Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN LUCA EVANGELISTA

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista interna
  • Particolare facciata
  • Dettaglio portone d'ingresso
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CHIESA DI SAN LUCA EVANGELISTA
  • Indirizzo: Via Andrea Maria Ampère N. 75
  • Data: 1955 - 1961
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli
Descrizione

Situata nel quartiere di Città Studi, la chiesa di San Luca è un piccolo edificio a due piani posto su un podio rialzato rispetto alla strada, a cui la collega una breve scalinata. Ha una pianta rettangolare, che si rastrema verso l'altare, e l'intera costruzione si basa sulla dialettica tra struttura e parti portate: il tetto e le facciate si piegano rivelando il proprio ruolo di semplici tamponature.
Il fronte d'ingresso, protetto da un poderoso aggetto della copertura e delle pareti laterali, è leggermente inclinato verso l'interno, attorno ad un taglio vetrato che segna l'asse di simmetria del prospetto interamente rivestito da piastrelle in ceramica grigia, ora a punta di diamante e ora a faccia liscia. Sulla facciata compare anche il motivo della croce, attraverso un gruppo scultoreo in bronzo sospeso a lato del portale laterale sinistro, che dialoga con la statua del Redentore realizzata da Carlo Paganini. Gli ingressi secondari sono inquadrati da alte bussole vetrate, mentre quello principale è segnato da un portale in legno scandito da losanghe, che riprende la forma della capanna e che è delimitato da riquadri trasparenti.
Lo spazio interno è concentrato in una navata centrale con tetto a capanna e in due navatelle laterali, chiuse da un'abside di forma trapezoidale. La struttura portante è leggibile anche dall'invaso liturgico, grazie alle due file di pilastri in cemento armato a sezione variabile, lasciati a vista, che si allargano salendo verso il nodo strutturale in cui convergono anche le travi. L'intradosso delle falde, dipinto di blu, contrasta con il bianco candido delle pareti.
La luce naturale proviene da numerose finestre con vetri colorati - aperte lungo i fianchi della chiesa - e dalla fessura verticale che segna la facciata verso il sagrato, ma soprattutto dal sottile inserto di vetrocemento che, separando visivamente la superficie verticale dalla copertura a sbalzo, produce una sensazione di leggerezza simile a quella della cappella di Ronchamp, opera di Le Corbusier.
Nel seminterrato, disegnato per sfruttare al massimo le ridotte dimensioni del lotto a disposizione, si trovano aule parrocchiali, sale riunioni e spazi per attività ludiche.

Info
  • Progetto: 1955 - 1961
  • Esecuzione: 1959 - 1961
  • Committente: Curia Arcivescovile di Milano
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Fornaroli Progetto architettonico Progetto NO
Gio Ponti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 NO
Studio Ponti Fornaroli Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza SI
Alberto Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.archivioalbertorosselli.com/bio NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: piastrelle in ceramica grigia, a faccia liscia o a diamante
  • Coperture: a capanna
  • Serramenti: in metallo bianco
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il fronte d'ingresso, protetto da un poderoso aggetto della copertura e delle pareti laterali, è leggermente inclinato verso l'interno, attorno ad un taglio vetrato che segna l'asse di simmetria del prospetto interamente rivestito da piastrelle in ceramica grigia, ora a punta di diamante e ora a faccia liscia. Sulla facciata compare anche il motivo della croce, attraverso un gruppo scultoreo in bronzo sospeso a lato del portale laterale sinistro, che dialoga con la statua del Redentore realizzata da Carlo Paganini. Gli ingressi secondari sono inquadrati da alte bussole vetrate, mentre quello principale è segnato da un portale in legno scandito da losanghe, che riprende la forma della capanna e che è delimitato da riquadri trasparenti. 
Lo spazio interno è concentrato in una navata centrale con tetto a capanna e in due navatelle laterali, chiuse da un'abside di forma trapezoidale. La struttura portante è leggibile anche dall'invaso liturgico, grazie alle due file di pilastri in cemento armato a sezione variabile, lasciati a vista, che si allargano salendo verso il nodo strutturale in cui convergono anche le travi. L'intradosso delle falde, dipinto di blu, contrasta con il bianco candido delle pareti.
La luce naturale proviene da numerose finestre con vetri colorati - aperte lungo i fianchi della chiesa - e dalla fessura verticale che segna la facciata verso il sagrato, ma soprattutto dal sottile inserto di vetrocemento che, separando visivamente la superficie verticale dalla copertura a sbalzo, produce una sensazione di leggerezza simile a quella della cappella di Ronchamp, opera di Le Corbusier.
Nel seminterrato, disegnato per sfruttare al massimo le ridotte dimensioni del lotto a disposizione, si trovano aule parrocchiali, sale riunioni e spazi per attività ludiche.
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Primo edificio per il culto disegnato da Ponti a Milano, si configura come una sorta di laboratorio sperimentale per tutte le riflessioni sul tempio cattolico, concretizzatesi poi tanto nelle opere di San Francesco al Fopponino (1958-1964) e Santa Maria Annunciata all'Ospedale San Carlo (1964-1969), quanto nella concattedrale di Taranto (1965-1970).
Con la restaurazione della chiesa a seguito dell’evoluzione liturgica post Concilio, non sono più presenti gli arredi originali disegnati da Ponti, tranne i confessionali e le panche. Recentemente la chiesa ha subito lavori di manutenzione e di abbattimento delle barriere architettoniche, mentre il sagrato è stato interamente ripavimentato.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 275
  • Particella: C
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Facciata principale Scultura Cristo Redentore Paganini Carlo Bronzo


Note

La chiesa fu eretta, a partire dal 1959, per ospitare la neonata parrocchia di San Luca Evangelista, prima ospitata in un piccolo ambiente ricavato in un appartamento di via Jommelli in cui erano sistemate la cappella provvisoria - in grado di accogliere al massimo settanta persone - l'archivio e l'abitazione del sacerdote. Primo edificio per il culto disegnato da Ponti a Milano, si configura come una sorta di laboratorio sperimentale per tutte le riflessioni sul tempio cattolico, concretizzatesi poi tanto nelle opere di San Francesco al Fopponino (1958-1964) e Santa Maria Annunciata all'Ospedale San Carlo (1964-1969), quanto nella concattedrale di Taranto (1965-1970). Con la restaurazione della chiesa a seguito dell’evoluzione liturgica post Concilio, non sono più presenti gli arredi originali disegnati da Ponti, tranne i confessionali e le panche. Recentemente la chiesa ha subito lavori di manutenzione e di abbattimento delle barriere architettoniche, mentre il sagrato è stato interamente ripavimentato.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ponti Gio 1958 L'architettura moderna nelle case e nelle chiese Il Corriere della Sera 31/12/1958 No
Faccioli Arturo (a cura di) 1962 Le nuove chiese di Milano. 1950-1960 Arcivescovado, Comitato per le nuove chiese Milano No
Magini P. 1963 La nuova chiesa di San Luca Evangelista Diocesi di Milano n. 11 Si
Coccia A. 1967 La scultura nelle nuove chiese Nuove Chiese n. 1 bis No
Fiorio Maria Teresa (a cura di) 1985 Le chiese di Milano Electa Milano No
Irace Fulvio 1988 Gio Ponti. La casa all'italiana Electa Milano 198 No
Licitra Ponti Lisa 1990 Gio Ponti. L'opera Leonardo Milano No
De Carli Cecilia (a cura di) 1994 Le nuove chiese della Diocesi di Milano. 1945-1993 Vita e Pensiero Milano 158 No
Zanzottera Ferdinando 2005 San Luca Evangelista, Milano 1959-1961, in Crippa Maria Antonietta, Capponi Carlo (a cura di), Gio Ponti e l'architettura sacra. Finestre aperte sulla natura, sul mistero, su Dio Silvana editoriale Cinisello Balsamo 148 - 153 Si
Irace Fulvio 2009 Gio Ponti Motta Milano No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Gio Ponti Gio Ponti CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Chiesa di San Luca Evangelista, Milano
Gio Ponti Archives Gio Ponti Fondo privato, Milano Chiesa di San Luca Evangelista in Via Vallazze

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista interna Vista interna Marco Introini - 2015
Particolare facciata Particolare facciata Marco Introini - 2015
Dettaglio portone d'ingresso Dettaglio portone d'ingresso Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Gio Ponti official website Visualizza
Enciclopedia Treccani - Gio Ponti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti Visualizza
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 13/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022