CASA CHINA-BINO
Scheda Opera
- Comune: Ivrea
- Località: Crist
- Denominazione: CASA CHINA-BINO
- Indirizzo: Via del Crist N. 5
- Data: 1951 - 1953
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Emilio Aventino Tarpino, Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD
Descrizione
1. Opera originaria
«Data seduta commissione edilizia: 13.04.1951; Data concessione: 16.04.1951; Abitabilità: 04.03.1953». (Ufficio Tecnico comunale di Ivrea, protocollo n. 1559)
«Casa China-Bino: 1951 / 1963; ubicazione: località Crist, via del Crist, n. 5; progettista: Emilio Aventino Tarpino / UCCD; n. 8 / tavola D / R0044363. L’edificio a due piani fuori terra presenta un andamento planimetrico articolato in più corpi di fabbrica collegati che danno origine a una composizione dinamica, accentuata dall’utilizzo di tetti a falda unica che esaltano l’espressività di una composizione basata sull’incastro di volumi bianchi semplici di chiara ispirazione razionalista. La caratteristica saliente della costruzione è costituita da una struttura frangisole collocata sulla facciata a sud che evoca atmosfere mediterranee, insolite anche per le realizzazioni dell’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD). La struttura è in calcestruzzo, le murature in laterizio sono finite a intonaco verniciato di colore bianco nella porzione superiore e rivestite in pietra locale alla base, secondo un modello compositivo ricorrente nelle realizzazioni dell’UCCD dei primi anni cinquanta». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli, Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea, Allemandi, Torino 2007, p. 68)
«L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra ed è costituito da più corpi di fabbrica, semplici volumi bianchi, collegati tra loro e coperti da tetti a falda unica. La struttura portante è in calcestruzzo, il basamento è in pietra, le superfici intonacate a calce bianca, frangisole sul lato sud dell’edificio». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, p. 175)
2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale
L’opera mantiene la destinazione d’uso originaria a residenza unifamiliare. Non presenta, all’esterno, trasformazioni che abbiano alterato i caratteri percettivi del progetto originario, a eccezione della sostituzione del manto di copertura. Originariamente in Eternit, negli anni Duemila la copertura è stata bonificata e sostituita secondo le norme della L. R. 35/95 con pannelli coibentati in lamiera coibentata grigia, compatibilmente con l’inclinazione e la conformazione originaria delle falde.
Negli anni Duemila, l’interno è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione per la realizzazione di due servizi igienici nella zona notte, a un livello sopraelevato rispetto alla zona giorno, che non ha subito modifiche di forma e funzione. La villa è in buono stato di conservazione. L’osservazione esterna rivela una continuità e una manutenzione costante e consapevole, grazie alla cura e all’attenzione da parte della attuale proprietà.
(Scheda a cura di Bianca Guiso e Monica Naretto, DAD - Politecnico di Torino)
Info
- Progetto: 1951 -
- Esecuzione: - 1953
- Tipologia Specifica: Casa unifamiliare
- Committente: Battista China-Bino
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Casa unifamiliare
- Destinazione attuale: Casa unifamiliare
Autori
- Strutture: Struttura in calcestruzzo
- Materiale di facciata: Muratura in laterizio rifinita a intonaco verniciato di bianco nella porzione superiore dell’edificio e rivestita in pietra locale nella parte inferiore
- Coperture: A tre falde con orditura in legno e manto in fibrocemento, poi sostituito
- Serramenti: Serramenti in legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Si ringrazia la famiglia China-Bino, proprietaria dell’edificio fino al 2012, per la collaborazione alle ricerche e la concessione del materiale fotografico e documentario dell’Archivio privato.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico | 2007 | Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea | Allemandi | Torino | 57, 68 | No |
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa | 2008 | Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) | Allemandi | Torino | 175 | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Case UCCD Olivetti | Visualizza |
Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo” | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il PiemonteTitolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)
Scheda redatta da Bianca Guiso e Monica Naretto
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 24/01/2025
Revisori:
Mezzino Davide 2021