Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA DEL CEDRO

Scheda Opera

  • L'edificio per uffici visto da via Cernaia
  • Dettaglio di uno dei fronti dell'edificio per uffici
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CASA DEL CEDRO
  • Indirizzo: Via Fatebenefratelli N. 3
  • Data: 1951 - 1959
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Giulio Minoletti, Giuseppe Chiodi, Elena Martelli
Descrizione

La “casa del cedro“ è un complesso destinato a uffici e abitazione di lusso, composto da due edifici in linea che si affacciano rispettivamente sulle via Cernaia e Fatebenefratelli. All'incrocio delle strade si trova il cedro da cui ha preso il nome la costruzione, che il progetto di Minoletti trasforma in elemento caratterizzante l'impianto urbanistico del lotto incentrato intorno a un giardino, ribassato rispetto alla quota del suolo.
Il blocco ad abitazioni si svolge su dieci piani, dei quali alcuni occupati da un unico alloggio di dodici vani e altri da due appartamenti di sei-sette locali; l'attico arretrato dell'ultimo piano - segnalato in facciata da un'aerea pensilina - è direttamente collegato a una terrazza privata con piscina. Ciascun alloggio era dotato dei migliori comfort tecnologici disponibili all'epoca della costruzione, che includevano lavandini, cucine e piani di lavoro in acciaio inossidabile, arredi fissi in legni laccati (destinati ad accogliere frigoriferi, cappe, lavatrici) e luci particolari per le zone di lavoro. Anche gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, centralizzati, erano realizzati con soluzioni particolari che prevedevano il ricorso a pannelli a soffitto. Particolare attenzione è riservata alla hall del piano terra, pavimentata con una preziosa varietà di marmo Lasa e dalle pareti rivestite in legno di noce lucidato a cera. Il tutto è completato da una scenografica fontana e da decorazioni pittoriche a soffitto, realizzate da Antonia Tomasini cui si deve anche la realizzazione dell'artistico corrimano in legno che adorna la scala principale. La facciata del volume residenziale, rivestita in marmo rosa di Candoglia su un basamento in granitello di Montorfano, è scandita in tre file di aperture a tutt'altezza, delle quali quella centrale costituita da una successione verticale di logge tripartite, leggermente arretrate, poste a servizio dei soggiorni. Gli infissi delle stanze principali, doppi e a scorrimento orizzontale, sono in alluminio anticorodal anodizzato; quelli dei locali di servizio in legno; tutti sono oscurabili con tende alla veneziana e già forniti di binario per i tendaggi.
Il corpo destinato ad uffici, invece, si sviluppa su sei piani entro un volume cubico interamente rivestito in lastre di ceppo gentile nei toni del grigio, ma svuotato al piede da una sequenza di ampie vetrate.
I due blocchi sono collegati tra loro in quota, mediante un percorso sospeso.
Il giardino del piano terra è corredato da una vasca d'acqua, rivestita in mosaico azzurro, su cui si aprono alcune finestre subacquee che offrono la veduta di una statua sommersa.

Info
  • Progetto: 1951 - 1957
  • Esecuzione: 1955 - 1959
  • Committente: Società Andrease
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Chiodi Progetto architettonico Progetto SI
Chiodi Giuseppe Progetto strutturale Progetto NO
Filippo Greco & C. Impresa esecutrice Esecuzione NO
Lodovico Lanza Direzione lavori Esecuzione NO
Elena Martelli Progetto architettonico Progetto SI
Giulio Minoletti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58389 SI
Pietro Noli Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: travi, pilastri e fondazioni in cemento armato; solai in cemento armato rivestiti in cotto
  • Materiale di facciata: edificio residenziale: granitello di Montorfano (zoccolatura) e marmo rosa di Candoglia lucidato (piani superiori); edificio per uffici: ceppo gentile grigio
  • Coperture: piana, parzialmente sistemata a giardino pensile
  • Serramenti: doppi e a scorrimento in alluminio anticorodal anodizzato (locali principali); in legno (locali di servizio)
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il blocco ad abitazioni si svolge su dieci piani, dei quali alcuni occupati da un unico alloggio di dodici vani e altri da due appartamenti di sei-sette locali; l'attico arretrato dell'ultimo piano - segnalato in facciata da un'aerea pensilina - è direttamente collegato a una terrazza privata con piscina. Ciascun alloggio era dotato dei migliori comfort tecnologici disponibili all'epoca della costruzione, che includevano lavandini, cucine e piani di lavoro in acciaio inossidabile, arredi fissi in legni laccati (destinati ad accogliere frigoriferi, cappe, lavatrici) e luci particolari per le zone di lavoro. Anche gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, centralizzati, erano realizzati con soluzioni particolari che prevedevano il ricorso a pannelli a soffitto. Particolare attenzione è riservata alla hall del piano terra, pavimentata con una preziosa varietà di marmo Lasa e dalle pareti rivestite in legno di noce lucidato a cera. Il tutto è completato da una scenografica fontana e da decorazioni pittoriche a soffitto, realizzate da Antonia Tomasini cui si deve anche la realizzazione dell'artistico corrimano in legno che adorna la scala principale. La facciata del volume residenziale, rivestita in marmo rosa di Candoglia su un basamento in granitello di Montorfano, è scandita in tre file di aperture a tutt'altezza, delle quali quella centrale costituita da una successione verticale di logge tripartite, leggermente arretrate, poste a servizio dei soggiorni. Gli infissi delle stanze principali, doppi e a scorrimento orizzontale, sono in alluminio anticorodal anodizzato; quelli dei locali di servizio in legno; tutti sono oscurabili con tende alla veneziana e già forniti di binario per i tendaggi. 
Il corpo destinato ad uffici, invece, si sviluppa su sei piani entro un volume cubico interamente rivestito in lastre di ceppo gentile nei toni del grigio, ma svuotato al piede da una sequenza di ampie vetrate. 
I due blocchi sono collegati tra loro in quota, mediante un percorso sospeso.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 136) - parte
  • Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse (30/11/2009)
  • Foglio Catastale: 349
  • Particella: 252
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Atrio, soffitto Decorazioni pittoriche Tommasini Antonia Mediocre
Scala principale Corrimano Tommasini Antonia Legno Mediocre


Note

Il complesso sorge nello storico quartiere di Brera, alle spalle della chiesa di San Marco che nel 1934 aveva visto la sostituzione dell'originario muro di cinta posto lungo via Fatebenefratelli con una cancellata disegnata dall'architetto Pier Giulio Magistretti, padre di Vico.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1953 Edilizia moderna n. 91 63-66 No
Bottoni Piero 1954 Antologia di edifici moderni in Milano. Guida Editoriale Domus Milano 110-113 No
1957 Casa del Cedro Forum n. 9-10 320-322 Si
Aloi Roberto 1959 Nuove architetture a Milano Hoepli Milano 360-362 No
Ponti Gio 1959 Architetti italiani. Minoletti Milano Moderna Milano 48-49 No
Perogalli Carlo 1960 Atrii di case Görlich Milano 200-205 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 313 No
Guidarini Stefano, Salvadeo Pierluigi, Zerilli Micheal 1995 Itinerario n. 115. Minoletti e Milano Domus n. 774 No
Irace Fulvio 1996 Milano moderna. Architettura e città nell'epoca della ricostruzione Motta Milano 61; 78-83 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 245 No
Capitanucci Maria Vittoria 2013 Il professionismo colto del dopoguerra Solferino Milano 36-39 No
Triunveri Elena (a cura di) 2014 Giulio Minoletti. 1910-1981. Inventario analitico dell'archivio Mendrisio Academy Press, Silvana editoriale Mendrisio 149-150 No
Sumi Christian, Viati Navone Annalisa (a cura di) 2014 Giulio Minoletti. Architetto, urbanista e designer Mendrisio Academy Press, Silvana editoriale Mendrisio 76-79 Si
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 102 No
Loi Maria Cristina, Sumi Christian, Viati Navone Annalisa (a cura di) 2017 Giulio Minoletti. Lo spettacolo dell'architettura Mendrisio Academy Press, Silvana editoriale Mendrisio No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 108 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Giulio Minoletti Giulio Minoletti Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio Casa del Cedro a Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L'edificio per uffici visto da via Cernaia L'edificio per uffici visto da via Cernaia Marco Introini - 2015
Dettaglio di uno dei fronti dell'edificio per uffici Dettaglio di uno dei fronti dell'edificio per uffici Marco Introini - 2015
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SAN Archivi degli Architetti - Giulio Minoletti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Giulio Minoletti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022