Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO RESIDENZIALE IN VIA ALDO MORO 28

Scheda Opera

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  • Comune: Lodi
  • Denominazione: EDIFICIO RESIDENZIALE IN VIA ALDO MORO 28
  • Indirizzo: Via Aldo Moro N. 28-32
  • Data: 1985 -
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Giuseppe Gambirasio
Descrizione

Il complesso comprende tre edifici disposti a "C" all'interno di un vasto lotto adiacente viale Aldo Moro, nella periferia est di Lodi. I due edifici, a schiera su tre piani, perpendicolari al viale, hanno i caratteristici spioventi di copertura ripresi dagli insediamenti rurali dell'area e sono raccordati da un porticato continuo sostenuto da grandi colonne in cemento.
Lo schema del grande edificio parallelo al viale che fa da fondale al complesso, invece, riprende alcuni elementi semplificati propri dei "crescent" inglesi, ma anche si richiama al motivo caratteristico di un edificio storico nel nucleo antico del quartiere (originariamente paese autonomo, oggi inglobato nel comune di Lodi). L'edificio, a sei piani, riprende in quota il disegno del porticato continuo dei volumi contigui, ma con una struttura in acciaio e con una disposizione su due piani, interrotti al centro dal corpo scale vetrato.
Le facciate sono colorate in nove tonalità diverse, con sfumature dal mattone al rosa.

Info
  • Progetto: 1985 - 1985
  • Esecuzione: -
  • Committente: Cooperativa Il Tetto
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Gambirasio Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21417&RicProgetto=architetti SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: superfici intonacate; cemento armato a vista
  • Coperture: cemento armato, con manto in lastre di rame
  • Serramenti: in metallo
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Lo schema del grande edificio parallelo al viale che fa da fondale al complesso, invece, riprende alcuni elementi semplificati propri dei "crescent" inglesi, ma anche si richiama al motivo caratteristico di un edificio storico nel nucleo antico del quartiere (originariamente paese autonomo, oggi inglobato nel comune di Lodi). L'edificio, a sei piani, riprende in quota il disegno del porticato continuo dei volumi contigui, ma con una struttura in acciaio e con una disposizione su due piani, interrotti al centro dal corpo scale vetrato.
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Poche sono le preesistenze: il cimitero, l'impianto assiale di una chiesa e una villa, tutti elementi che il progetto di Gambirasio tiene in considerazione per contestualizzare il nuovo impianto.
Giuseppe Gambirasio è uno dei più importanti interpreti in ambito bergamasco della stagione del dopoguerra. Il suo approccio progettuale è di ricerca sull'architettura in quanto sperimentazione a tutto campo (dettagli, tecnologie innovative, procedimenti costruttivi, messa in opera), legata ad una consolidata sapienza costruttiva.
Il lavoro di Gambirasio dimostra inoltre la sua convinta adesione al progetto collettivo e l'interesse, aperto e pieno di disponibilità, per l'opera degli altri.
Dal 1957 svolge attività professionale in Italia e all'estero, con esperienze di progettazione alle varie scale di intervento, sia nel nuovo che sul patrimonio costruito. Pofessore Ordinario di Progettazione Architettonica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, è relatore di comunicazioni e conferenze su temi disciplinari e autore e curatore di numerosi saggi e pubblicazioni. [da: www.muratoria.com/Studio.aspx]
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 58
  • Particella: 120,

Note

Il programma funzionale è la costruzione nel 1985 di 58 case a schiera per la Cooperativa "Il Tetto", introducendo un brano di "ordine" in una zona ex-rurale urbanizzata in maniera casuale, alla periferia di Lodi Poche sono le preesistenze: il cimitero, l'impianto assiale di una chiesa e una villa, tutti elementi che il progetto di Gambirasio tiene in considerazione per contestualizzare il nuovo impianto. Giuseppe Gambirasio è uno dei più importanti interpreti in ambito bergamasco della stagione del dopoguerra. Il suo approccio progettuale è di ricerca sull'architettura in quanto sperimentazione a tutto campo (dettagli, tecnologie innovative, procedimenti costruttivi, messa in opera), legata ad una consolidata sapienza costruttiva. Il lavoro di Gambirasio dimostra inoltre la sua convinta adesione al progetto collettivo e l'interesse, aperto e pieno di disponibilità, per l'opera degli altri. Dal 1957 svolge attività professionale in Italia e all'estero, con esperienze di progettazione alle varie scale di intervento, sia nel nuovo che sul patrimonio costruito. Pofessore Ordinario di Progettazione Architettonica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, è relatore di comunicazioni e conferenze su temi disciplinari e autore e curatore di numerosi saggi e pubblicazioni. [da: www.muratoria.com/Studio.aspx]

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Irace F. 1986 Abitare n. 250 - Case a schiera a Lodi Milano pp. 222-225 No
2008 1978-2008. Cooperativa Il Tetto Lodi pp. 142-147 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista aerea Vista aerea
Vista esterna Vista esterna Cristina Fiorentini - 2013
Vista esterna Vista esterna Cristina Fiorentini - 2013
Vista esterna Vista esterna Cristina Fiorentini - 2013
Vista esterna Vista esterna Cristina Fiorentini - 2013

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 01/03/2024