Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI E UFFICI IN VIA DEI GIARDINI 7

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista da via dei Giardini
  • Vista da via dei Giardini angolo via Pisoni
  • L'edificio visto dallo spigolo rivolto verso via dei Giardini
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Pianta secondo piano. Scala 1:100, s.d.
  • Prospetto principale e prospetti laterali
  • Prospettiva dell'edificio con fotomontaggio
  • Edificio per abitazioni e uffici, via dei Giardini 7, Milano
  • Pianta del teatro S. Erasmo. Scala 1:100, s.d.
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI E UFFICI IN VIA DEI GIARDINI 7
  • Indirizzo: Via dei Giardini N. 7
  • Data: 1947 - 1950
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Carlo De Carli, Antonio Carminati
Descrizione

L'edificio si sviluppa su sette piani fuori terra: i primi cinque sono destinati ad uffici; gli ultimi due ospitano gli appartamenti, arretrati rispetto alla facciata sottostante e circondati da terrazze e spazi verdi secondo il modello della “villa pensile“.
Al livello rialzato, l'elemento centrale della distribuzione è un vasto atrio preceduto da una breve scalinata che, attraverso ampie vetrate in cristallo, consente di traguardare la profondità del blocco edilizio fino alla retrostante piazza Sant'Erasmo, verso un frammento dell'antico chiostro monastico da cui la piazza prende il nome. Dall'atrio sono raggiungibili gli impianti di risalita, costituiti da scale e ascensori posti in posizione baricentrica rispetto al complicato andamento planimetrico dell'edificio, che ricalca i confini del lotto a disposizione.
Le facciate sono risolte come sequenza di logge continue sovrapposte, grazie alla scelta di arretrare i tamponamenti verticali rispetto allo scheletro di travi e pilastri in cemento armato. La presenza di questi elementi continui è dettata, da un lato, dalla volontà di garantire un costante rapporto con il verde all'intorno e, dall'altro, dalla possibilità di garantire attraverso le logge una certa unitarietà prospettica, indipendentemente dalla scansione dei locali interni. Richiesta della committenza era infatti la massima elasticità nel disegno della pianta, garantita dalla gabbia strutturale.
I parapetti sono realizzati in vetro trasparente con montanti in alluminio anodizzato, mentre dietro le balaustre si dispongono a fasce orizzontali le aperture continue con serramenti in larice naturale.
Particolare attenzione è dedicata anche al raccordo tra gli elementi portanti, con i pilastri che si rastremano verso l'alto incrociando le travi senza soluzione di continuità, anche grazie all'uniformità delle finiture materiche.

Info
  • Progetto: 1947 - 1950
  • Esecuzione: 1947 - 1950
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Carminati Progetto architettonico Progetto SI
Carlo De Carli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20111&RicProgetto=architetti SI
Eugenio Saliva Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: travi, pilastri e solai in cemento armato
  • Materiale di facciata: granito di Ausolo; marmo Botticino; intonaco tipo Fulget
  • Coperture: piana a terrazza, sistemato a solarium
  • Serramenti: in legno di larice naturale
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Al livello rialzato, l'elemento centrale della distribuzione è un vasto atrio preceduto da una breve scalinata che, attraverso ampie vetrate in cristallo, consente di traguardare la profondità del blocco edilizio fino alla retrostante piazza Sant'Erasmo, verso un frammento dell'antico chiostro monastico da cui la piazza prende il nome. Dall'atrio sono raggiungibili gli impianti di risalita, costituiti da scale e ascensori posti in posizione baricentrica rispetto al complicato andamento planimetrico dell'edificio, che ricalca i confini del lotto a disposizione.
Le facciate sono risolte come sequenza di logge continue sovrapposte, grazie alla scelta di arretrare i tamponamenti verticali rispetto allo scheletro di travi e pilastri in cemento armato. La presenza di questi elementi continui è dettata, da un lato, dalla volontà di garantire un costante rapporto con il verde all'intorno e, dall'altro, dalla possibilità di garantire attraverso le logge una certa unitarietà prospettica, indipendentemente dalla scansione dei locali interni. Richiesta della committenza era infatti la massima elasticità nel disegno della pianta, garantita dalla gabbia strutturale.
I parapetti sono realizzati in vetro trasparente con montanti in alluminio anodizzato, mentre dietro le balaustre si dispongono a fasce orizzontali le aperture continue con serramenti in larice naturale.
Particolare attenzione è dedicata anche al raccordo tra gli elementi portanti, con i pilastri che si rastremano verso l'alto incrociando le travi senza soluzione di continuità, anche grazie all'uniformità delle finiture materiche.
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Il loggiato all'ultimo piano è stato coperto nel corso degli anni.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 136)
  • Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse (30/11/2009)
  • Foglio Catastale: 349
  • Particella: 404

Note

Al piano seminterrato l'esistenza di un vasto ambiente privo di pilastri intermedi, realizzato con solai a telai multipli retti da travi incrociate in cemento armato, consentì a De Carli di allestire tra il 1951 e il 1953 un teatro intitolato a Sant'Erasmo, poi smantellato. Questo locale per spettacoli è stato il primo teatro milanese a scena centrale e i trecento posti a sedere erano sistemati in modo da evitare la creazione di un fuoco prospettico coincidente con il palco. Il loggiato all'ultimo piano è stato coperto nel corso degli anni.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pica Agnoldomenico 1950 Architettura nuova in un giardino antico Spazio n. 1 47-49 Si
1952 Domus n. 268 No
Bottoni Piero 1954 Antologia di edifici moderni in Milano Editoriale Domus Milano 114-116 No
Pagani Carlo 1955 Architettura italiana oggi Hoepli Milano No
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 43 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 310 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 226 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Carlo De Carli Carlo De Carli Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Servizi Storici Edificio in via dei Giardini 7, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Marco Introini - 2015
Vista da via dei Giardini Vista da via dei Giardini Marco Introini - 2015
Vista da via dei Giardini angolo via Pisoni Vista da via dei Giardini angolo via Pisoni Marco Introini - 2015
L'edificio visto dallo spigolo rivolto verso via dei Giardini L'edificio visto dallo spigolo rivolto verso via dei Giardini Marco Introini - 2008
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Pianta secondo piano. Scala 1:100, s.d. Pianta secondo piano. Scala 1:100, s.d. Fondo Carlo De Carli, Politecnico di Milano
Prospetto principale e prospetti laterali Prospetto principale e prospetti laterali Fondo Carlo De Carli, Politecnico di Milano
Prospettiva dell'edificio con fotomontaggio Prospettiva dell'edificio con fotomontaggio Fondo Carlo De Carli, Politecnico di Milano
Edificio per abitazioni e uffici, via dei Giardini 7, Milano Edificio per abitazioni e uffici, via dei Giardini 7, Milano Fondo Carlo De Carli, Politecnico di Milano
Pianta del teatro S. Erasmo. Scala 1:100, s.d. Pianta del teatro S. Erasmo. Scala 1:100, s.d. Fondo Carlo De Carli, Politecnico di Milano

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 15/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022