Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MUNICIPIO DI SESTO SAN GIOVANNI

Scheda Opera

  • L'edificio visto dall'antistante piazza della Resistenza
  • Corpo presidenza, dis. 27f, pianta piano a quota +3,65, piazza municipio e ingressi. Scala 1:50, prot.4163, 25 giugno 1966. China su eliografia su lucido
  • Corpo presidenza, dis. 33f, sezione longitudinale A-A. Scala 1:50, prot. 4163, 25 giugno 1966. China su eliografia su lucido
  • Corpo uffici, dis. 2 SG2, pianta piano terreno (+0,19). Scala 1:100, prot. 4286, s.d. Eliografia su acetato
  • Corpo uffici, dis. 2 SG2, pianta piano terreno (+0,19). Scala 1:100, prot. 4286, s.d. Eliografia su acetato
  • Corpo uffici, dis. 18g SG2, prospetto sud. Scala 1:100, prot. 4286, aggiornato 30 luglio 1970. China e matita su eliografia su lucido
  • Corpo uffici, dis. 20c SG2, sezione trasversale A-A. Scala 1:100, prot. 4286, aggiornato 12 aprile 1968
  • Veduta del prospetto sud Palazzo comunale, positivo, colore
  • Veduta del prospetto sud-est Palazzo comunale, positivo, bianco e nero. Palazzo comunale di Sesto San Giovanni (Mi), 1961-71
  • Comune: Sesto San Giovanni
  • Denominazione: MUNICIPIO DI SESTO SAN GIOVANNI
  • Indirizzo: Piazza della Resistenza N. 5
  • Data: 1960 - 1971
  • Tipologia: Municipi
  • Autori principali: Piero Bottoni, Anna Praxmayer
Descrizione

La nuova sede municipale di Sesto San Giovanni è composta da due diversi corpi di fabbrica, che hanno destinazioni funzionali differenti: un basso volume poligonale ospita la sala consiliare ed è affiancato da una torre di dodici piani, la sede degli uffici tecnico-amministrativi. Entrambe le costruzioni poggiano su un podio a due livelli, che ospita un parcheggio sotterraneo e al contempo genera una piazza civica sopraelevata, su cui gli spazi pubblici si affacciano attraverso portici ritmati da colonne in cemento scanalato che, nelle intenzioni di Bottoni, avrebbero dovuto richiamare l'immagine del broletto medievale.
La sala consiliare si rapporta alla piazza attraverso un'ampia vetrata continua, in aggetto dalle facciate rivestite con un ricco mosaico di tessere in ceramica di tonalità diverse, comprese tra il bianco e il nero, tra il giallo e il rosso vivace che sono la concretizzazione della teoria sui “cromatismi architettonici“ messa a punto da Bottoni. Questo volume è coperto da un tetto a falde inclinate, staccato dal prospetto mediante l'inserimento di una fascia vetrata posta all'intradosso, lungo tutto il suo perimetro. Particolare attenzione è dedicata al progetto d'interni per la sala dell'assemblea cittadina, concepita come spazio polifunzionale dotato di pareti mobili e arredi fissi che ne consentono la trasformazione in auditorium o spazio per lo spettacolo.
La torre è invece immaginata come sovrapposizione in altezza di padiglioni indipendenti. È scandita sui fronti maggiori (leggermente inclinati tra una soletta e l'altra) da pannelli prefabbricati in cotto, bucati da aperture verticali e da una particolare tipologia di finestra orizzontale, studiata dal progettista per consentire di osservare il cielo e da lui ribattezzata con il nome di “finestra bottoniana“. All'altezza del decimo piano la sequenza è interrotta dall'introduzione di un piano vuoto, che rimanda a soluzioni progettuali già ipotizzate da Bottoni per edifici alti a diversa destinazione (la prima versione del grattacielo INA in corso Sempione, per esempio).
I fronti minori della torre sono lasciati in cemento a vista, bucato da una doppia fila di finestre rettangolari.

Info
  • Progetto: 1960 - 1963
  • Esecuzione: 1965 - 1971
  • Committente: Comune di Sesto San Giovanni
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Piero Bottoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19465 SI
Antonio Didoni Progetto architettonico Progetto NO
Anna Praxmayer Artista Progetto SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento a vista (fronti minori della torre); pannelli prefabbricati in cotto (fronti maggiori della torre); piastrelle in ceramica di vario colore (corpo della sala consiliare)
  • Coperture: a falde, con manto in pannelli di fibrocemento
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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La sala consiliare si rapporta alla piazza attraverso un'ampia vetrata continua, in aggetto dalle facciate rivestite con un ricco mosaico di tessere in ceramica di tonalità diverse, comprese tra il bianco e il nero, tra il giallo e il rosso vivace che sono la concretizzazione della teoria sui “cromatismi architettonici“ messa a punto da Bottoni. Questo volume è coperto da un tetto a falde inclinate, staccato dal prospetto mediante l'inserimento di una fascia vetrata posta all'intradosso, lungo tutto il suo perimetro. Particolare attenzione è dedicata al progetto d'interni per la sala dell'assemblea cittadina, concepita come spazio polifunzionale dotato di pareti mobili e arredi fissi che ne consentono la trasformazione in auditorium o spazio per lo spettacolo.
La torre è invece immaginata come sovrapposizione in altezza di padiglioni indipendenti. È scandita sui fronti maggiori (leggermente inclinati tra una soletta e l'altra) da pannelli prefabbricati in cotto, bucati da aperture verticali e da una particolare tipologia di finestra orizzontale, studiata dal progettista per consentire di osservare il cielo e da lui ribattezzata con il nome di “finestra bottoniana“. All'altezza del decimo piano la sequenza è interrotta dall'introduzione di un piano vuoto, che rimanda a soluzioni progettuali già ipotizzate da Bottoni per edifici alti a diversa destinazione (la prima versione del grattacielo INA in corso Sempione, per esempio). 
I fronti minori della torre sono lasciati in cemento a vista, bucato da una doppia fila di finestre rettangolari.
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Per l'edificio Bottoni elabora numerosi progetti (quello definitivo viene approvato solo nel 1963), con i quali prosegue l'opera di ridefinizione della città di Sesto San Giovanni avviata con il nuovo P.R.G. (varato nel 1962) e con la costruzione del monumento alla Resistenza (1962-1963).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 22
  • Particella: 226

Note

Il Comune di Sesto San Giovanni assegna a Bottoni l'incarico per la realizzazione della nuova sede municipale nell'estate del 1960, quando l'antica sede di villa Mylius è divenuta insufficiente, al punto che il consiglio comunale da anni è costretto a svolgere le proprie sedute in una palestra scolastica. Per l'edificio Bottoni elabora numerosi progetti (quello definitivo viene approvato solo nel 1963), con i quali prosegue l'opera di ridefinizione della città di Sesto San Giovanni avviata con il nuovo P.R.G. (varato nel 1962) e con la costruzione del monumento alla Resistenza (1962-1963).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cerruti Marisa 1967 Il Palazzo del Comune di Sesto San Giovanni L'Architettura. Cronache e Storia n. 146 497-505 Si
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 382 No
Tonon Graziella 1982 La fondazione di una città. Piero Bottoni a Sesto San Giovanni Casabella n. 476-477 24-29 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 187; Scheda n. 192 No
Consonni Giancarlo, Meneghetti Lodovico, Tonon Graziella (a cura di) 1990 Piero Bottoni. Opera completa Fabbri Milano 397-400 Si
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 166-167 No
Consonni Giancarlo, Meneghetti Lodovico, Tonon Graziella (a cura di) 2001 Piero Bottoni e Milano. Case, quartieri, paesaggi 1926-1970 La vita felice Milano No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 238-239 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Piero Bottoni Piero Bottoni Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani, Milano Municipio di Sesto San Giovanni, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L'edificio visto dall'antistante piazza della Resistenza L'edificio visto dall'antistante piazza della Resistenza Marco Introini - 2008
Corpo presidenza, dis. 27f, pianta piano a quota +3,65, piazza municipio e ingressi. Scala 1:50, prot.4163, 25 giugno 1966. China su eliografia su lucido Corpo presidenza, dis. 27f, pianta piano a quota +3,65, piazza municipio e ingressi. Scala 1:50, prot.4163, 25 giugno 1966. China su eliografia su lucido Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Corpo presidenza, dis. 33f, sezione longitudinale A-A. Scala 1:50, prot. 4163, 25 giugno 1966. China su eliografia su lucido Corpo presidenza, dis. 33f, sezione longitudinale A-A. Scala 1:50, prot. 4163, 25 giugno 1966. China su eliografia su lucido Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Corpo uffici, dis. 2 SG2, pianta piano terreno (+0,19). Scala 1:100, prot. 4286, s.d. Eliografia su acetato Corpo uffici, dis. 2 SG2, pianta piano terreno (+0,19). Scala 1:100, prot. 4286, s.d. Eliografia su acetato Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Corpo uffici, dis. 2 SG2, pianta piano terreno (+0,19). Scala 1:100, prot. 4286, s.d. Eliografia su acetato Corpo uffici, dis. 2 SG2, pianta piano terreno (+0,19). Scala 1:100, prot. 4286, s.d. Eliografia su acetato Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Corpo uffici, dis. 18g SG2, prospetto sud. Scala 1:100, prot. 4286, aggiornato 30 luglio 1970. China e matita su eliografia su lucido Corpo uffici, dis. 18g SG2, prospetto sud. Scala 1:100, prot. 4286, aggiornato 30 luglio 1970. China e matita su eliografia su lucido Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Corpo uffici, dis. 20c SG2, sezione trasversale A-A. Scala 1:100, prot. 4286, aggiornato 12 aprile 1968 Corpo uffici, dis. 20c SG2, sezione trasversale A-A. Scala 1:100, prot. 4286, aggiornato 12 aprile 1968 Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Veduta del prospetto sud Palazzo comunale, positivo, colore Veduta del prospetto sud Palazzo comunale, positivo, colore Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano
Veduta del prospetto sud-est Palazzo comunale, positivo, bianco e nero. Palazzo comunale di Sesto San Giovanni (Mi), 1961-71 Veduta del prospetto sud-est Palazzo comunale, positivo, bianco e nero. Palazzo comunale di Sesto San Giovanni (Mi), 1961-71 Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Enciclopedia Treccani - Piero Bottoni Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 11/11/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022