Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINIO IN VIA SANT'ANTONIO MARIA ZACCARIA 3

Scheda Opera

  • Il fronte principale, rivolto a via Sant'Antonio Maria Zaccaria
  • Dettaglio della facciata principale
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CONDOMINIO IN VIA SANT'ANTONIO MARIA ZACCARIA 3
  • Indirizzo: Via Sant'Antonio Maria Zaccaria N. 3
  • Data: 1951 - 1951
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Luigi Ghò
Descrizione

Il condominio è un piccolo blocco inserito in una cortina stradale, destinato ad accogliere uffici (collocati nei primi due livelli fuori terra) e alloggi.
Il fronte principale, rivolto a via Sant'Antonio Maria Zaccaria, è scandito verticalmente in due elementi distinti: il pieno della facciata rivestita in tessere ceramiche, disposte a formare un mosaico policromo ondulato, e il vuoto determinato dalla presenza di lunghi balconi in aggetto sulla strada. Entrambi poggiano su un basamento da cui emergono i pilastri portanti rivestiti in marmo verde, dietro cui si apre l'elemento di maggiore interesse del condominio: un luminoso atrio, frutto della collaborazione tra Ghò, Lucio Fontana e Fausto Melotti. Dominato dalla presenza di una scala elicoidale che conduce alla quota ammezzata degli ascensori e della portineria, l'atrio è infatti arricchito dalla presenza di un'opera di tre tubi al neon che s'intersecano a diverse altezze - disegnata da Fontana - e da formelle in ceramica gialla di Melotti, che rivestono interamente la struttura del mezzanino.
Alle cromie introdotte dai due artisti fanno da sfondo il marmo bianco, utilizzato per il pavimento e le pareti del piano terra, e quello rosso di Collemandina, che riveste la scala e il pavimento del piano rialzato.
L'atrio interamente vetrato è, poi, un locale passante aperto sul giardino condominiale posto sul fondo del lotto ed è per questo stato concepito come “luogo della reale continuità d'ambientazione e di visuale“ tra interno ed esterno (G. Ponti1953), grazie anche alla scelta di collocarvi fioriere a pavimento.

Info
  • Progetto: 1951 - 1951
  • Esecuzione: 1951 - 1951
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Ghò Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.archiviogigigho.com/luigi_gho.html SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: mosaico policromo con disegno a onde (facciata piena); marmo bianco (pareti dietro i balconi)
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: in alluminio anticorodal
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 2332
    [codice] => MI133
    [denominazione] => CONDOMINIO IN VIA SANT'ANTONIO MARIA ZACCARIA 3
    [regione] => Lombardia
    [provincia] => Milano
    [comune] => Milano
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via Sant'Antonio Maria Zaccaria N. 3
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 26
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1951
    [anno_fine_progetto] => 1951
    [anno_inizio_esecuzione] => 1951
    [anno_fine_esecuzione] => 1951
    [classificazione] => architettura per la residenza, il terziario e i servizi
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => Il condominio è un piccolo blocco inserito in una cortina stradale, destinato ad accogliere uffici (collocati nei primi due livelli fuori terra) e alloggi.
Il fronte principale, rivolto a via Sant'Antonio Maria Zaccaria, è scandito verticalmente in due elementi distinti: il pieno della facciata rivestita in tessere ceramiche, disposte a formare un mosaico policromo ondulato, e il vuoto determinato dalla presenza di lunghi balconi in aggetto sulla strada. Entrambi poggiano su un basamento da cui emergono i pilastri portanti rivestiti in marmo verde, dietro cui si apre l'elemento di maggiore interesse del condominio: un luminoso atrio, frutto della collaborazione tra Ghò, Lucio Fontana e Fausto Melotti. Dominato dalla presenza di una scala elicoidale che conduce alla quota ammezzata degli ascensori e della portineria, l'atrio è infatti arricchito dalla presenza di un'opera di tre tubi al neon che s'intersecano a diverse altezze - disegnata da Fontana - e da formelle in ceramica gialla di Melotti, che rivestono interamente la struttura del mezzanino.
Alle cromie introdotte dai due artisti fanno da sfondo il marmo bianco, utilizzato per il pavimento e le pareti del piano terra, e quello rosso di Collemandina, che riveste la scala e il pavimento del piano rialzato. 
L'atrio interamente vetrato è, poi, un locale passante aperto sul giardino condominiale posto sul fondo del lotto ed è per questo stato concepito come “luogo della reale continuità d'ambientazione e di visuale“ tra interno ed esterno (G. Ponti1953), grazie anche alla scelta di collocarvi fioriere a pavimento.
    [committente] => 
    [foglio_catastale] => 439
    [particella] => 18
    [strutture] => travi e pilastri in cemento armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => mosaico policromo con disegno a onde (facciata piena); marmo bianco (pareti dietro i balconi)
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => piana non praticabile
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => in alluminio anticorodal
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => 
    [destinazione_attuale] => 
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => La particolare attenzione nell'uso del marmo per i rivestimenti interni ha contribuito a far vincere all'edificio di Ghò il secondo premio, ex-aequo con lo scultore Rui, al Concorso Premio Marmi del 1951. In particolare, sono da notare la continuità delle giaciture della venatura lungo le pareti dell'atrio e l'effetto di estrema luminosità ottenuto a livello del vestibolo degli ascensori, il cui trattamento a specchio contribuisce a ingrandire visivamente l'ambiente, che riflette la luce proveniente dal giardino. 
Anche i servizi igienici degli alloggi erano interamente rivestiti in lastre di marmo bianco, che in gran parte è stato rimosso durante interventi di modernizzazione degli impianti.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.461064
    [longitude] => 9.199098
    [score] => 2
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2025-01-24 08:47:41
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Edifici polifunzionali
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Luigi Ghò
    [id_regione] => 2
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 439
  • Particella: 18
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Atrio Scultura Astratto Fontana Lucio tubi al neon Mediocre
Mezzanino, pareti dell'atrio Mosaico Astratto Melotti Fausto Ceramica


Note

La particolare attenzione nell'uso del marmo per i rivestimenti interni ha contribuito a far vincere all'edificio di Ghò il secondo premio, ex-aequo con lo scultore Rui, al Concorso Premio Marmi del 1951. In particolare, sono da notare la continuità delle giaciture della venatura lungo le pareti dell'atrio e l'effetto di estrema luminosità ottenuto a livello del vestibolo degli ascensori, il cui trattamento a specchio contribuisce a ingrandire visivamente l'ambiente, che riflette la luce proveniente dal giardino. Anche i servizi igienici degli alloggi erano interamente rivestiti in lastre di marmo bianco, che in gran parte è stato rimosso durante interventi di modernizzazione degli impianti.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1953 Il marmo bianco nella scultura e nelle costruzioni moderne Domus n. 289 73-80 No
Ponti Gio 1953 Il marmo è colore Domus n. 285 59-52 Si
1953 Edilizia moderna n. 51 No
Gualdoni Flaminio, Campiglio Paolo (a cura di) 1996 Lucio Fontana e Milano Electa Milano No
Ventura Jolanda (a cura di) 1997 Gigi Ghò. Progetti e architetture Grafica Bierre Missaglia 22-29 Si
Campiglio Paolo 1999 Itinerari di Lucio Fontana a Milano e dintorni Charta Milano No
Kolbitz Karl (a cura di) 2017 Entryways of Milan / Ingressi di Milano Taschen Berlin 256-259 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Gigi Ghò Gigi Ghò Fondo privato, Milano Edificio per abitazioni (1951), via Sant'Antonio Maria Zaccaria 3, ​Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il fronte principale, rivolto a via Sant'Antonio Maria Zaccaria Il fronte principale, rivolto a via Sant'Antonio Maria Zaccaria Marco Introini - 2015
Dettaglio della facciata principale Dettaglio della facciata principale Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Edificio per abitazioni (1951), via Sant'Antonio Maria Zaccaria 3, ​Milano Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2022