Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO CULTURALE SVIZZERO

Scheda Opera

  • Il complesso visto da piazza Cavour
  • Il complesso visto dalla corte interna
  • Vista da via Palestro
  • Vista da via del Vecchio Politecnico
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CENTRO CULTURALE SVIZZERO
  • Indirizzo: Via Palestro N. 2
  • Data: 1947 - 1952
  • Tipologia: Edifici per la promozione culturale
  • Autori principali: Armin Meili
Descrizione

Il complesso è composto da due diversi edifici: un blocco basso, che segue l'andamento stradale verso piazza Cavour e via Palestro, e una torre di ventuno piani isolata in una corte privata rivolta verso via del Vecchio Politecnico, accessibile da una strada interna.
L'edificio basso si sviluppa su cinque piani fuori terra e due interrati, occupati da servizi comuni come la sala caldaie, la centrale idrica ed elettrica. Il primo e secondo livello erano destinati a uffici di rappresentanza delle attività commerciali svizzere a Milano, mentre gli ultimi due erano la sede del Club della Società Svizzera, utilizzata per feste, rappresentazioni e concerti che accoglievano fino a seicento persone in una sala a doppia altezza, collegata a una biblioteca con sala lettura, a sale da gioco e per il biliardo, agli spazi per l'amministrazione e alla terrazza. Il soffitto della sala delle feste era realizzato in lastre di pavatex forate, su cui era dipinto un motivo folkloristico opera del designer zurighese Noldi Soland, mentre i pavimenti erano in marmo e parquet.
Nell'edificio alto, i livelli compresi tra il secondo e il diciottesimo erano destinati ad uffici, organizzati intorno a un percorso di distribuzione centrale in sei unità per piano, con pavimenti in gomma. Sfruttando la conformazione strutturale della torre, realizzata con pareti piene in cemento armato per i fronti minori che funzionano da rigida ossatura e che dunque sono completamente ciechi, questi locali sono serviti da impianti tecnici centralizzati e da due vani scala-ascensore, collocati agli angoli esterni dell'edificio. Gli ultimi tre livelli erano invece la sede di un ristorante, con terrazza panoramica pavimentata con un mosaico in cubetti di pietra multicolore dello scultore Alberto Salvioni. Il mosaico riprende i motivi di un'analoga opera realizzata, sempre da Salvioni, nella corte su cui insiste la torre, sotto cui è stata ricavata un'autorimessa per trenta veicoli.
In facciata, sia il ristorante della torre sia la sede del Club della Società Svizzera sono facilmente individuabili grazie all'inserimento di fasce continue di serramenti a doppia altezza, con montanti in alluminio anodizzato e due lastre di vetro con interposta camera d'aria. Le facciate sono invece rivestite in listelli di marmo di Carrara, sopra uno zoccolo in granito nero che corre lungo tutto il basamento.
Particolare attenzione era dedicata alla tecnologia del complesso, con la realizzazione di innovativi impianti di riscaldamento a pannelli che adottavano il sistema Sulzer-Cristal, distribuzione pneumatica della posta e sistemi di riciclo e purificazione dell'acqua piovana.

Info
  • Progetto: 1947 - 1948
  • Esecuzione: 1949 - 1952
  • Committente: Società Svizzera di Milano
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ditta Gadola Impresa esecutrice Esecuzione NO
Studio Locatelli e Weisz Progetto strutturale Progetto NO
Armin Meili Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/006509/2015-06-19/ SI
Giovanni Romano Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato; solai misti in laterizio e cemento armato
  • Materiale di facciata: listelli in marmo di Carrara bianco; granito nero (basamento)
  • Coperture: piana in rame; piana con pavimento in quarzite per le terrazze
  • Serramenti: in alluminio anodizzato, con doppio vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Nell'edificio alto, i livelli compresi tra il secondo e il diciottesimo erano destinati ad uffici, organizzati intorno a un percorso di distribuzione centrale in sei unità per piano, con pavimenti in gomma. Sfruttando la conformazione strutturale della torre, realizzata con pareti piene in cemento armato per i fronti minori che funzionano da rigida ossatura e che dunque sono completamente ciechi, questi locali sono serviti da impianti tecnici centralizzati e da due vani scala-ascensore, collocati agli angoli esterni dell'edificio. Gli ultimi tre livelli erano invece la sede di un ristorante, con terrazza panoramica pavimentata con un mosaico in cubetti di pietra multicolore dello scultore Alberto Salvioni. Il mosaico riprende i motivi di un'analoga opera realizzata, sempre da Salvioni, nella corte su cui insiste la torre, sotto cui è stata ricavata un'autorimessa per trenta veicoli.
In facciata, sia il ristorante della torre sia la sede del Club della Società Svizzera sono facilmente individuabili grazie all'inserimento di fasce continue di serramenti a doppia altezza, con montanti in alluminio anodizzato e due lastre di vetro con interposta camera d'aria. Le facciate sono invece rivestite in listelli di marmo di Carrara, sopra uno zoccolo in granito nero che corre lungo tutto il basamento.
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I locali del Club della Società Svizzera sono stati interamente ristrutturati, adeguandone gli impianti che sono stati rifatti anche per il resto del complesso tra il 1999 e il 2002. Il ristorante all'ultimo piano della torre e il bar al piano terreno sono stati sostituiti da altre attività; i serramenti originali completamente rimossi.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 351
  • Particella: 29
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Torre, ultimo piano, terrazza; corte interna Mosaico Salvioni Alberto
Sala delle feste, soffitto Decorazioni pittoriche Soland Noldi


Note

Il complesso fu progettato in sostituzione della sede della Società Svizzera in via dei Disciplini (distrutta durante la guerra) e venne finanziato con fondi della Confederazione Elvetica. Il primo progetto risale al 1947, anno in cui la Società Svizzera bandì un concorso a inviti al quale parteciparono sia Meili, sia Romano. Fu tuttavia sottoposto a varie revisioni, che incontrarono il parere favorevole della Commissione Edilizia del Comune di Milano, presieduta da Mario Venanzi, solo nel 1949. I locali del Club della Società Svizzera sono stati interamente ristrutturati, adeguandone gli impianti che sono stati rifatti anche per il resto del complesso tra il 1999 e il 2002. Il ristorante all'ultimo piano della torre e il bar al piano terreno sono stati sostituiti da altre attività; i serramenti originali completamente rimossi.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1952 Architettura Cantiere n. 1 No
1952 Centro Svizzero, piazza Cavour, Milano Cahiers du Centre Scientifique et technique du Bâtiment n. 16 10 Si
1953 Centre Suisse à Milan, 1953 Tecniques & architecture n. 1-2 62-67 Si
1953 Vitrum n. 41 2-12 No
Nester Paolo 1954 Neues bauen in Italien Callwey München 138 No
Bottoni Piero 1954 Antologia di edifici moderni in Milano. Guida Editoriale Domus Milano 105-110 No
Veronesi Giulia 1959 L'architettura dei grattacieli a Milano Comunità n. 74 78-91 No
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 43 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 311 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 235 No
Gimmi Karin, Burckhardt Michael 2001 La costruzione del Centro Svizzero. Una mostra in quattro capitoli su quattro piani Centro culturale svizzero Milano Si
Neri Gabriele 2015 Il Centro Svizzero di Milano dopo Armin Meili Archi n. 4 68-74 Si
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 97 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 135 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Giorgio Casali Giorgio Casali Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il complesso visto da piazza Cavour Il complesso visto da piazza Cavour Marco Introini - 2015
Il complesso visto dalla corte interna Il complesso visto dalla corte interna Marco Introini - 2015
Vista da via Palestro Vista da via Palestro Marco Introini - 2015
Vista da via del Vecchio Politecnico Vista da via del Vecchio Politecnico Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022