Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI E UFFICI IN VIALE GORIZIA 14

Scheda Opera

  • Vista facciata principale
  • La facciata principale, rivolta verso viale Gorizia
  • Facciata principale, particolare motivo decorativo. Stampa fotografica b/n
  • Facciata principale, particolare motivo decorativo. Stampa fotografica b/n
  • Particolare dei balconi. Stampa fotografica b/n
  • Facciata principale. Stampa fotografica b/n
  • Facciata principale. Stampa fotografica b/n
  • Pianta primo piano e piano tipo. Scala 1:100
  • Pianta ultimo piano. Scala 1:100
  • Prospettiva
  • Prospetto su strada. Scala 1:100, febbraio 1954
  • Prospetto su strada, progetto non definitivo. Scala 1:100
  • Sezione trasversale e planimetria generale. Scala 1:100 e scala 1:500
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI E UFFICI IN VIALE GORIZIA 14
  • Indirizzo: Viale Gorizia N. 14-16
  • Data: 1946 - 1952
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Marco Zanuso
Descrizione

L'edificio, realizzato per ospitare abitazioni ed uffici, si trova in un'area nei pressi della Darsena, verso cui si rivolge il fronte principale.
Adotta uno schema planimetrico impostato sul concetto di simmetria e composto per parti, con le porzioni centrali della facciata arretrate rispetto al filo stradale a formare una corte aperta, che funge anche da filtro tra i due ingressi principali e la strada.
Al piano terra, un corridoio centrale distribuisce gli uffici e i percorsi verso le due scale, affacciate sul retro, che portano ai cinque livelli superiori destinati ciascuno ai quattro alloggi del piano tipo. Gli appartamenti sono dotati di logge e balconi, che nel loro gioco compositivo con i pieni delle murature, disegnano un prospetto che richiama lo spartito ritmico dei tradizionali edifici a ballatoio.
L'elemento sorpresa è invece introdotto da un disegno astratto, opera del pittore Giovanni Dova, che generandosi dal pannello centrale invade tutte le superfici della facciata e si spinge fin sopra i pilastri della struttura portante, lasciati a vista nel blocco che accoglie gli ingressi. Nei toni del giallo, verde e marrone, l'opera di Dova non è dipinta a posteriori sulla facciata già conclusa, ma parte integrante della stessa perché composta accostando pannelli in fulget con superficie in ghiaietto appositamente prodotti, secondo le indicazioni dell'artista.
Come spesso accade per l'architettura milanese, all'ultimo piano dell'edificio viene introdotto il tema dell'attico, arretrato rispetto al filo delle facciate sottostanti e circondato da un'ampia terrazza.

Info
  • Progetto: 1946 - 1950
  • Esecuzione: 1950 - 1952
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gianni Albricci Direzione lavori Esecuzione NO
Luigi Invernizzi Impresa esecutrice Esecuzione NO
Marco Zanuso Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58408 SI
  • Strutture: travi e pilastri in laterizio armato; solai in cemento armato e laterizio; fondazioni a plinto in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco tipo Fulget con superficie in ghiaietto
  • Coperture: a due falde, con manto in tegole piane marsigliesi
  • Serramenti: in legno e ferro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Adotta uno schema planimetrico impostato sul concetto di simmetria e composto per parti, con le porzioni centrali della facciata arretrate rispetto al filo stradale a formare una corte aperta, che funge anche da filtro tra i due ingressi principali e la strada.
Al piano terra, un corridoio centrale distribuisce gli uffici e i percorsi verso le due scale, affacciate sul retro, che portano ai cinque livelli superiori destinati ciascuno ai quattro alloggi del piano tipo. Gli appartamenti sono dotati di logge e balconi, che nel loro gioco compositivo con i pieni delle murature, disegnano un prospetto che richiama lo spartito ritmico dei tradizionali edifici a ballatoio.
L'elemento sorpresa è invece introdotto da un disegno astratto, opera del pittore Giovanni Dova, che generandosi dal pannello centrale invade tutte le superfici della facciata e si spinge fin sopra i pilastri della struttura portante, lasciati a vista nel blocco che accoglie gli ingressi. Nei toni del giallo, verde e marrone, l'opera di Dova non è dipinta a posteriori sulla facciata già conclusa, ma parte integrante della stessa perché composta accostando pannelli in fulget con superficie in ghiaietto appositamente prodotti, secondo le indicazioni dell'artista. 
Come spesso accade per l'architettura milanese, all'ultimo piano dell'edificio viene introdotto il tema dell'attico, arretrato rispetto al filo delle facciate sottostanti e circondato da un'ampia terrazza.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 11 e 50)
  • Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse - Tutela apparati decorativi e Determinazioni relative al vincolo paesistico su ambito tra Naviglio Grande e Pavese in Milano
  • Foglio Catastale: 473
  • Particella: 42
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Facciata principale Decorazioni pittoriche Astratto Dova Giovanni


Note

Il progetto è parte integrante di un più ampio piano di lottizzazione dell'area intorno a viale Gorizia ed è stato il primo ad essere completato. Progettato all'indomani della Seconda Guerra Mondiale è considerato, insieme all'edificio di Zanuso in via Senato 11, uno dei migliori esempi dell'epoca in riferimento al dibattito sulla collaborazione tra architetti ed artisti, cui il suo progettista si è dedicato a lungo attraverso la pubblicazione di numerosi scritti. Tra questi, si segnala in particolare il testo “Architettura e pittura“, comparso sulla rivista “Edilizia moderna“ nel dicembre 1951. Il ruolo capitale di quest'opera nel discorso sulla sinestesia delle arti verrà riconosciuto, tra i primi, da Gio Ponti che scriverà in proposito: “Forse qui, in queste pareti in fulget e non nel fare qualche parete “a fresco“ è la soluzione di questa cooperazione fra pittura ed architetti della quale tanto si discute: Zanuso ha mostrato la via“ (G. Ponti 1952).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Zanuso Marco 1951 Architettura e pittura Edilizia moderna n. 47 43-48 Si
Ponti Gio 1952 Astrattismo in facciata Domus n. 267 2-3; 61 Si
1953 L'Architecture d'aujourd'hui n. 48 86 No
Bottoni Piero 1954 Antologia di edifici moderni in Milano Editoriale Domus Milano 171-173 No
Ponti Gio 1957 Milano oggi Milano Moderna Milano 94 No
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 17 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 311 No
De Giorgi Manolo (a cura di) 1999 Marco Zanuso architetto Skira Milano Si
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 239 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Marco Zanuso Marco Zanuso Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio Edificio in viale Gorizia, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista facciata principale Vista facciata principale Marco Introini - 2008
La facciata principale, rivolta verso viale Gorizia La facciata principale, rivolta verso viale Gorizia Marco Introini - 2008
Facciata principale, particolare motivo decorativo. Stampa fotografica b/n Facciata principale, particolare motivo decorativo. Stampa fotografica b/n Fondo Marco Zanuso, Fondazione Archivio del Moderno
Facciata principale, particolare motivo decorativo. Stampa fotografica b/n Facciata principale, particolare motivo decorativo. Stampa fotografica b/n Fondo Marco Zanuso, Fondazione Archivio del Moderno
Particolare dei balconi. Stampa fotografica b/n Particolare dei balconi. Stampa fotografica b/n Fondo Marco Zanuso, Fondazione Archivio del Moderno
Facciata principale. Stampa fotografica b/n Facciata principale. Stampa fotografica b/n Fondo Marco Zanuso, Fondazione Archivio del Moderno
Facciata principale. Stampa fotografica b/n Facciata principale. Stampa fotografica b/n Archivio Civico di Milano
Pianta primo piano e piano tipo. Scala 1:100 Pianta primo piano e piano tipo. Scala 1:100 Archivio Civico di Milano
Pianta ultimo piano. Scala 1:100 Pianta ultimo piano. Scala 1:100 Archivio Civico di Milano
Prospettiva Prospettiva Archivio Civico di Milano
Prospetto su strada. Scala 1:100, febbraio 1954 Prospetto su strada. Scala 1:100, febbraio 1954 Archivio Civico di Milano
Prospetto su strada, progetto non definitivo. Scala 1:100 Prospetto su strada, progetto non definitivo. Scala 1:100 Archivio Civico di Milano
Sezione trasversale e planimetria generale. Scala 1:100 e scala 1:500 Sezione trasversale e planimetria generale. Scala 1:100 e scala 1:500 Archivio Civico di Milano
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio del Moderno, Fondo Marco Zanuso Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Marco Zanuso Visualizza
Enciclopedia Treccani - Marco Zanuso Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Marco Zanuso Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 13/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022