Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI, UFFICI E TEATRO-CINEMATOGRAFO

Scheda Opera

  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Fotopiano della facciata su via San Gregorio
  • Scorcio su via San Gregorio
  • Scorcio su via San Gregorio
  • Scorcio su via San Gregorio con in evidenza il rapporto con il frammento dell'antico Lazzaretto
  • Scorcio del fianco rivolto verso il Lazzaretto, con in evidenza il volume dell'ex-cinema-teatro Modena che si sviluppa in profondità nel lotto
  • Pianta piano primo (balconata) del cinema-teatro. Scala 1:100, 5 gennaio 1957
  • Pianta piano quarto
  • Pianta piano quinto
  • Pianta piano terra (platea) del cinema-teatro. Scala 1:100, 5 gennaio 1957
  • Pianta piano terzo
  • Prospetto su via San Gregorio. Scala 1:50, 15 gennaio 1958, soluzione non realizzata
  • Schizzo pianta del cinema-teatro
  • Schizzo del prospetto su via San Gregorio
  • Schizzo del bowindow del prospetto laterale
  • Schizzo dello scorcio su via San Gregorio con in evidenza il rapporto con il frammento dell'antico Lazzaretto
  • Schizzo della platea del cinema-teatro
  • Schizzo di studio della grafica dell'insegna del cinema-teatro
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI, UFFICI E TEATRO-CINEMATOGRAFO
  • Indirizzo: Via San Gregorio N. 3
  • Data: 1957 - 1959
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Vico Magistretti
Descrizione

Tra le opere milanesi meno conosciute del noto architetto e designer Vico Magistretti, l'edificio polifunzionale in via San Gregorio 3 si distingue per l'originalità di alcune soluzioni architettoniche all'interno della più generale produzione edilizia dell'epoca. L'intervento si inserisce in un'area edificata tra il 1882 e il 1890, a seguito della demolizione dell'antico Lazzaretto di origine quattrocentesca situato lungo lo stradone di Loreto, fuori Porta Orientale. Tra i nuovi edifici tardo-ottocenteschi è sopravvissuto, confinante con il lotto di progetto, un frammento dell'antico complesso che, come testimoniano alcuni schizzi di studio, costituisce per Magistretti un importante riferimento per le scelte cromatiche ed espressive. Il programma funzionale prevede la realizzazione di un corpo su strada destinato ad uffici e abitazioni e la ristrutturazione di una sala teatrale, utilizzata sin da subito anche come cinema, collocata all'interno dell'isolato e dedicata all'attore Gustavo Modena (1803-1861).
Magistretti progetta un'architettura di sei piani - gli ultimi due arretrati - che si inserisce nella cortina di edifici ottocenteschi esibendo un linguaggio moderno, non privo di rimandi alla tradizione. Il piano terra è scandito dal passo irregolare di pilastri rivestiti in granito e ruotati di 45 gradi rispetto all'andamento della strada; sviluppandosi in altezza, gli elementi strutturali rendono corrugata l'elegante superficie di pannelli prefabbricati in cemento dalla caratteristica finitura in graniglia color vinaccia che riveste l'edificio. Il ritmo della pannellatura è anch'esso irregolare, differenziato per ciascun piano, mentre la particolare soluzione cromatica costituisce un riuscito riferimento alla consistenza materica del laterizio del Lazzaretto. Il taglio delle aperture su via San Gregorio è di due tipi: la portafinestra “alla milanese“, stretta e a tutta altezza, con parapetto in vetro, e la fenditura verticale, ancor più ridotta, collocata in corrispondenza del vano scala o dei locali di servizio. Come denunciato dall'articolazione delle aperture in facciata, la soluzione distributiva adottata in pianta presenta una singolarità: per i primi due piani, adibiti ad ufficio, il vano scala è posto sul fronte strada, per poi spostarsi verso l'interno ai piani successivi, destinati alle residenze, consentendo una maggior superficie di affaccio su via San Gregorio agli ambienti interni. Il vano ascensore, dall'originale forma esagonale, è collocato invece al centro del corpo edilizio. Interessante è anche la soluzione del fianco rivolto verso il Lazzaretto, dove una serie di ampie aperture lievemente sporgenti, concepite come una sorta di svuotamento volumetrico della massa edificata, consente di valorizzare dai soggiorni degli appartamenti lo scorcio sul monumento antico.
La sala teatrale, oggi non più esistente, era collocata nel volume basso inserito all'interno dell'isolato con accesso indipendente su strada attraverso un piccolo foyer; ai lati della sala erano previsti dei corridoi laterali a cielo aperto che fungevano da uscite di sicurezza e consentivano, oltre a lasciare uno spazio di rispetto verso il Lazzaretto, di non incrociare i flussi di persone in entrata e in uscita. L'interno del salone era interamente rivestito in pannelli di legno fonoassorbenti e illuminato da applique appositamente disegnate dallo stesso Magistretti.

Info
  • Progetto: 1957 - 1959
  • Esecuzione: 1957 - 1959
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Vico Magistretti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://archivio.vicomagistretti.it/magistretti/ SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: pannelli prefabbricati in cemento color vinaccia con finitura superficiale in graniglia; granito
  • Coperture: a falde in rame anticato
  • Serramenti: in legno verniciato bianco (in larga parte sostituiti)
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Mediocre

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Magistretti progetta un'architettura di sei piani - gli ultimi due arretrati - che si inserisce nella cortina di edifici ottocenteschi esibendo un linguaggio moderno, non privo di rimandi alla tradizione. Il piano terra è scandito dal passo irregolare di pilastri rivestiti in granito e ruotati di 45 gradi rispetto all'andamento della strada; sviluppandosi in altezza, gli elementi strutturali rendono corrugata l'elegante superficie di pannelli prefabbricati in cemento dalla caratteristica finitura in graniglia color vinaccia che riveste l'edificio. Il ritmo della pannellatura è anch'esso irregolare, differenziato per ciascun piano, mentre la particolare soluzione cromatica costituisce un riuscito riferimento alla consistenza materica del laterizio del Lazzaretto. Il taglio delle aperture su via San Gregorio è di due tipi: la portafinestra “alla milanese“, stretta e a tutta altezza, con parapetto in vetro, e la fenditura verticale, ancor più ridotta, collocata in corrispondenza del vano scala o dei locali di servizio. Come denunciato dall'articolazione delle aperture in facciata, la soluzione distributiva adottata in pianta presenta una singolarità: per i primi due piani, adibiti ad ufficio, il vano scala è posto sul fronte strada, per poi spostarsi verso l'interno ai piani successivi, destinati alle residenze, consentendo una maggior superficie di affaccio su via San Gregorio agli ambienti interni. Il vano ascensore, dall'originale forma esagonale, è collocato invece al centro del corpo edilizio. Interessante è anche la soluzione del fianco rivolto verso il Lazzaretto, dove una serie di ampie aperture lievemente sporgenti, concepite come una sorta di svuotamento volumetrico della massa edificata, consente di valorizzare dai soggiorni degli appartamenti lo scorcio sul monumento antico.
La sala teatrale, oggi non più esistente, era collocata nel volume basso inserito all'interno dell'isolato con accesso indipendente su strada attraverso un piccolo foyer; ai lati della sala erano previsti dei corridoi laterali a cielo aperto che fungevano da uscite di sicurezza e consentivano, oltre a lasciare uno spazio di rispetto verso il Lazzaretto, di non incrociare i flussi di persone in entrata e in uscita. L'interno del salone era interamente rivestito in pannelli di legno fonoassorbenti e illuminato da applique appositamente disegnate dallo stesso Magistretti.
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L'edificio di Magistretti sorge in corrispondenza di un piccolo teatro popolare fondato nel 1905 - oggi non più esistente - dedicato all'attore e patriota ottocentesco Gustavo Modena (1803-1861). Si trattava di un “teatro di rivista“, dedicato a spettacoli di varietà e intrattenimento con misto di prosa, musica e danza. Il progetto di Magistretti va incontro all'esigenza di ristrutturare la sala per gli spettacoli, adibita sin da subito anche a cinema, realizzandone una nuova più efficiente e moderna. Nel 1985 il Teatro Cinematografo Gustavo Modena chiude e viene ristrutturato per lasciare il posto prima ad un supermarket, poi ad un centro medico.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Lungo via San Gregorio si trovano i resti di sei campate dell'antico recinto che costituiva il Lazzaretto di Milano. Costruito a partire dal 1488 sotto la direzione dell'ingegnere ducale Lazzaro Palazzi su incarico dei Deputati dell'Ospedale di Milano, preoccupati di edificare una struttura in grado di limitare il contagio delle frequenti epidemie di peste, fu completato intorno al 1509. Si trattava di un ampio recinto quadrato, circondato da un fossato, che ospitava 288 stanze di 4,75 metri per lato affacciate su un portico. L'elegante linguaggio tipico del quattrocento milanese si sviluppava attraverso un preciso sistema di misure che richiamavano complesse simbologie e rapporti matematici. Al centro del quadrato era collocata la piccola cappella di Santa Maria della Sanità, rimaneggiata nel 1585 da Pellegrino Tibaldi per volere del Cardinale Carlo Borromeo; intitolata inizialmente a San Gregorio, è ancora oggi esistente in largo Paolo Bellintani. Nel 1881 l'area veniva acquistata dalla Banca del Credito Italiano, dopo che già nel 1861 il complesso era stato tagliato dal passaggio del nuovo viadotto ferroviario. Nel giro di pochi anni il Lazzaretto venne demolito per lasciare spazio ad un nuovo quartiere tardo ottocentesco nella cui morfologia urbana, costituita dalla giustapposizione di blocchi edilizi quadrati, è ancora leggibile il tracciato dell'antico complesso. L'edificio di Magistretti sorge in corrispondenza di un piccolo teatro popolare fondato nel 1905 - oggi non più esistente - dedicato all'attore e patriota ottocentesco Gustavo Modena (1803-1861). Si trattava di un “teatro di rivista“, dedicato a spettacoli di varietà e intrattenimento con misto di prosa, musica e danza. Il progetto di Magistretti va incontro all'esigenza di ristrutturare la sala per gli spettacoli, adibita sin da subito anche a cinema, realizzandone una nuova più efficiente e moderna. Nel 1985 il Teatro Cinematografo Gustavo Modena chiude e viene ristrutturato per lasciare il posto prima ad un supermarket, poi ad un centro medico.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 317 No
Irace Fulvio, Pasca Vanni 1999 Vico Magistretti. Architetto e designer Electa Milano 50 Si
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 316 No
Neri Gabriele 2014 Dalla feritoia al curtain wall Archi n. 4 50 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vico Magistretti Vico Magistretti Fondazione Vico Magistretti, Milano Casa e cinematografo "Gustavo Modena" in via San Gregorio, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Fotopiano della facciata su via San Gregorio Fotopiano della facciata su via San Gregorio Alessandro Sartori - 2016
Scorcio su via San Gregorio Scorcio su via San Gregorio Alessandro Sartori - 2016
Scorcio su via San Gregorio Scorcio su via San Gregorio Alessandro Sartori - 2016
Scorcio su via San Gregorio con in evidenza il rapporto con il frammento dell'antico Lazzaretto Scorcio su via San Gregorio con in evidenza il rapporto con il frammento dell'antico Lazzaretto Alessandro Sartori - 2016
Scorcio del fianco rivolto verso il Lazzaretto, con in evidenza il volume dell'ex-cinema-teatro Modena che si sviluppa in profondità nel lotto Scorcio del fianco rivolto verso il Lazzaretto, con in evidenza il volume dell'ex-cinema-teatro Modena che si sviluppa in profondità nel lotto Alessandro Sartori - 2016
Pianta piano primo (balconata) del cinema-teatro. Scala 1:100, 5 gennaio 1957 Pianta piano primo (balconata) del cinema-teatro. Scala 1:100, 5 gennaio 1957 Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Pianta piano quarto Pianta piano quarto Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Pianta piano quinto Pianta piano quinto Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Pianta piano terra (platea) del cinema-teatro. Scala 1:100, 5 gennaio 1957 Pianta piano terra (platea) del cinema-teatro. Scala 1:100, 5 gennaio 1957 Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Pianta piano terzo Pianta piano terzo Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Prospetto su via San Gregorio. Scala 1:50, 15 gennaio 1958, soluzione non realizzata Prospetto su via San Gregorio. Scala 1:50, 15 gennaio 1958, soluzione non realizzata Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Schizzo pianta del cinema-teatro Schizzo pianta del cinema-teatro Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Schizzo del prospetto su via San Gregorio Schizzo del prospetto su via San Gregorio Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Schizzo del bowindow del prospetto laterale Schizzo del bowindow del prospetto laterale Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Schizzo dello scorcio su via San Gregorio con in evidenza il rapporto con il frammento dell'antico Lazzaretto Schizzo dello scorcio su via San Gregorio con in evidenza il rapporto con il frammento dell'antico Lazzaretto Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Schizzo della platea del cinema-teatro Schizzo della platea del cinema-teatro Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti
Schizzo di studio della grafica dell'insegna del cinema-teatro Schizzo di studio della grafica dell'insegna del cinema-teatro Archivio Vico Magistretti, Fondazione Vico Magistretti

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Vico Magistretti, Casa e cinematografo Visualizza
SIUSA - Vico Magistretti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Vico Magistretti Visualizza
Enciclopedia Treccani - Vico Magistretti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Vico Magistretti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 12/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022