -figli del pittore Cesare Monti- e la moglie di Gianemilio, Anna Bertarini) è ben presente nel panorama del Moderno milanese e lombardo soprattutto nelle opere, molto meno nella pubblicistica di settore, quasi a dimostrare che questa, nella ricognizione su un autore, è elemento necessario ma non certo sufficiente a decretarne il valore. Un team dunque di architetti "più costruttori che disegnatori" [F. Gorio]. In modo sobrio, elegante e del tutto schivo, essi portano il proprio contributo al rinnovamento linguistico del Moderno, calibrando tradizione e innovazione nel rapporto con il contesto, non solo nell'esercizio professionale, ma anche condividendo le occasioni fondative della architettura del dopoguerra: l'MSA, le Triennali, la progettazione di brani dei quartieri INA-Casa a Milano e non solo. Nota distintiva è dunque il "colto understatement" che "rinuncia al gesto eclatante in nome della moralità del costruire", dove il quotidiano "sostituisce una mitica epoca di entusiasmi e di intuizioni, decretando un destino di impegno come tributo quasi artigianale al mondo della costruttività. Lo studio ha operato fino a tutti gli anni Novanta stabilendo durature partnership con committenti importanti, come la Snam e la Fiat, e conservando sempre un dettato originale: quello del lavoro progettuale nato al tavolo da disegno, nelle ore di amorevole cura del particolare." [A. C. Cimoli]
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il vincolo panoramico che diede forma alla villa, ribassata rispetto al piano stradale come compromesso per consentire un'edificazione sul bordo del lago, dal 1985 è divenuto più severo con l'entrata in vigore della legge 491/85 (legge Galasso). Questa individua per morfologia i territori da tutelare non nei termini di divieto assoluto di edificabilità o di modifica del territorio in generale, ma come vincolo legato a un più severo regime di autorizzazioni che prevede, oltre alla concessione urbanistico-edilizia comunale, anche il nullaosta regionale. La Regione, ente gestore del vincolo, deve espletare un attento vaglio sulle opere da realizzare. La novità della legge Galasso fu di integrare la normativa già esistente classificando come bellezze naturali soggette a vincolo tutta una serie di territori individuati in blocco e per categorie morfologiche senza la necessità di alcun ulteriore provvedimento formale da parte della pubblica amministrazione; nel caso che ci riguarda, le aree contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi. Il divieto di edificazione e movimenti di terra ha carattere assoluto e riguarda in genere le acque pubbliche senza limitazioni di sorta. Lo studio GPA Monti (Piero, Gianemilio -figli del pittore Cesare Monti- e la moglie di Gianemilio, Anna Bertarini) è ben presente nel panorama del Moderno milanese e lombardo soprattutto nelle opere, molto meno nella pubblicistica di settore, quasi a dimostrare che questa, nella ricognizione su un autore, è elemento necessario ma non certo sufficiente a decretarne il valore. Un team dunque di architetti "più costruttori che disegnatori" [F. Gorio]. In modo sobrio, elegante e del tutto schivo, essi portano il proprio contributo al rinnovamento linguistico del Moderno, calibrando tradizione e innovazione nel rapporto con il contesto, non solo nell'esercizio professionale, ma anche condividendo le occasioni fondative della architettura del dopoguerra: l'MSA, le Triennali, la progettazione di brani dei quartieri INA-Casa a Milano e non solo. Nota distintiva è dunque il "colto understatement" che "rinuncia al gesto eclatante in nome della moralità del costruire", dove il quotidiano "sostituisce una mitica epoca di entusiasmi e di intuizioni, decretando un destino di impegno come tributo quasi artigianale al mondo della costruttività. Lo studio ha operato fino a tutti gli anni Novanta stabilendo durature partnership con committenti importanti, come la Snam e la Fiat, e conservando sempre un dettato originale: quello del lavoro progettuale nato al tavolo da disegno, nelle ore di amorevole cura del particolare." [A. C. Cimoli]

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1964 Tetti e muri: una casa a Lierna, sul lago di Como Domus n. 411 51-53 Si
Aloi Roberto 1964 Ville d'oggi Hoepli Milano 45-50 Si
Santini Pier Carlo, Marini Giuseppe Luigi (a cura di) 1966 Catalogo Bolaffi dell'Architettura italiana, 1963-1966 Giulio Bolaffi Editore Torino 374-375 Si
Cimoli Anna Chiara 2003 AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi n. 11 44-47 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo GPA Monti GPA Monti Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Maurizio Boriani - 2014
Maurizio Boriani - 2014
Maurizio Boriani - 2014
Maurizio Boriani - 2014
Villa a Lierna, Lierna. Scansioni di stampa fotografica b/n della facciata Villa a Lierna, Lierna. Scansioni di stampa fotografica b/n della facciata Fotografia Giorgio Casali con didascalia, impaginata. (Fondo Monti GPA)

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 06/02/2025

Revisori:

Setti Stefano 2022