Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

Condominio in via Toscana 6

Scheda Opera

  • Vista - Introini, Marco - 2015
  • Comune: Monza
  • Denominazione: Condominio in via Toscana 6
  • Indirizzo: Via Toscana 6
  • Data: 1957 - 1959
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Cooperativa G. Barlassina, Fredi Drugman
Descrizione

Il condominio di via Toscana è un'opera realizzata per conto dell'INA-Casa, che incarica Drugman di progettare un complesso per sedici alloggi, di cui dodici trilocali con servizi e quattro quadrilocali, realizzato dalla cooperativa edilizia "G. Barlassina".
Gli appartamenti sono distribuiti su quattro piani fuori terra e un livello scantinato, distribuiti da due vani scala accessibili da un portico che svuota la porzione centrale del primo livello e che è immaginato anche come luogo per il gioco, al coperto, dei ragazzi. Dal portico si accede agli impianti di risalita, segnalati da cuspidi a tutta altezza che emergono sul fronte principale (esposto a sud) e sulla copertura.
Ciascun appartamento è servito da logge e balconi posizionati lungo la facciata meridionale. Concepiti come aree pranzo all'aperto, questi terrazzi sono accessibili sia dai soggiorni, sia dalle cucine, che sono dotate di anche di una particolare apertura grigliata - chiusa da un anta vetrata interna - che assicura una buona areazione naturale anche in estate.
A nord si rivolgono le camere da letto e i servizi, che nel loro insieme generano un prospetto posteriore molto sobrio.
Le velleità espressive sono demandate esclusivamente all'uso di varie trame in mattoni, che non svolgono il ruolo di semplice rivestimento ma che hanno funzione portante nelle ali esterne dell'edificio. La spina centrale del complesso è, invece, retta da una struttura a travi e pilastri in cemento armato. La scelta è giustificata, secondo le parole di Drugman riportate nella relazione di progetto, "dall'intendimento di portare il paramento di laterizio all'esterno non come un rivestimento, ma sulla base di una precisa motivazione di indole costruttiva. Il ruolo di alludere, più che denunciare, le murature portanti resta affidato alle piattabande sopra le finestre e ai cordoli marcapiano realizzati in mattoni di fascia sulla correa" (citato in Brenna e Camponogara, 2002, p. 53).

Info
  • Progetto: 1957 - 1959
  • Esecuzione: 1957 - 1959
  • Committente: INA-Casa
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: destinazione originaria
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Fredi Drugman Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21180&RicFrmRicSemplice=Drugman%20Fredi&RicVM=ricercasemplice&RicSez=produttori SI
Cooperativa G. Barlassina Direzione lavori Esecuzione SI
  • Strutture: miste in cemento armato e mattoni portanti
  • Materiale di facciata: mattoni a vista
  • Coperture: a falde inclinate, con manto in tegole marsigliesi
  • Serramenti: in legno verniciato, con avvolgibili
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Gli appartamenti sono distribuiti su quattro piani fuori terra e un livello scantinato, distribuiti da due vani scala accessibili da un portico che svuota la porzione centrale del primo livello e che è immaginato anche come luogo per il gioco, al coperto, dei ragazzi. Dal portico si accede agli impianti di risalita, segnalati da cuspidi a tutta altezza che emergono sul fronte principale (esposto a sud) e sulla copertura.
Ciascun appartamento è servito da logge e balconi posizionati lungo la facciata meridionale. Concepiti come aree pranzo all'aperto, questi terrazzi sono accessibili sia dai soggiorni, sia dalle cucine, che sono dotate di anche di una particolare apertura grigliata - chiusa da un anta vetrata interna - che assicura una buona areazione naturale anche in estate.
A nord si rivolgono le camere da letto e i servizi, che nel loro insieme generano un prospetto posteriore molto sobrio.
Le velleità espressive sono demandate esclusivamente all'uso di varie trame in mattoni, che non svolgono il ruolo di semplice rivestimento ma che hanno funzione portante nelle ali esterne dell'edificio. La spina centrale del complesso è, invece, retta da una struttura a travi e pilastri in cemento armato. La scelta è giustificata, secondo le parole di Drugman riportate nella relazione di progetto, "dall'intendimento di portare il paramento di laterizio all'esterno non come un rivestimento, ma sulla base di una precisa motivazione di indole costruttiva. Il ruolo di alludere, più che denunciare, le murature portanti resta affidato alle piattabande sopra le finestre e ai cordoli marcapiano realizzati in mattoni di fascia sulla correa" (citato in Brenna e Camponogara, 2002, p. 53).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 95
  • Particella: 61

Note

La ricerca di Drugman si esplica attraverso un'intensa attività didattica e di studio, unita all'esercizio della professione orientata a rivendicare il ruolo sociale e politico dell'architettura e del disegno della città. Data la premessa, nella sua produzione si rintracciano moltissime esperienze nel campo dell'housing sociale e Drugman risulta iscritto, per oltre un decennio (dal 1952 al 1963), all'Albo dei progettisti dell'INA-Casa. Dal 1964 è presente anche nell'Albo nazionale degli architetti abilitati all'attuazione del piano decennale per la costruzione delle case GESCAL.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1961 Casabella-Continuità - Le prime esperienze cooperativistiche dell'Ina/casa della provincia di Milano Milano n. 257, novembre No
1969 Controspazio - In attesa della città dei servizi Bari n. 4-5, settembre-ottobre No
1984 AU. Arredo Urbano - Neologismi venti anni dopo Roma n. 9-10, ottobre-aprile No
1991 L'architettura. Cronache e storia - Un filone programmatico dell'architettura milanese n. 427, maggio No
2002 AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi - Fredi Drugman: Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Muggiò Milano n. 10, ottobre, pp. 52-55 Si
2006 Notiziario del Collegio di Monza degli Architetti e Ingegneri - Architettura contemporanea a Monza settembre, pp. 18-19 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista - Introini, Marco - 2015 Vista - Introini, Marco - 2015

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
CASVA Milano - Fredi Drugman Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani – DAStU
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 01/03/2024