Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CIMITERO DI GUERRA GERMANICO

Scheda Opera

  • Particolare della scala d'ingresso alle kammern
  • Cimitero di guerra germanico
  • Viale di accesso
  • Viale di accesso
  • Kameradengrabe, (tomba dei compagni)
  • Hof Caltanissetta
  • Particolare della pensilina di copertura
  • Comune: Motta Sant'Anastasia
  • Denominazione: CIMITERO DI GUERRA GERMANICO
  • Indirizzo: SP 13
  • Data: 1961 - 1965
  • Tipologia: Cimiteri
  • Autori principali: Diez Brandi
Descrizione

Il sacrario, destinato ad accogliere le sepolture dei soldati tedeschi morti in Sicilia durante la seconda guerra mondiale, è stato realizzato, tra il 1961 e il 1965, ai margini dell’abitato di Motta Sant’Anastasia e sulla sommità di una collina panoramica coltivata a ulivi ed estesa circa quattro ettari. Unico in Sicilia e tra i pochi dell’Italia meridionale, ospita nella cripta situata al piano seminterrato i resti di 4.561 militari. È stato progettato dall’architetto tedesco Diez Brandi (1901-1985)1 allievo e assistente di Paul Schmitthenner (1884-1972), esponente emergente di quella parte tradizionalista dell’architettura tedesca del Novecento che strumentalmente è stata trascurata dalla storiografia contemporanea.
Brandi imposta il suo progetto sull’idea di un grande recinto ipetrale rettangolare (44 x 30 mt.), dall’aspetto esteriore di un poderoso, invalicabile fortilizio, suddiviso in sei camere a cielo aperto poste su diverse quote e cinte da alti, poderosi muri in mattoni terminati da un massiccio cordolo in travertino. Le kammern sepolcrali configurano un preciso percorso che, prima degli interventi demolitori degli anni ottanta, aveva inizio da un atrio posto nell’angolo nord-est dell’edificio. Da questa prima sala (non più esistente), situata alla stessa quota della cripta, si accedeva, attraverso una scala che superava un dislivello di circa due metri, alla Kameradengrabe (“tomba dei compagni”). Quest’ultima, avente una forma quadrata (lato di dieci metri), con la sua chiara e limpida spazialità e la presenza, su una pedana appena rilevata della struggente scultura bronzea realizzata da Hans Wimmer, costituisce il preludio alle successive cinque sale chiamate Hof (corti), ciascuna delle quali è dedicata alle province siciliane da cui sono state traslate le spoglie dei soldati; in ordine di percorso: Hof Catania, Hof Caltanissetta (comprendente le province di Siracusa e Ragusa), Hof Messina (comprendente la provincia di Enna) e Hof Palermo (che include le province di Agrigento e Trapani). Per la nettezza del linguaggio e il rigoroso accostamento dei materiali (murature in mattoni di produzione artigianale, pavimentazione in marmo di Carrara, lastre di pietra lavica per le iscrizione dei nomi dei soldati), le kammern esprimono una forza icastica assoluta fatta di pause e di vuoti, lungo l’inquietudine di un percorso che progressivamente immerge il visitatore nel “silenzio” profondo e impenetrabile di spazi protetti e totalmente introversi, che escludono ogni rapporto con l’esterno, in una dimensione di dolente meditazione. Le kriegsgräberfürsorge di Motta sintetizzano in pochi segni il significato memoriale di un luogo doloroso che rifugge da ogni facile retorica espressiva; esse, semmai, possono essere riguardate come un omaggio ai miti illuministici dell’architettura degli anni trenta tedesca con particolare riferimento alle opere di Heinrich Tessenow.
A causa del manifestarsi di segni di cedimento delle fondazioni sotto il peso della massiccia mole dell’edificio, nel 2002 sono stati intrapresi dei lavori di restauro, progettati da Wolgang Hoerle che hanno comportato la realizzazione di opere di consolidamento del terreno (mediante palificazioni), dei solai di separazione tra le camere e la cripta, e l’abbassamento dei muri perimetrali delle sale di oltre due metri, con un’evidente alterazione dei precedenti rapporti spaziali. Altre modificazioni hanno interessato, nel 2010, il disegno delle pavimentazioni e, soprattutto, l’introduzione di un massiccio cordolo in cemento armato - in sostituzione di quello originario in blocchi di travertino - che con il suo considerevole aggetto rispetto alla muratura sottostante ne ha indebolito la purezza stereotomica così com’era percepibile dall’iniziale condizione figurale scaturita dall’idea progettuale di Diez Brandi. (Di Benedetto)

Info
  • Progetto: 1961 -
  • Esecuzione: 1961 - 1965
  • Tipologia Specifica: Cimitero/sacrario
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Cimitero
  • Destinazione attuale: Cimitero
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Diez Brandi Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: muratura
  • Materiale di facciata: mattoni faccia vista
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo

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Brandi imposta il suo progetto sull’idea di un grande recinto ipetrale rettangolare (44 x 30 mt.), dall’aspetto esteriore di un poderoso, invalicabile fortilizio, suddiviso in sei camere a cielo aperto poste su diverse quote e cinte da alti, poderosi muri in mattoni terminati da un massiccio cordolo in travertino. Le kammern sepolcrali configurano un preciso percorso che, prima degli interventi demolitori degli anni ottanta, aveva inizio da un atrio posto nell’angolo nord-est dell’edificio. Da questa prima sala (non più esistente), situata alla stessa quota della cripta, si accedeva, attraverso una scala che superava un dislivello di circa due metri, alla Kameradengrabe (“tomba dei compagni”). Quest’ultima, avente una forma quadrata (lato di dieci metri), con la sua chiara e limpida spazialità e la presenza, su una pedana appena rilevata della struggente scultura bronzea realizzata da Hans Wimmer, costituisce il preludio alle successive cinque sale chiamate Hof (corti), ciascuna delle quali è dedicata alle province siciliane da cui sono state traslate le spoglie dei soldati; in ordine di percorso: Hof Catania, Hof Caltanissetta (comprendente le province di Siracusa e Ragusa), Hof Messina (comprendente la provincia di Enna) e Hof Palermo (che include le province di Agrigento e Trapani). Per la nettezza del linguaggio e il rigoroso accostamento dei materiali (murature in mattoni di produzione artigianale, pavimentazione in marmo di Carrara, lastre di pietra lavica per le iscrizione dei nomi dei soldati), le kammern esprimono una forza icastica assoluta fatta di pause e di vuoti, lungo l’inquietudine di un percorso che progressivamente immerge il visitatore nel “silenzio” profondo e impenetrabile di spazi protetti e totalmente introversi, che escludono ogni rapporto con l’esterno, in una dimensione di dolente meditazione. Le kriegsgräberfürsorge di Motta sintetizzano in pochi segni il significato memoriale di un luogo doloroso che rifugge da ogni facile retorica espressiva; esse, semmai, possono essere riguardate come un omaggio ai miti illuministici dell’architettura degli anni trenta tedesca con particolare riferimento alle opere di Heinrich Tessenow.
A causa del manifestarsi di segni di cedimento delle fondazioni sotto il peso della massiccia mole dell’edificio, nel 2002 sono stati intrapresi dei lavori di restauro, progettati da Wolgang Hoerle che hanno comportato la realizzazione di opere di consolidamento del terreno (mediante palificazioni), dei solai di separazione tra le camere e la cripta, e l’abbassamento dei muri perimetrali delle sale di oltre due metri, con un’evidente alterazione dei precedenti rapporti spaziali. Altre modificazioni hanno interessato, nel 2010, il disegno delle pavimentazioni e, soprattutto, l’introduzione di un massiccio cordolo in cemento armato - in sostituzione di quello originario in blocchi di travertino - che con il suo considerevole aggetto rispetto alla muratura sottostante ne ha indebolito la purezza stereotomica così com’era percepibile dall’iniziale condizione figurale scaturita dall’idea progettuale di Diez Brandi. (Di Benedetto) 

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Corte interna Scultura Kameradengrabe (tomba dei compagni) Han Wimmer Bronzo Buono


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Freigang Christian 2002 Diez Brandi (1901 - 1985): ein Göttinger Architekt zwischen Tradition und Moderne Verlag Göttinger Tagblatt Göttingen Si
Di Benedetto Giuseppe 2012 Per un atlante dell’architettura moderna in Sicilia Itinera Lab Editrice Marsala 151-158 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Particolare della scala d'ingresso alle kammern Particolare della scala d'ingresso alle kammern
Cimitero di guerra germanico Cimitero di guerra germanico
Viale di accesso Viale di accesso
Viale di accesso Viale di accesso
Kameradengrabe, (tomba dei compagni) Kameradengrabe, (tomba dei compagni)
Hof Caltanissetta Hof Caltanissetta
Particolare della pensilina di copertura Particolare della pensilina di copertura

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Sicilia, Assessorato Regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
Titolare della ricerca: Università degli studi di Palermo - Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Maurizio Carta


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023