Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE DI CASE PER IMPIEGATI

Scheda Opera

  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Fotopiano della facciata su piazzale Carlo Magno
  • Scorcio su piazzale Carlo Magno
  • Scorcio su via Bartolomeo Colleoni
  • Scorcio su via Gattamelata
  • Dettaglio della facciata con in evidenza il reticolo strutturale e i pannelli finestra prefabbricati
  • Dettaglio del fianco laterale con il reticolo strutturale e il pilastro a sezione variabile
  • Scorcio su piazzale Carlo Magno e via Alcuino
  • Planimetria (non definitiva). Scala 1:1.000, 23 maggio 1947
  • Pianta piano tipo, piano terra e piano seminterrato. Scala 1:100, 21 giugno 1947
  • Prospetto est e prospetto ovest. Scala 1:50, 18 maggio 1947
  • Sezione trasversale. Scala 1:50, 6 maggio 1947
  • Planimetria (non definitiva). Scala 1:500, 2 febbraio 1948
  • Edificio n. 3, pianta piano tipo, piano terra, piano interrato. Scala 1:100, 30 marzo 1948
  • Edificio n. 3, prospetti. Scala 1:100
  • Planimetria. Scala 1:500, 21 maggio 1949. (Archivio Civico, Milano)
  • Edificio n. 8, pianta piano tipo, piano terra, e piano interrato. Scala 1:100, 10 giugno 1949
  • Edificio n. 8, prospetti e sezione Scala 1:100, 10 giugno 1949
  • La sequenza dei corpi di fabbrica con la griglia strutturale che emerge dalla superficie delle facciate
  • Comune: Milano
  • Denominazione: QUARTIERE DI CASE PER IMPIEGATI
  • Indirizzo: Via Alcuino, via Giovanni Gattamelata, via Bartolomeo Colleoni
  • Data: 1945 - 1952
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Studio BBPR
Descrizione

Le case per impiegati di via Alcuino costituiscono una delle prime realizzazioni a larga scala di alloggi economici per ceti medi dell'immediato dopoguerra. Lo studio BBPR, che aveva appena subìto la perdita di Gian Luigi Banfi - morto nel campo di sterminio di Gusen pochi mesi prima - riceve nel 1945 l'incarico dalla Società Generale Immobiliare di progettare un grande quartiere di diecimila metri quadri di superficie coperta per 2540 abitanti nei pressi della Fiera Campionaria di Milano. Il piano, secondo uno schema tipicamente razionalista, prevede una serie di edifici in linea di nove piani disposti parallelamente tra loro secondo l'asse nord-sud e due torri al centro, in un grande lotto di forma triangolare compreso tra le vie Alcuino, Colleoni e Gattamelata. I corpi di fabbrica sono formati da unità autonome definite da un blocco scala-ascensore che si aggregano e si ripetono dando luogo a edifici di lunghezza variabile. Ciascun blocco distribuisce tre appartamenti-tipo per piano, due con doppio affaccio e tutti con balcone. L'elemento che unifica gli edifici del quartiere è la presenza costante della griglia strutturale in cemento armato a vista che emerge dalla superficie delle facciate, con la particolare soluzione costruttiva degli elementi portanti verticali che vanno rastremandosi in sezione dal basso verso l'alto. Gli elementi di tamponamento sono in intonaco colorato tranne in corrispondenza delle aperture, dove viene utilizzato un pannello finestra prefabbricato in graniglia. Anche la sapiente differenziazione dei colori, con abbinamenti diversi per ogni blocco, contribuisce a rimarcare e a esibire la separazione tra le parti portanti e quelle di tamponamento.
Le due torri quadrate al centro del quartiere sono organizzate attorno a un vano scala costruito tra due setti murari nella parte centrale del corpo di fabbrica e hanno quattro alloggi per piano, a due o tre locali, ciascuno con balcone e con affaccio su due lati. Anche in questo caso viene messo in evidenza il reticolo strutturale, con i pilastri in facciata che hanno sezione massima alla base e minima in sommità.
Gli spazi liberi tra gli edifici sono sistemati a verde; in uno dei progetti planimetrici iniziali erano state ipotizzate numerose attrezzature collettive, chioschi e campi da gioco, nonchè un asilo nido e una piscina, poi non realizzati. Al piede dei fabbricati verso strada erano inoltre stati previsti dei volumi accessori di un solo piano con funzioni commerciali, disposti diagonalmente rispetto ai corpi di fabbrica principali; ne è stato realizzato soltanto uno, alla base dell'edificio 3, in corrispondenza della seconda testata su via Gattamelata.

Info
  • Progetto: 1945 - 1952
  • Esecuzione: 1945 - 1952
  • Committente: Società Generale Immobiliare, Istituto per l'edilizia economica e popolare di Milano
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
A. Guffanti & C. - cementi armati Impresa esecutrice Esecuzione NO
Lodovico Barbiano di Belgiojoso Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/barbiano-di-belgiojoso-lodovico_(Dizionario-Biografico)/ NO
Studio BBPR Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=19458 SI
Alberto Cugini - cementi armati Impresa esecutrice Esecuzione NO
Franco Ordanini Collaboratore Progetto NO
Enrico Peressutti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52883 NO
V. e R. Ranza Impresa esecutrice Esecuzione NO
Ernesto Nathan Rogers Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-nathan-rogers/ NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco pietrificante colorato; pannelli/finestra prefabbricati in graniglia
  • Coperture: piana non praticabile (via Alcuino 1 e 3); a quattro falde
  • Serramenti: in legno verniciato di bianco, con avvolgibili
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Le due torri quadrate al centro del quartiere sono organizzate attorno a un vano scala costruito tra due setti murari nella parte centrale del corpo di fabbrica e hanno quattro alloggi per piano, a due o tre locali, ciascuno con balcone e con affaccio su due lati. Anche in questo caso viene messo in evidenza il reticolo strutturale, con i pilastri in facciata che hanno sezione massima alla base e minima in sommità.
Gli spazi liberi tra gli edifici sono sistemati a verde; in uno dei progetti planimetrici iniziali erano state ipotizzate numerose attrezzature collettive, chioschi e campi da gioco, nonchè un asilo nido e una piscina, poi non realizzati. Al piede dei fabbricati verso strada erano inoltre stati previsti dei volumi accessori di un solo piano con funzioni commerciali, disposti diagonalmente rispetto ai corpi di fabbrica principali; ne è stato realizzato soltanto uno, alla base dell'edificio 3, in corrispondenza della seconda testata su via Gattamelata.
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Il complesso di via Alcuino, di cui sono presenti alcune varianti planimetriche nei disegni conservati presso l'Archivio Civico di Milano, ripropone già dalle prime ipotesi di progetto il tema razionalista del telaio strutturale a vista e lo rilancia nella cultura architettonica del dopoguerra milanese; la distinzione formale tra le parti portanti e le parti “portate“ può consentire maggior libertà nella progettazione delle variabili funzionali pur rimanendo all'interno di uno schema unitario; questo modello progettuale sarà declinato in molte modalità da tanta parte dell'architettura successiva e diventerà matrice di alcuni importanti episodi residenziali del moderno milanese, come il cosiddetto grattacielo orizzontale di Luigi Figini e Gino Pollini o l'edificio G di Gianluigi Reggio e Mario Tevarotto, entrambi al quartiere Harar (1951-1955).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il quartiere sorge sul limite nord del vecchio recinto fieristico, di fronte al Padiglione dell'Agricoltura di Ignazio Gardella (1961-1963) e non lontano dal Velodromo Vigorelli, edificio del 1935 la cui pista - in seguito ai danneggiamenti subìti durante il secondo conflitto mondiale - veniva ricostruita nel 1946 contestualmente all'apertura del cantiere dei BBPR. Il complesso di via Alcuino, di cui sono presenti alcune varianti planimetriche nei disegni conservati presso l'Archivio Civico di Milano, ripropone già dalle prime ipotesi di progetto il tema razionalista del telaio strutturale a vista e lo rilancia nella cultura architettonica del dopoguerra milanese; la distinzione formale tra le parti portanti e le parti “portate“ può consentire maggior libertà nella progettazione delle variabili funzionali pur rimanendo all'interno di uno schema unitario; questo modello progettuale sarà declinato in molte modalità da tanta parte dell'architettura successiva e diventerà matrice di alcuni importanti episodi residenziali del moderno milanese, come il cosiddetto grattacielo orizzontale di Luigi Figini e Gino Pollini o l'edificio G di Gianluigi Reggio e Mario Tevarotto, entrambi al quartiere Harar (1951-1955).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1948 Cantieri n. 11 No
1956 Quartiere Vigorelli Urbanistica n. 18-19 117 Si
1961 Casabella n. 253 No
Bonfanti Ezio, Porta Mario 1973 Città Museo e Architettura. Il gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970 Vallecchi Firenze A81 No
1979 Casabella n. 451-452 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 247 No
Piva Antonio (a cura di) 1982 BBPR a Milano Electa Milano 83 No
Maffioletti Serena (a cura di) 1994 BBPR Zanichelli Bologna 88-89 No
Guidarini Stefano, Molinari Luca 1997 Itinerario n. 138. Lo studio BBPR e Milano Domus n. 797 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 231 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo BBPR Studio BBPR Fondo privato, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Fotopiano della facciata su piazzale Carlo Magno Fotopiano della facciata su piazzale Carlo Magno Stefano Suriano - 2016
Scorcio su piazzale Carlo Magno Scorcio su piazzale Carlo Magno Stefano Suriano - 2016
Scorcio su via Bartolomeo Colleoni Scorcio su via Bartolomeo Colleoni Stefano Suriano - 2016
Scorcio su via Gattamelata Scorcio su via Gattamelata Stefano Suriano - 2016
Dettaglio della facciata con in evidenza il reticolo strutturale e i pannelli finestra prefabbricati Dettaglio della facciata con in evidenza il reticolo strutturale e i pannelli finestra prefabbricati Stefano Suriano - 2016
Dettaglio del fianco laterale con il reticolo strutturale e il pilastro a sezione variabile Dettaglio del fianco laterale con il reticolo strutturale e il pilastro a sezione variabile Stefano Suriano - 2016
Scorcio su piazzale Carlo Magno e via Alcuino Scorcio su piazzale Carlo Magno e via Alcuino Stefano Suriano - 2016
Planimetria (non definitiva). Scala 1:1.000, 23 maggio 1947 Planimetria (non definitiva). Scala 1:1.000, 23 maggio 1947 Archivio Civico di Milano
Pianta piano tipo, piano terra e piano seminterrato. Scala 1:100, 21 giugno 1947 Pianta piano tipo, piano terra e piano seminterrato. Scala 1:100, 21 giugno 1947 Archivio Civico di Milano
Prospetto est e prospetto ovest. Scala 1:50, 18 maggio 1947 Prospetto est e prospetto ovest. Scala 1:50, 18 maggio 1947 Archivio Civico di Milano
Sezione trasversale. Scala 1:50, 6 maggio 1947 Sezione trasversale. Scala 1:50, 6 maggio 1947 Archivio Civico di Milano
Planimetria (non definitiva). Scala 1:500, 2 febbraio 1948 Planimetria (non definitiva). Scala 1:500, 2 febbraio 1948 Archivio Civico di Milano
Edificio n. 3, pianta piano tipo, piano terra, piano interrato. Scala 1:100, 30 marzo 1948 Edificio n. 3, pianta piano tipo, piano terra, piano interrato. Scala 1:100, 30 marzo 1948 Archivio Civico di Milano
Edificio n. 3, prospetti. Scala 1:100 Edificio n. 3, prospetti. Scala 1:100 Archivio Civico di Milano
Planimetria. Scala 1:500, 21 maggio 1949. (Archivio Civico, Milano) Planimetria. Scala 1:500, 21 maggio 1949. (Archivio Civico, Milano)
Edificio n. 8, pianta piano tipo, piano terra, e piano interrato. Scala 1:100, 10 giugno 1949 Edificio n. 8, pianta piano tipo, piano terra, e piano interrato. Scala 1:100, 10 giugno 1949 Archivio Civico di Milano
Edificio n. 8, prospetti e sezione Scala 1:100, 10 giugno 1949 Edificio n. 8, prospetti e sezione Scala 1:100, 10 giugno 1949 Archivio Civico di Milano
La sequenza dei corpi di fabbrica con la griglia strutturale che emerge dalla superficie delle facciate La sequenza dei corpi di fabbrica con la griglia strutturale che emerge dalla superficie delle facciate Alessandro Sartori - 2010

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
MAXXI Patrimonio - Studio BBPR Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022