Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA E

Scheda Opera

  • Vista esterna - 2011
  • Comune: Mornico al Serio
  • Denominazione: CASA E
  • Indirizzo: Via Trento N. 338
  • Data: 1973 - 1975
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Teresa Arslan, Pierfrancesco Ginoulhiac
Descrizione

La casa sorge ai margini del comune di Mornico al Serio, su un lotto rivolto alla campagna.
Si sviluppa su tre livelli fuori terra, che sono raccolti in volumi la cui complessa articolazione spaziale - assemblaggio di involucri scatolari autoportanti in cemento armato, con uno spessore che va da otto a dieci centimetri - dipende esclusivamente dalle funzioni interne.
Sul fronte sud, il blocco edilizio è chiuso da una falda inclinata che lo aggancia al terreno, coperta da lastroni rettangolari in cemento, su cui poggiano alti lucernai piramidali e camini. All'angolo nord-ovest è collocato un volume cilindrico che ospita una scala a chiocciola, di raccordo tra la terrazza del primo piano e il giardino, e che vuole rimandare all'immagine dei masti dei vicini castelli di Malpaga e Cavernago, visibili sul fondale prospettico della campagna circostante.
Un'altra scala a chiocciola - il cui volume emerge dal tetto - è posta in posizione baricentrica rispetto allo sviluppo planimetrico della villa, dotata di un vasto ambiente giorno a doppia altezza (a livello del terreno), su cui affaccia la galleria di accesso alle camere da letto che sono ricavate al piano superiore.

Info
  • Progetto: 1973 - 1973
  • Esecuzione: 1974 - 1975
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Teresa Arslan Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://casva.milanocastello.it/it/content/ginoulhiac-arslan SI
Teresa Arslan Direzione lavori Esecuzione NO
Franco Brignoli Progetto strutturale Progetto NO
Impresa Edilserio Direzione lavori Esecuzione NO
Pierfrancesco Ginoulhiac Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://casva.milanocastello.it/it/content/ginoulhiac-arslan SI
Pierfrancesco Ginoulhiac Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: scatole autoportanti in cemento armato, di spessore compreso tra 8 e 10 cm
  • Materiale di facciata: cemento armato a vista
  • Coperture: a falda, con manto in lastroni rettangolari di cemento
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Si sviluppa su tre livelli fuori terra, che sono raccolti in volumi la cui complessa articolazione spaziale - assemblaggio di involucri scatolari autoportanti in cemento armato, con uno spessore che va da otto a dieci centimetri - dipende esclusivamente dalle funzioni interne.
Sul fronte sud, il blocco edilizio è chiuso da una falda inclinata che lo aggancia al terreno, coperta da lastroni rettangolari in cemento, su cui poggiano alti lucernai piramidali e camini. All'angolo nord-ovest è collocato un volume cilindrico che ospita una scala a chiocciola, di raccordo tra la terrazza del primo piano e il giardino, e che vuole rimandare all'immagine dei masti dei vicini castelli di Malpaga e Cavernago, visibili sul fondale prospettico della campagna circostante.
Un'altra scala a chiocciola - il cui volume emerge dal tetto - è posta in posizione baricentrica rispetto allo sviluppo planimetrico della villa, dotata di un vasto ambiente giorno a doppia altezza (a livello del terreno), su cui affaccia la galleria di accesso alle camere da letto che sono ricavate al piano superiore.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 904
  • Particella: 1225

Note

Il lotto su cui è costruita la villa gode di una vista privilegiata su due delle più importanti costruzioni fortificate bergamasche: il castello di Cavernago e la rocca di Malpaga, costruite nello stesso comune e a poche centinaia di metri l'una dall'altra. La rocca - in origine proprietà del Comune di Bergamo - fu acquistata nel 1456 da Bartolomeo Colleoni, che la trasformò in una vera e propria fortezza, a lungo inespugnata e riccamente affrescata da alcuni dei più importanti pittori dell'epoca di cui la famiglia Colleoni divenne mecenate.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cerruti M. 1979 Ancora esempi bergamaschi del Ginoulhiac L'Architettura. Cronache e storia n. 286-287 460-475 No
Bertelli Guya, Brambilla Manuela, Invernizzi Matteo 1994 Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990 Alcon Edizioni Bergamo 158-159 Si
Spagnolo Roberto 2003 Architettura a Bergamo negli anni '70: teorie e pratica, in Rodeschini Galati M. Cristina (a cura di), Arte a Bergamo 1970-1981 Bergamo 91-119 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Studio Ginoulhiac Pierfrancesco Ginoulhiac Archivio privato, Bergamo

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna - 2011 Vista esterna - 2011

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 11/03/2024