Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA IN VIA VIGNA 1

Scheda Opera

  • La facciata rivolta a via Vigna
  • Dettaglio di una delle sporgenze che movimentano i fronti rivolti alla città
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CASA IN VIA VIGNA 1
  • Indirizzo: Via Vigna N. 1
  • Data: 1955 - 1963
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Studio BBPR
Descrizione

Il complesso di via Vigna è frutto di un lungo lavoro di progettazione intorno al tema della casa alto-borghese, condotto dai BBPR in collaborazione con lo studio milanese Passarella e Radaelli per circa otto anni.
Costruito dall'impresa Castelli S.p.A., il condominio è composto da due diversi blocchi collegati tra loro da un atrio comune e affacciati, uno, sulla strada e, l'altro, sul giardino ricavato nella profondità del lotto. Hanno caratteristiche volumetriche molto diverse: il primo presenta alla città una facciata conformata alle caratteristiche del tessuto storico circostante, di cui riprende gli allineamenti e le proporzioni; il secondo offre un andamento a gradoni, discendente verso il giardino, che riflette sull'idea delle ville urbane sovrapposte. Ciascuno degli appartamenti ospitati in questo corpo di fabbrica è, infatti, concepito come unità distinta ed indipendente, servita da ampi spazi aperti e privati - balconi e logge - lungo cui si dispongono asimmetricamente i bow-window dei soggiorni, realizzati con infissi in metallo. Su questo fronte la sequenza di logge sovrapposte poggia sul vuoto del piano terra, lasciato completamente libero e scandito solo dalla maglia strutturale dei pilastri in cemento armato anche su via Vigna, e sul pieno del primo livello che, invece, è chiuso da pareti trattate con una fascia basamentale in cemento martellinato posta a contrasto con intonaco civile beige.
Questo abbinamento materico viene riproposto anche per le facciate rivolte alla città (con il cemento martellinato usato a sottolineare le strutture portanti e l'intonaco per i tamponamenti verticali), che però presentano serramenti in legno e sono movimentate dall'inserimento di lievi sporgenze volumetriche che aggettano sulla strada.
La copertura del complesso è un sistema misto di falde inclinate, con manti in tegole che vengono utilizzate anche per mascherare lo spessore dei solai sul fronte rivolto al giardino, e terrazze praticabili su cui svetta l'alto comignolo di una canna fumaria in cemento a vista.

Info
  • Progetto: 1955 - 1963
  • Esecuzione: 1962 - 1963
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Lodovico Barbiano di Belgiojoso Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/barbiano-di-belgiojoso-lodovico_(Dizionario-Biografico)/ NO
Studio BBPR Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=19458 SI
Studio Passarella W. Radaelli A. Progetto architettonico Progetto NO
Enrico Peressutti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52883 NO
Ernesto Nathan Rogers Progetto architettonico Progetto https://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-nathan-rogers/ NO
Castelli S.p.A. Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco civile beige; cemento martellinato
  • Coperture: a falde, con manto in tegole; piana, a terrazza praticabile
  • Serramenti: in legno; in metallo (bow-windows)
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Costruito dall'impresa Castelli S.p.A., il condominio è composto da due diversi blocchi collegati tra loro da un atrio comune e affacciati, uno, sulla strada e, l'altro, sul giardino ricavato nella profondità del lotto. Hanno caratteristiche volumetriche molto diverse: il primo presenta alla città una facciata conformata alle caratteristiche del tessuto storico circostante, di cui riprende gli allineamenti e le proporzioni; il secondo offre un andamento a gradoni, discendente verso il giardino, che riflette sull'idea delle ville urbane sovrapposte. Ciascuno degli appartamenti ospitati in questo corpo di fabbrica è, infatti, concepito come unità distinta ed indipendente, servita da ampi spazi aperti e privati - balconi e logge - lungo cui si dispongono asimmetricamente i bow-window dei soggiorni, realizzati con infissi in metallo. Su questo fronte la sequenza di logge sovrapposte poggia sul vuoto del piano terra, lasciato completamente libero e scandito solo dalla maglia strutturale dei pilastri in cemento armato anche su via Vigna, e sul pieno del primo livello che, invece, è chiuso da pareti trattate con una fascia basamentale in cemento martellinato posta a contrasto con intonaco civile beige. 
Questo abbinamento materico viene riproposto anche per le facciate rivolte alla città (con il cemento martellinato usato a sottolineare le strutture portanti e l'intonaco per i tamponamenti verticali), che però presentano serramenti in legno e sono movimentate dall'inserimento di lievi sporgenze volumetriche che aggettano sulla strada.
La copertura del complesso è un sistema misto di falde inclinate, con manti in tegole che vengono utilizzate anche per mascherare lo spessore dei solai sul fronte rivolto al giardino, e terrazze praticabili su cui svetta l'alto comignolo di una canna fumaria in cemento a vista.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 383
  • Particella: 4

Note

Il tema dell'edificio a gradoni affrontato in questo progetto era già stato utilizzato dai BBPR per l'ampliamento e la ristrutturazione di Palazzo Ponti in via Biglia (1950). Il gruppo lo riproporrà in seguito anche per i complessi attestati nell'area di via Cavalieri del Santo Sepolcro (1961-1968) e lungo Corso Buenos Aires (1970), ma anche per occasioni progettuali meno note quali la Casa di via Zezio a Como (1965).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1964 Architettura italiana 1963 Edilizia moderna n. 82-83 133 No
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 18 No
Bonfanti Ezio, Porta Mario 1973 Città Museo e Architettura. Il gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970 Vallecchi Firenze A106 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 318 No
Piva Antonio (a cura di) 1982 BBPR a Milano Electa Milano 115 No
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 154; Scheda n. 97 No
Maffioletti Serena (a cura di) 1994 BBPR Zanichelli Bologna 150-151 Si
Guidarini Stefano, Molinari Luca 1997 Itinerario n. 138. Lo studio BBPR e Milano Domus n. 797 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 343 No
Brambilla Paolo, Guidarini Stefano, Molinari Luca 2013 Lo studio BBPR e Milano Solferino Milano No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio BBPR Studio BBPR Fondo privato, Milano Edificio in via Vigna, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
La facciata rivolta a via Vigna La facciata rivolta a via Vigna Marco Introini - 2011
Dettaglio di una delle sporgenze che movimentano i fronti rivolti alla città Dettaglio di una delle sporgenze che movimentano i fronti rivolti alla città Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
MAXXI Patrimonio - Studio BBPR Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022