Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA ENRIQUES

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista esterna, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Perimetrazione nominated property e buffer zone su base ortofoto, 2018
  • Comune: Ivrea
  • Località: Montenavale
  • Denominazione: VILLA ENRIQUES
  • Indirizzo: Via Montenavale N. 2
  • Data: 1950 - 1954
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Annibale Fiocchi
Descrizione

1. Opera originaria

«Sulla strada Monte Navale si possono infine raggiungere […] (strada Monte Navale n. 5, su progetto di Annibale Fiocchi, 1944): fanno parte di un gruppo di edifici di alta qualità destinati a personale con mansioni direttive, progettati da architetti già impegnati a Ivrea nella realizzazione di opere commissionate dalla Olivetti». (Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo”, Ivrea 2018, p. 49)

«La villa unifamiliare denominata Villa Enriques o Casa Enriques è ubicata in strada Monte Navale a Ivrea, sulla collina prospiciente al Centro Studi ed Esperienze Olivetti. L'edificio primitivo fu progettato nel 1941 dallo stesso Giovanni Emiques (1905-1990), poliedrico ingegnere civile, poi editore (Zanichelli), antifascista, aderente alla resistenza, esponente del locale CLN e di origine ebraica, a quel tempo dirigente Olivetti. Il fabbricato si erge a monte della Strada Monte Navale, nell'omonima regione eporediese, su un'altura dominante, scarsamente visibile dalla via pubblica, in prossimità ed in affaccio al nucleo principale delle fabbriche dalle quali dista poche centinaia di metri. La villa fa parte del gruppo di edifici abitativi di alta qualità predisposti per ospitare le elites direttive olivettiane delle quali il proprietario fece parte, in particolare nel periodo bellico, allorquando assunse cariche apicali di reggenza con Giuseppe Pero e Gino Levi Martinoli (fratello di Natalia Ginzburg e fondatore del CENSIS), stante l'assenza di Adriano Olivetti, rifugiato in Svizzera. Nel 1950 l'arch. Annibale Fiocchi (1915-2011) progettò poi l'ampliamento dell'abitazione per la famiglia Emiques. Si trattò dell'aggiunta di due vani: una sala ed un terrazzo a formare un volume più basso. Il 19 aprile 1950 si ottenne l'autorizzazione a costruire; il 13 marzo 1954 venne elaborata la relazione tecnica a cura della Commissione Comunale tecnico sanitaria del Comune di Ivrea in cui si dichiarava l'abitabilità dell'edificio. L'architettura manifesta formalmente gli stilemi compositivi propri del periodo costruttivo e riporta pertanto molti elementi caratteristici del Movimento Moderno quali l'asimmetria di piante ed alzati, il diverso disegno d'ogni fronte, il tetto piano, l'uso di finestre a nastro, l'aggregazione per masse dei volumi abitativi, le superfici dei fronti ad intonaco chiaro, le ringhiere a correnti orizzontali, il tetto piano, gli sporti di solettine aggettanti in cls a formare cornicioni e mensoloni, i sistemi d'oscuramento a tapparella di forte tonalità. Dall'uso di tali elementi ne scaturisce un edificio di grande qualità formale e costruttiva quale oggi appare. I volumi sono aggregati secondo un semplice schema a formare una massa grosso modo parallelepipeda (e ancor più antisimmetrica dopo l'ampliamento di Fiocchi) di due piani fuori terra, con gli ambienti giorno ospitati al primo piano ft., quelli per la notte al secondo. La villa è immersa in un ampio parco che forma uno degli elementi distintivi del sito. Da esso si coglie una non comune vista panoramica della città e della corona montana retrostante». ("Relazione storica descrittiva", in Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Piemonte MiBACT, DCR n. 3/2019).

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’opera mantiene la destinazione d’uso originaria a residenza unifamiliare. È in buono stato di conservazione e non presenta all’esterno trasformazioni che abbiano alterato i caratteri del progetto originario. Le superfici esterne non presentano particolari forme di degrado.

Villa Enriques è tra le architetture incluse nella core zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538).

Nel 2019 per Villa Enriques è stata emanata la Dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, c. 3, lett. a) e d) e 13 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

(Scheda a cura di Stefania Dassi MiBACT SR-PIE con Bianca Guiso, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1950 -
  • Esecuzione: - 1954
  • Tipologia Specifica: Casa unifamiliare
  • Committente: Giovanni Enriques
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa unifamiliare
  • Destinazione attuale: Casa unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Annibale Fiocchi Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Intonaco bianco
  • Coperture: Copertura piana
  • Serramenti: Serramenti in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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«Sulla strada Monte Navale si possono infine raggiungere […] (strada Monte Navale n. 5, su progetto di Annibale Fiocchi, 1944): fanno parte di un gruppo di edifici di alta qualità destinati a personale con mansioni direttive, progettati da architetti già impegnati a Ivrea nella realizzazione di opere commissionate dalla Olivetti». (Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo”, Ivrea 2018, p. 49)

«La villa unifamiliare denominata Villa Enriques o Casa Enriques è ubicata in strada Monte Navale a Ivrea, sulla collina prospiciente al Centro Studi ed Esperienze Olivetti. L'edificio primitivo fu progettato nel 1941 dallo stesso Giovanni Emiques (1905-1990), poliedrico ingegnere civile, poi editore (Zanichelli), antifascista, aderente alla resistenza, esponente del locale CLN e di origine ebraica, a quel tempo dirigente Olivetti. Il fabbricato si erge a monte della Strada Monte Navale, nell'omonima regione eporediese, su un'altura dominante, scarsamente visibile dalla via pubblica, in prossimità ed in affaccio al nucleo principale delle fabbriche dalle quali dista poche centinaia di metri. La villa fa parte del gruppo di edifici abitativi di alta qualità predisposti per ospitare le elites direttive olivettiane delle quali il proprietario fece parte, in particolare nel periodo bellico, allorquando assunse cariche apicali di reggenza con Giuseppe Pero e Gino Levi Martinoli (fratello di Natalia Ginzburg e fondatore del CENSIS), stante l'assenza di Adriano Olivetti, rifugiato in Svizzera. Nel 1950 l'arch. Annibale Fiocchi (1915-2011) progettò poi l'ampliamento dell'abitazione per la famiglia Emiques. Si trattò dell'aggiunta di due vani: una sala ed un terrazzo a formare un volume più basso. Il 19 aprile 1950 si ottenne l'autorizzazione a costruire; il 13 marzo 1954 venne elaborata la relazione tecnica a cura della Commissione Comunale tecnico sanitaria del Comune di Ivrea in cui si dichiarava l'abitabilità dell'edificio. L'architettura manifesta formalmente gli stilemi compositivi propri del periodo costruttivo e riporta pertanto molti elementi caratteristici del Movimento Moderno quali l'asimmetria di piante ed alzati, il diverso disegno d'ogni fronte, il tetto piano, l'uso di finestre a nastro, l'aggregazione per masse dei volumi abitativi, le superfici dei fronti ad intonaco chiaro, le ringhiere a correnti orizzontali, il tetto piano, gli sporti di solettine aggettanti in cls a formare cornicioni e mensoloni, i sistemi d'oscuramento a tapparella di forte tonalità. Dall'uso di tali elementi ne scaturisce un edificio di grande qualità formale e costruttiva quale oggi appare. I volumi sono aggregati secondo un semplice schema a formare una massa grosso modo parallelepipeda (e ancor più antisimmetrica dopo l'ampliamento di Fiocchi) di due piani fuori terra, con gli ambienti giorno ospitati al primo piano ft., quelli per la notte al secondo. La villa è immersa in un ampio parco che forma uno degli elementi distintivi del sito. Da esso si coglie una non comune vista panoramica della città e della corona montana retrostante». ("Relazione storica descrittiva", in Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Piemonte MiBACT, DCR n. 3/2019).

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’opera mantiene la destinazione d’uso originaria a residenza unifamiliare. È in buono stato di conservazione e non presenta all’esterno trasformazioni che abbiano alterato i caratteri del progetto originario. Le superfici esterne non presentano particolari forme di degrado. 

Villa Enriques è tra le architetture incluse nella core zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538).

Nel 2019 per Villa Enriques è stata emanata la Dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, c. 3, lett. a) e d) e 13 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

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  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento: D.C.R. 08/01/2019, n. 3
  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. a) e d)
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: C.F.
  • Particella: 89

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico 2007 Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea Allemandi Torino 59, 99 No
Gerbi Sandro 2013 Giovanni Enriques: dalla Olivetti alla Zanichelli Hoepli Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Tratto da - Bonifazio, Giacopelli, Allemandi 2007
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Bianca Guiso - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Bianca Guiso - 2019
Perimetrazione nominated property e buffer zone su base ortofoto, 2018 Perimetrazione nominated property e buffer zone su base ortofoto, 2018 Tratto da - Dossier di Candidatura WHL “Ivrea Città Industriale del XX secolo” 2018

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Stefania Dassi con Bianca Guiso
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 28/01/2025

Revisori:

Mezzino Davide 2021