Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINIO DI ABITAZIONE IN VIALE RIMEMBRANZE 38

Scheda Opera

  • Vista esterna
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  • Vista esterna
  • Vista esterna - 2015
  • Comune: Lodi
  • Denominazione: CONDOMINIO DI ABITAZIONE IN VIALE RIMEMBRANZE 38
  • Indirizzo: Viale Rimembranze N. 38
  • Data: 1962 -
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Pietro Grignani
Descrizione

Il condominio di viale delle Rimembranze, segnalato nell'ambito di una recente ricerca sul Novecento Lodigiano, si compone di tre edifici a blocco di cinque piani fuori terra, organizzati in forma di corte a "U" aperta sul fronte stradale. La cortina edilizia lungo la via risulta tuttavia leggibile per la presenza delle testate dei due corpi a questa ortogonali e per la recinzione a bacchette distanziate, che lascia in vista il giardino condominiale, ricco di alberi ormai alquanto rigogliosi e ornato da una fontana, aiuole e percorsi lastricati. L'edificio parallelo alla strada, sul fondo del lotto, crea una barriera verso la ferrovia.
I corpi edilizi sono accuratamente lavorati: le testate su strada sono alleggerite al piano terra dalle vetrine dei negozi e, all'ultimo piano, da altane (une delle quali è stata tamponata per la verità) protette da un breve sporto di tetto. La superficie delle facciate, in klinker rosso mattone, è animata da una fitta sequenza di leggeri balconi. I vani delle scale sono evidenziati da pareti di vetrocemento il cui modulo dimensionale è in sintonia con quello delle piastrelle di klinker. Nella porzione centrale, infine, la facciata è movimentata da bovindi poco rilevati e delimitati da nervature verticali anch'esse in klinker, che evocano un'estetica decorativa di sapore novecentista, ma riproposta con grande misura e aperta alle novità di una componentistica edilizia ormai entrata in fase industriale.

Info
  • Progetto: 1962 - 1962
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione, negozio
  • Destinazione attuale: abitazione, negozio
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pietro Grignani Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: piastrelle in klinker; intonaco; vetrocemento
  • Coperture: a falde, con manto in tegole di laterizio
  • Serramenti: in legno, parapetti in ferro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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I corpi edilizi sono accuratamente lavorati: le testate su strada sono alleggerite al piano terra dalle vetrine dei negozi e, all'ultimo piano, da altane (une delle quali è stata tamponata per la verità) protette da un breve sporto di tetto. La superficie delle facciate, in klinker rosso mattone, è animata da una fitta sequenza di leggeri balconi. I vani delle scale sono evidenziati da pareti di vetrocemento il cui modulo dimensionale è in sintonia con quello delle piastrelle di klinker. Nella porzione centrale, infine, la facciata è movimentata da bovindi poco rilevati e delimitati da nervature verticali anch'esse in klinker, che evocano un'estetica decorativa di sapore novecentista, ma riproposta con grande misura e aperta alle novità di una componentistica edilizia ormai entrata in fase industriale.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 61
  • Particella: 294-2

Note

Pietro Grignani (1906-1988), ingegnere, fu collaboratore e amico di Giovanni Muzio, al cui mondo estetico sembra appartenere ancora questa opera. Lodi e il lodigiano furono i luoghi del suo impegno professionale e sociale a partire dagli anni '30 e nel dopoguerra della Ricostruzione (quando fu anche assessore comunale, 1951-57). Realizza numerose opere pubbliche; tra le più significative, oltre a questa, l'Istituto Lodigiano Scuole Professionali (1939), la colonia Elioterapica di Boffalora d'Adda (1941), la sede della Croce Rossa Italiana, la Scuola "Francesca Cabrini'(1952). Per la committenza privata è da ricordare il progetto di Villa Bianchi (1933), opera razionalista declinata in caratteri raffinati, precocemente abbandonata e fatta oggetto nel 2014 di una petizione per il suo recupero in quanto opera significativa per la cultura storico-architettonica della città.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cerri M. 2006 Il Lodigiano nel Novecento. La cultura. (a cura di Ercole Ongaro) Milano p.238 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Maria Beatrice Servi - 2015
Vista esterna Vista esterna Maria Beatrice Servi - 2015
Vista esterna Vista esterna Maria Beatrice Servi - 2015
Vista esterna - 2015 Vista esterna - 2015

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 23/01/2025