Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA D'ABITAZIONE IN VIA CALCO 2

Scheda Opera

  • Il fronte verso viale Papiniano
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Edificio per abitazioni, via Calco, viale Papiniano, Milano. Vista d'angolo. Scansione di stampa fotografica b/n. Fotografia con didascalia, impaginata
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CASA D'ABITAZIONE IN VIA CALCO 2
  • Indirizzo: Via Tristano Calco N. 2
  • Data: 1954 - 1956
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Monti GPA, Enrico Freyrie
Descrizione

Il complesso è composto da due diversi volumi, collegati da un gruppo comune di scale ed ascensori: il primo edificio è affacciato lungo viale Papiniano; il secondo s'innesta perpendicolarmente a questo, con affaccio principale su via Calco. In fondo al giardino è poi collocato un terzo, piccolo blocco destinato ad uffici e autorimessa seminterrata.
Verso viale Papiniano il condominio raggiunge gli otto piani fuori terra (di cui il livello inferiore destinato a negozi), mentre verso via Calco si ferma a sette. In tutta la casa la struttura portante è costituita da una serrata maglia di portali in cemento armato, con interasse costante di sette metri, che consente ai progettisti di realizzare in facciata balconate continue in aggetto. Su questo sistema s'innestano frangisole e divisori in ferro e legno che si alternano a grigliati in cotto, chiaro riferimento alla tradizione costruttiva rurale, dietro cui schermare le aree di servizio degli alloggi.
Il sistema distributivo prevede l'aggregazione degli appartamenti in nuclei di due unità, di taglio medio-grande. In corrispondenza delle camere da letto e dei soggiorni, il prospetto presenta pareti in mattoni pieni a vista, dietro cui si collocano arredi fissi quali armadi e librerie. Il resto delle facciate è invece finito con cemento martellinato, scelto per esempio per le fasce verticali che solcano le facciate in corrispondenza dei vani-scala e per il coronamento della costruzione ad uffici e di quella affacciata su via Calco. Pertanto, il progetto introduce un contrasto materico tra cemento e cotto, che diventerà tratto caratteristico del linguaggio di GPA Monti negli anni Sessanta.
L'atrio comune ai due volumi principali è abbellito da una scultura femminile, commissionata per l'occasione all'artista catanese Gino Cosentino (1916-2005), e si affaccia direttamente su una corte condominiale particolarmente curata nel disegno di pavimentazioni e aiuole, che riprende il modello del parterre d'ispirazione francese.

Info
  • Progetto: 1954 - 1955
  • Esecuzione: 1955 - 1956
  • Committente: Società Domus Laurentia
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pietro Annoni Impresa esecutrice Esecuzione NO
Anna Bertarini Progetto architettonico Progetto NO
Enrico Freyrie Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20444 SI
Monti GPA Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=24458 SI
Giuseppe Mainoni Progetto strutturale Progetto NO
Gianemilio Monti Progetto architettonico Progetto NO
Pietro Monti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=24458 NO
  • Strutture: portali trasversali in cemento armato; solai misti in cemento armato, laterizio e ferro gettati in opera; fondazioni a plinti e continue in cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento martellinato (struttura, mensole, fianchi e testate dei terrazzi); mattoni a vista (volumi in sporgenza dal filo facciata)
  • Coperture: piana a terrazza, con manto a lastre in cemento
  • Serramenti: in legno naturale, con vernice trasparente di protezione
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Verso viale Papiniano il condominio raggiunge gli otto piani fuori terra (di cui il livello inferiore destinato a negozi), mentre verso via Calco si ferma a sette. In tutta la casa la struttura portante è costituita da una serrata maglia di portali in cemento armato, con interasse costante di sette metri, che consente ai progettisti di realizzare in facciata balconate continue in aggetto. Su questo sistema s'innestano frangisole e divisori in ferro e legno che si alternano a grigliati in cotto, chiaro riferimento alla tradizione costruttiva rurale, dietro cui schermare le aree di servizio degli alloggi. 
Il sistema distributivo prevede l'aggregazione degli appartamenti in nuclei di due unità, di taglio medio-grande. In corrispondenza delle camere da letto e dei soggiorni, il prospetto presenta pareti in mattoni pieni a vista, dietro cui si collocano arredi fissi quali armadi e librerie. Il resto delle facciate è invece finito con cemento martellinato, scelto per esempio per le fasce verticali che solcano le facciate in corrispondenza dei vani-scala e per il coronamento della costruzione ad uffici e di quella affacciata su via Calco. Pertanto, il progetto introduce un contrasto materico tra cemento e cotto, che diventerà tratto caratteristico del linguaggio di GPA Monti negli anni Sessanta. 
L'atrio comune ai due volumi principali è abbellito da una scultura femminile, commissionata per l'occasione all'artista catanese Gino Cosentino (1916-2005), e si affaccia direttamente su una corte condominiale particolarmente curata nel disegno di pavimentazioni e aiuole, che riprende il modello del parterre d'ispirazione francese.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 433
  • Particella: 54
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Atrio Scultura Cosentino Gino Mediocre


Note

Il progetto è frutto della collaborazione tra GPA Monti ed Enrico Freyrie, laureatosi a Firenze nel 1947 e particolarmente attivo nel campo della ricostruzione post-bellica, sia attraverso la stesura di numerosi piani regolatori (specialmente per il comparto territoriale dell'Alta Brianza, di cui è originario), sia con diversi esempi di pregevole architettura residenziale. Tra gli edifici più noti di Freyrie si ricordano i condomini di viale Coni Zugna (1954), di via Rubens 7 (1955) e di corso di Porta Nuova (1957, con i fratelli Latis). Molto attivo nel campo del design - e vincitore nel 1955 di un Compasso d'Oro - ha fondato anche un'azienda attiva nel settore del mobile. È stato membro dell'ADI e del MSA (1955-1958), nonché titolare della rubrica di architettura del quotidiano “Il tempo“.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gorio Federico 1957 A proposito degli architetti Monti e Gandolfi Casabella n. 217 56-59 No
Zevi Bruno 1957 Milaan de roem en de miskenning van de moderne Italiaanse architectuur Forum n. 9-10 312-313 No
Perogalli Carlo 1959 Case ad appartamenti in Italia Görlich Milano 257-260 No
Aloi Roberto 1959 Nuove architetture a Milano Hoepli Milano 309-312 No
Ponti Gio 1959 Milano oggi Milano Moderna Milano 89 No
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 17 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 315 No
Irace Fulvio 1996 Monti a Milano Abitare n. 355 214-219 No
Irace Fulvio 1996 Milano moderna. Architettura e città nell'epoca della ricostruzione Motta Milano 63; 90-93 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 280 No
Cimoli Anna Chiara 2003 Lo studio Monti GPA: una storia milanese AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi n. 11 44-47 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Monti GPA Gianemilio e Paolo Monti, Anna Bertarini Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici, Milano Edificio in via Calco, Milano
Archivio Enrico Freyre Enrico Freyre Fondo privato, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il fronte verso viale Papiniano Il fronte verso viale Papiniano Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Edificio per abitazioni, via Calco, viale Papiniano, Milano. Vista d'angolo. Scansione di stampa fotografica b/n. Fotografia con didascalia, impaginata Edificio per abitazioni, via Calco, viale Papiniano, Milano. Vista d'angolo. Scansione di stampa fotografica b/n. Fotografia con didascalia, impaginata Arno Hammacher. Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022