Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

BIBLIOTECA COMUNALE CENTRALE

Scheda Opera

  • Scorcio del corpo di fabbrica su via della Guastalla e connessione con l'edificio storico
  • La facciata su via della Guastalla caratterizzata dalla griglia regolare e ininterrotta delle aperture quadrate
  • Dettaglio della facciata su via della Guastalla con le aperture quadrate e la superficie cieca della fascia superiore in corrispondenza della grande sala di lettura
  • Dettaglio del sistema modulare di facciata
  • Dettaglio del sistema modulare di facciata
  • La copertura con la sequenza del sistema originario dei lucernari alterato dalla presenza delle canalizzazioni degli impianti
  • L'affaccio sul giardino e la connessione tra l'edificio storico e il volume della torre libraria
  • Dettaglio della connessione con l'edificio storico attraverso la vetrata del vano scala della torre libraria
  • Interno della torre libraria con il sistema di aperture a pareti inclinate verso il giardino
  • Interno della torre libraria con le aperture modulari quadrate su via della Guastalla
  • Interno, deposito libri
  • Interno, il corpo scala di accesso alla sala di lettura verso via della Guastalla
  • Interno, dettaglio degli elementi modulari quadrati semi-prefabbricati di facciata
  • Planimetria. Supporto cartografico: Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Schizzo della facciata ricostruita su via Guastalla. Schizzo a penna biro su carta
  • Planimetria generale, scala 1:200, febbraio 1949, tav. 1. Copia eliografica piegata
  • Pianta piano terra, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 2. Copia eliografica piegata
  • Pianta primo piano, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 4. Copia eliografica piegata
  • Fronte su via Guastalla, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 7. Copia eliografica piegata
  • Fronti sul giardino e sezione A-A, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 8. Copia eliografica piegata
  • Sezione B-B, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 9. Copia eliografica piegata
  • Sezione C-C, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 10. Copia eliografica piegata
  • Particolari costruttivi, scala 1:10, 1:1, febbraio 1949, tav. 11. Copia eliografica piegata
  • Ala di corso di porta Vittoria prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino
  • Il cortile prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino
  • Contrafforti provvisori per il sostegno del fronte verso il giardino. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino
  • Lato Guastalla prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino
  • Una scala restaurata. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino
  • Interno dell'ala ricostruita. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino
  • Il corpo di fabbrica su via della Guastalla e la facciata principale dell'edificio storico
  • Lato Guastalla durante i lavori. Stampa fotografica b/n
  • L'ingresso della biblioteca dopo il restauro. Stampa fotografica b/n
  • Copertura della sala di lettura nell'ala ricostruita. Stampa fotografica b/n
  • Comune: Milano
  • Denominazione: BIBLIOTECA COMUNALE CENTRALE
  • Indirizzo: Corso di Porta Vittoria N. 6
  • Data: 1949 - 1956
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Arrigo Arrighetti
Descrizione

La Biblioteca Comunale Centrale – chiamata anche “Sormani“ dal nome dello storico palazzo in cui ha sede – è uno dei più singolari esempi di integrazione tra il nuovo e l'antico nell'architettura del dopoguerra milanese. Viene inaugurata il 10 marzo 1956, al termine dei lavori di ricostruzione e restauro della prestigiosa dimora sei-settecentesca condotti dall'architetto Arrigo Arrighetti, dirigente dell'Ufficio Progetti Edilizi all'interno dell'Ufficio Tecnico del Comune di Milano.
La necessità di trovare una nuova collocazione per la Biblioteca Comunale, la cui precedente sede al Castello Sforzesco era stata distrutta dagli incendi della guerra, trova una risposta favorevole nel restauro e nella riprogettazione funzionale del palazzo di Porta Vittoria.
Il nuovo intervento si articola attorno alla ricostruzione in forme moderne del corpo di fabbrica su via della Guastalla, totalmente distrutto dai bombardamenti del 1943, e allo sviluppo delle sue connessioni con l'edificio storico. Il volume – un corpo di forma trapezoidale che segue i due allineamenti principali di via della Guastalla e del cortile – contiene a piano terra la zona d'ingresso con gli schedari – oggi utilizzata per la lettura dei quotidiani – e al primo livello un grande magazzino per i libri. All'ultimo piano, corrispondente alla quota del piano nobile del palazzo, è situata la grande sala di lettura, illuminata dall'alto da 96 lucernari di forma circolare. A sud, nella parte conclusiva del fabbricato su via della Guastalla, è collocata la torre libraria, un volume tecnico formato da quattro livelli di scaffalature con struttura in putrelle di ferro che in origine conteneva le pubblicazioni in folio e che oggi contiene i volumi più rari; vi si accede da un vano scale con montalibri posto a cerniera tra il vecchio palazzo e il nuovo intervento, collegato al sistema principale di scale, ascensori e servizi tramite dislivelli e passaggi che raccordano le differenze di quota.
Nel prospetto su via della Guastalla è riassunta la dirompente modernità dell'intervento: una griglia regolare e ininterrotta formata da aperture quadrate – costruite sul modulo degli scaffali dei depositi interni – scandisce tutto il fronte interrompendosi solamente nella parte superiore, in corrispondenza della grande sala di lettura, dove la superficie cieca della facciata consente di foderare di libri l'intero lato verso strada. In questo disegno geometrico si evidenziano soltanto i due marcapiani delle solette del piano rialzato e del magazzino dei libri, che contribuiscono ad accentuare l'orizzontalità del prospetto. In corrispondenza della torre libraria il sistema modulare di facciata si estende per tutta l'altezza dell'edificio, mentre sul lato verso il giardino le pareti esterne si inclinano per ottenere luce indiretta attraverso lunghe feritoie che divengono elementi di caratterizzazione del fronte.
L'esibizione del reticolo razionalista di facciata in chiave espressiva nasce da esigenze funzionali: la profondità dei singoli moduli quadrati, se da una parte consente l'ingresso della luce diffusa, dall'altra impedisce ai raggi solari di entrare direttamente all'interno, alterando la conservazione dei volumi.
La facciata è realizzata con un sistema di semi-prefabbricazione, montando fuori opera tutti gli elementi verticali e incastrando in una fase successiva gli elementi orizzontali, secondo uno schema di grande semplicità costruttiva. Anche i serramenti in legno sono montati agevolmente in virtù della logica seriale di prefabbricazione studiata per il progetto.
Oltre alla parte ricostruita ex-novo, il progetto ha coinvolto il restauro degli ambienti storici del palazzo: in essi hanno trovato posto al piano terreno le sale riviste, microfilm e audiovisivi, al piano nobile gli uffici della direzione, della segreteria e della catalogazione. Lo spazio per le conferenze è stato ricavato nella straordinaria cornice della sala del Grechetto, a cui si accede dallo scalone d'onore del palazzo.

Info
  • Progetto: 1949 -
  • Esecuzione: - 1956
  • Tipologia Specifica: Biblioteca
  • Committente: Comune di Milano
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Arrigo Arrighetti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://ordinearchitetti.mi.it/it/cultura/itinerari-di-architettura/54-arrigo-arrighetti/saggio SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato; putrelle in ferro (torre libraria)
  • Materiale di facciata: elementi semi-prefabbricati in cemento armato; tessere di mosaico vetrificato colorato
  • Coperture: piana non praticabile, con lucernari; a falde (edificio storico)
  • Serramenti: legno; ferrofinestra
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La necessità di trovare una nuova collocazione per la Biblioteca Comunale, la cui precedente sede al Castello Sforzesco era stata distrutta dagli incendi della guerra, trova una risposta favorevole nel restauro e nella riprogettazione funzionale del palazzo di Porta Vittoria.
Il nuovo intervento si articola attorno alla ricostruzione in forme moderne del corpo di fabbrica su via della Guastalla, totalmente distrutto dai bombardamenti del 1943, e allo sviluppo delle sue connessioni con l'edificio storico. Il volume – un corpo di forma trapezoidale che segue i due allineamenti principali di via della Guastalla e del cortile – contiene a piano terra la zona d'ingresso con gli schedari – oggi utilizzata per la lettura dei quotidiani – e al primo livello un grande magazzino per i libri. All'ultimo piano, corrispondente alla quota del piano nobile del palazzo, è situata la grande sala di lettura, illuminata dall'alto da 96 lucernari di forma circolare. A sud, nella parte conclusiva del fabbricato su via della Guastalla, è collocata la torre libraria, un volume tecnico formato da quattro livelli di scaffalature con struttura in putrelle di ferro che in origine conteneva le pubblicazioni in folio e che oggi contiene i volumi più rari; vi si accede da un vano scale con montalibri posto a cerniera tra il vecchio palazzo e il nuovo intervento, collegato al sistema principale di scale, ascensori e servizi tramite dislivelli e passaggi che raccordano le differenze di quota.
Nel prospetto su via della Guastalla è riassunta la dirompente modernità dell'intervento: una griglia regolare e ininterrotta formata da aperture quadrate – costruite sul modulo degli scaffali dei depositi interni – scandisce tutto il fronte interrompendosi solamente nella parte superiore, in corrispondenza della grande sala di lettura, dove la superficie cieca della facciata consente di foderare di libri l'intero lato verso strada. In questo disegno geometrico si evidenziano soltanto i due marcapiani delle solette del piano rialzato e del magazzino dei libri, che contribuiscono ad accentuare l'orizzontalità del prospetto. In corrispondenza della torre libraria il sistema modulare di facciata si estende per tutta l'altezza dell'edificio, mentre sul lato verso il giardino le pareti esterne si inclinano per ottenere luce indiretta attraverso lunghe feritoie che divengono elementi di caratterizzazione del fronte.
L'esibizione del reticolo razionalista di facciata in chiave espressiva nasce da esigenze funzionali: la profondità dei singoli moduli quadrati, se da una parte consente l'ingresso della luce diffusa, dall'altra impedisce ai raggi solari di entrare direttamente all'interno, alterando la conservazione dei volumi.
La facciata è realizzata con un sistema di semi-prefabbricazione, montando fuori opera tutti gli elementi verticali e incastrando in una fase successiva gli elementi orizzontali, secondo uno schema di grande semplicità costruttiva. Anche i serramenti in legno sono montati agevolmente in virtù della logica seriale di prefabbricazione studiata per il progetto.
Oltre alla parte ricostruita ex-novo, il progetto ha coinvolto il restauro degli ambienti storici del palazzo: in essi hanno trovato posto al piano terreno le sale riviste, microfilm e audiovisivi, al piano nobile gli uffici della direzione, della segreteria e della catalogazione. Lo spazio per le conferenze è stato ricavato nella straordinaria cornice della sala del Grechetto, a cui si accede dallo scalone d'onore del palazzo.
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La prima sede della biblioteca Civica di Milano fu allestita, alla fine dell'Ottocento, nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino; nel 1909 la biblioteca si trasferì nel Palazzo dei Giureconsulti, dove uno dei saloni venne adibito alla consultazione in sede; nel 1914, dopo un breve periodo all'interno dell'edificio del Museo di Storia Naturale ai Giardini Pubblici, l'istituzione si stabilì definitivamente al Castello Sforzesco, dove si affermò incrementando il proprio patrimonio librario grazie a numerosi lasciti. Durante i bombardamenti dell'agosto 1943, nonostante gran parte delle collezioni fossero state messe al riparo nei sotterranei, l'ala del Castello che ospitava gli spazi della biblioteca fu completamente distrutta. Nelle incursioni crollarono anche le volte dei locali ricavati sotto il piano terreno e l'incendio che si sviluppò mandò in fumo 300.000 volumi insieme agli schedari e ai cataloghi. Nel 1948 prese corpo l'idea di trasferire la biblioteca presso palazzo Sormani, e l'anno successivo l'Ufficio Tecnico del Comune diede inizio alla fase progettuale.
Il palazzo, di origini seicentesche, era stato ristrutturato più volte. La riforma più importante si deve a Francesco Croce, che nel 1736 realizza la facciata sul corso di Porta Vittoria, con lo scenografico frontone curvo. Il fronte posteriore, una delle prime facciate neoclassiche milanesi, è realizzato nel 1756 su disegno di Benedetto Alfieri, mentre il giardino all'inglese – oggi impreziosito dal gruppo scultoreo “La caccia al cinghiale“ di Agenore Fabbri – è disegnato pochi anni più tardi da Leopoldo Pollack. 
L'odierna sistemazione a biblioteca, pur avendo snaturato il sistema distributivo dell'antico organismo architettonico in favore della funzionalità dei servizi di una struttura di pubblico utilizzo, non ha compromesso l'integrità degli ambienti e delle opere d'arte esposte: va menzionato in particolare il raffinato ciclo di tele della Sala del Grechetto (metà del XVII secolo), accessibile separatamente rispetto ai percorsi d'uso della biblioteca attraverso il monumentale scalone seicentesco. A piano terra i due lati porticati della corte rettangolare erano stati chiusi con vetrate già nella sistemazione degli anni Cinquanta mentre nella sala di lettura all'ultimo piano l'illuminazione naturale che avveniva attraverso i lucernari è stata sostituita con l'illuminazione artificiale in seguito all'installazione di impianti tecnici sulla copertura. La sala studio, che con i suoi 600 metri quadrati può ospitare fino a 250 persone, ha alcune postazioni riservate verso le vetrate del cortile interno, separate dal resto della sala attraverso eleganti pannelli di legno.
La Sormani è la principale sede del sistema bibliotecario milanese e comprende un patrimonio di oltre 700.000 libri, 20.000 testate di quotidiani e riviste internazionali con circa 2.000 abbonamenti, circa 70.000 supporti audiovisivi. La biblioteca conserva inoltre più di 18.000 libri antichi, tra i quali una raccolta di Cinquecentine. Tra le pubblicazioni dell'Ottocento si distingue il fondo leopardiano, mentre per le collezioni del Novecento esprimono un significato particolare i tremila libri della biblioteca privata di Eugenio Montale. Di particolare rilevanza è anche il Centro Stendhaliano con i fondi librari e documentari delle raccolte Bucci e Pincherle (circa 3.900 volumi di cui 987 appartenuti a Stendhal).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 - Parte seconda
  • Altri Provvedimenti: 01/08/1934 (Palazzo Sormani); 04/07/1936 (Giardino); Dichiarazione di notevole interesse (22/11/1955) - Zona di rispetto
  • Foglio Catastale: 438 N
  • Particella: 49
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Ambulacri del piano terreno Pannello decorativo Sant'Ambrogio e la vita culturale della città di Milano Rui Romano Ceramica Mediocre
Sala di lettura Pannello decorativo Evoluzione della scrittura e della civiltà umana Rossi Attilio Mediocre
Giardino Scultura La caccia al cinghiale Fabbri Agenore Mediocre


Note

Notizie storiche La prima sede della biblioteca Civica di Milano fu allestita, alla fine dell'Ottocento, nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino; nel 1909 la biblioteca si trasferì nel Palazzo dei Giureconsulti, dove uno dei saloni venne adibito alla consultazione in sede; nel 1914, dopo un breve periodo all'interno dell'edificio del Museo di Storia Naturale ai Giardini Pubblici, l'istituzione si stabilì definitivamente al Castello Sforzesco, dove si affermò incrementando il proprio patrimonio librario grazie a numerosi lasciti. Durante i bombardamenti dell'agosto 1943, nonostante gran parte delle collezioni fossero state messe al riparo nei sotterranei, l'ala del Castello che ospitava gli spazi della biblioteca fu completamente distrutta. Nelle incursioni crollarono anche le volte dei locali ricavati sotto il piano terreno e l'incendio che si sviluppò mandò in fumo 300.000 volumi insieme agli schedari e ai cataloghi. Nel 1948 prese corpo l'idea di trasferire la biblioteca presso palazzo Sormani, e l'anno successivo l'Ufficio Tecnico del Comune diede inizio alla fase progettuale. Il palazzo, di origini seicentesche, era stato ristrutturato più volte. La riforma più importante si deve a Francesco Croce, che nel 1736 realizza la facciata sul corso di Porta Vittoria, con lo scenografico frontone curvo. Il fronte posteriore, una delle prime facciate neoclassiche milanesi, è realizzato nel 1756 su disegno di Benedetto Alfieri, mentre il giardino all'inglese – oggi impreziosito dal gruppo scultoreo “La caccia al cinghiale“ di Agenore Fabbri – è disegnato pochi anni più tardi da Leopoldo Pollack. L'odierna sistemazione a biblioteca, pur avendo snaturato il sistema distributivo dell'antico organismo architettonico in favore della funzionalità dei servizi di una struttura di pubblico utilizzo, non ha compromesso l'integrità degli ambienti e delle opere d'arte esposte: va menzionato in particolare il raffinato ciclo di tele della Sala del Grechetto (metà del XVII secolo), accessibile separatamente rispetto ai percorsi d'uso della biblioteca attraverso il monumentale scalone seicentesco. A piano terra i due lati porticati della corte rettangolare erano stati chiusi con vetrate già nella sistemazione degli anni Cinquanta mentre nella sala di lettura all'ultimo piano l'illuminazione naturale che avveniva attraverso i lucernari è stata sostituita con l'illuminazione artificiale in seguito all'installazione di impianti tecnici sulla copertura. La sala studio, che con i suoi 600 metri quadrati può ospitare fino a 250 persone, ha alcune postazioni riservate verso le vetrate del cortile interno, separate dal resto della sala attraverso eleganti pannelli di legno. La Sormani è la principale sede del sistema bibliotecario milanese e comprende un patrimonio di oltre 700.000 libri, 20.000 testate di quotidiani e riviste internazionali con circa 2.000 abbonamenti, circa 70.000 supporti audiovisivi. La biblioteca conserva inoltre più di 18.000 libri antichi, tra i quali una raccolta di Cinquecentine. Tra le pubblicazioni dell'Ottocento si distingue il fondo leopardiano, mentre per le collezioni del Novecento esprimono un significato particolare i tremila libri della biblioteca privata di Eugenio Montale. Di particolare rilevanza è anche il Centro Stendhaliano con i fondi librari e documentari delle raccolte Bucci e Pincherle (circa 3.900 volumi di cui 987 appartenuti a Stendhal).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mezzanotte Paolo, Bascapè Giacomo 1948 Milano nell'arte e nella storia: storia edilizia di Milano. Guida sistematica della città Bestetti Milano No
Comune di Milano (a cura di) 1956 La Biblioteca comunale di Milano. Palazzo Sormani 1956 Comune di Milano Milano Si
Gerla Renzo 1957 La Biblioteca Comunale di Milano a Palazzo Sormani La Martinella di Milano vol. X, fasc. III-IV Milano Si
Bellini Giovanni 1961 La Biblioteca Comunale di Milano. Palazzo Sormani Comune di Milano, Ripartizione Educazione Milano Si
Bodino Carla (a cura di) 1990 Arrigo Arrighetti architetto Archivio Storico Civico Milano Si
Camponogara Claudio 2002 Arrigo Arrighetti e Milano AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi n. 4 52-55 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Arrigo Arrighetti Arrigo Arrighetti Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana, Castello Sforzesco, Milano Biblioteca Comunale Centrale a Palazzo Sormani, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Scorcio del corpo di fabbrica su via della Guastalla e connessione con l'edificio storico Scorcio del corpo di fabbrica su via della Guastalla e connessione con l'edificio storico Stefano Suriano - 2016
La facciata su via della Guastalla caratterizzata dalla griglia regolare e ininterrotta delle aperture quadrate La facciata su via della Guastalla caratterizzata dalla griglia regolare e ininterrotta delle aperture quadrate Stefano Suriano - 2016
Dettaglio della facciata su via della Guastalla con le aperture quadrate e la superficie cieca della fascia superiore in corrispondenza della grande sala di lettura Dettaglio della facciata su via della Guastalla con le aperture quadrate e la superficie cieca della fascia superiore in corrispondenza della grande sala di lettura Stefano Suriano - 2016
Dettaglio del sistema modulare di facciata Dettaglio del sistema modulare di facciata Stefano Suriano - 2016
Dettaglio del sistema modulare di facciata Dettaglio del sistema modulare di facciata Stefano Suriano - 2016
La copertura con la sequenza del sistema originario dei lucernari alterato dalla presenza delle canalizzazioni degli impianti La copertura con la sequenza del sistema originario dei lucernari alterato dalla presenza delle canalizzazioni degli impianti Stefano Suriano - 2016
L'affaccio sul giardino e la connessione tra l'edificio storico e il volume della torre libraria L'affaccio sul giardino e la connessione tra l'edificio storico e il volume della torre libraria Stefano Suriano - 2016
Dettaglio della connessione con l'edificio storico attraverso la vetrata del vano scala della torre libraria Dettaglio della connessione con l'edificio storico attraverso la vetrata del vano scala della torre libraria Stefano Suriano - 2016
Interno della torre libraria con il sistema di aperture a pareti inclinate verso il giardino Interno della torre libraria con il sistema di aperture a pareti inclinate verso il giardino Stefano Suriano - 2016
Interno della torre libraria con le aperture modulari quadrate su via della Guastalla Interno della torre libraria con le aperture modulari quadrate su via della Guastalla Stefano Suriano - 2016
Interno, deposito libri Interno, deposito libri Stefano Suriano - 2016
Interno, il corpo scala di accesso alla sala di lettura verso via della Guastalla Interno, il corpo scala di accesso alla sala di lettura verso via della Guastalla Stefano Suriano - 2016
Interno, dettaglio degli elementi modulari quadrati semi-prefabbricati di facciata Interno, dettaglio degli elementi modulari quadrati semi-prefabbricati di facciata Stefano Suriano - 2016
Planimetria. Supporto cartografico: Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Planimetria. Supporto cartografico: Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Schizzo della facciata ricostruita su via Guastalla. Schizzo a penna biro su carta Schizzo della facciata ricostruita su via Guastalla. Schizzo a penna biro su carta Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Planimetria generale, scala 1:200, febbraio 1949, tav. 1. Copia eliografica piegata Planimetria generale, scala 1:200, febbraio 1949, tav. 1. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Pianta piano terra, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 2. Copia eliografica piegata Pianta piano terra, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 2. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Pianta primo piano, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 4. Copia eliografica piegata Pianta primo piano, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 4. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Fronte su via Guastalla, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 7. Copia eliografica piegata Fronte su via Guastalla, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 7. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Fronti sul giardino e sezione A-A, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 8. Copia eliografica piegata Fronti sul giardino e sezione A-A, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 8. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Sezione B-B, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 9. Copia eliografica piegata Sezione B-B, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 9. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Sezione C-C, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 10. Copia eliografica piegata Sezione C-C, scala 1:100, febbraio 1949, tav. 10. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Particolari costruttivi, scala 1:10, 1:1, febbraio 1949, tav. 11. Copia eliografica piegata Particolari costruttivi, scala 1:10, 1:1, febbraio 1949, tav. 11. Copia eliografica piegata Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Ala di corso di porta Vittoria prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Ala di corso di porta Vittoria prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Il cortile prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Il cortile prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Contrafforti provvisori per il sostegno del fronte verso il giardino. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Contrafforti provvisori per il sostegno del fronte verso il giardino. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Lato Guastalla prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Lato Guastalla prima dei lavori. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Una scala restaurata. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Una scala restaurata. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Interno dell'ala ricostruita. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Interno dell'ala ricostruita. Stampa fotografica b/n pinzata su cartoncino Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Il corpo di fabbrica su via della Guastalla e la facciata principale dell'edificio storico Il corpo di fabbrica su via della Guastalla e la facciata principale dell'edificio storico Stefano Suriano - 2016
Lato Guastalla durante i lavori. Stampa fotografica b/n Lato Guastalla durante i lavori. Stampa fotografica b/n Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
L'ingresso della biblioteca dopo il restauro. Stampa fotografica b/n L'ingresso della biblioteca dopo il restauro. Stampa fotografica b/n Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana
Copertura della sala di lettura nell'ala ricostruita. Stampa fotografica b/n Copertura della sala di lettura nell'ala ricostruita. Stampa fotografica b/n Archivio Arrigo Arrighetti, Archivio Storico Civico, Biblioteca Trivulziana

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 03/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022