VILLA GASSINO
Scheda Opera
- Comune: Ivrea
- Località: Montenavale
- Denominazione: VILLA GASSINO
- Indirizzo: Strada di Montenavale N. 8f
- Data: 1953 - 1954
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Eduardo Vittoria
Descrizione
1. Opera originaria
«Le idee di Vittoria sul paesaggio trovano esplicazione nella villa Gassino. Lo schema planimetrico è assai semplice, ogni premessa formale si annulla per lasciar sorgere la casa spontaneamente dalla collina, parte stessa del paesaggio. Vittoria ha intuito che un fabbricato di queste dimensioni non può tendere a imporsi sull'ambiente, ad esserne centro; che la casa di oggi è pensabile solo come forma estrinseca del rapporto dell'uomo con ciò che lo circonda. Mi sembra importante, inoltre, notare la data di nascita di questa villa, sorta nel 1951 contemporaneamente al Centro Studi Olivetti e al Centro Comunitario di Palazzo. Questa contemporaneità potrebbe apparire piuttosto sconcertante; è singolare che nello stesso tempo un architetto moduli sull'ambiente e, altrove, lo investa con uno schema neorazionalista. Ciò comprova il nostro discorso circa la vicenda ideale di Vittoria ai suoi inizi. La costruzione è situata sulla cima di una collina, e si snoda intorno a una terrazza, due lati della quale sono limitati dal nucleo soggiorno e letti e due sono liberi verso il panorama. Nel corpo letti, sfruttando l'andamento del terreno, è stato ricavato un piano per garage, lavanderia e altri servizi. La villa è costruita in mattoni a faccia vista; i controtelai delle finestre sono in ferro a L verniciati in nero, gli infissi sono in rovere color naturale, i davanzali smaltati di colore bruno, la soletta superiore intonacata in color giallo paglia, il pavimento della terrazza è in cotto chiaro con tozzetti colorati». (Villa Gassino a Ivrea, in «L’architettura. Cronache e storia», anno IV, n. 9, gennaio 1959, pp. 614-615)
«Villa Gassino […] fu costruita per un tecnico della Olivetti al quale era piaciuto il Centro Studi e che di conseguenza aveva chiesto a Vittoria di fargli la casa, bypassando Antonio Tarpino, progettista d’ufficio per le case dei dipendenti. L’edificio ha una pianta ad “elle” aperta verso le montagne con un braccio riservato alla zona giorno e l’altro a quella notte. […] come già nel Centro Comunitario, l’architetto napoletano fonda la propria ricerca progettuale sull’articolata connessione di due (o più) bracci». (Rossano Astarita, Gli architetti di Olivetti. Una storia di committenza industriale, Franco Angeli, Milano, 2000, p. 166)
«Sulla strada Monte Navale si possono infine raggiungere Villa Gassino (strada Monte Navale n. 8f, su progetto di Eduardo Vittoria, 1955-1956) e Villa Enriques (strada Monte Navale n. 5, su progetto di Annibale Fiocchi, 1944): gli edifici fanno parte di un gruppo di edifici di alta qualità destinati a personale con mansioni direttive, progettati da architetti già impegnati a Ivrea nella realizzazione di opere commissionate dalla Olivetti». (Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo”, Ivrea 2018, p. 49)
«La villa unifamiliare denominata Villa Gassino o Casa Gassino è ubicata in strada Monte Navale a Ivrea, sulla collina prospiciente al Centro Studi ed Esperienze Olivetti, all'interno di una zona dedicata all'edificazione di abitazioni simili, destinate ad ospitare i dirigenti dell'azienda ed in posizione dominante, sulla sommità dell'altura. L'edificio è stato progettato dall'architetto napoletano Eduardo Vittoria (1923-2009) per Teresio Gassino, tecnico della Società Olivetti e responsabile del progetto meccanico delle macchine da calcolo e contabili (compresa la Logos 27-2 del 1967, calcolatrice meccanica superautomatica, considerata la più evoluta macchina del genere mai realizzata). La villa fa parte del gruppo di edifici abitativi di alta qualità predisposti per ospitare le élite direttive o tecniche olivettiane delle quali il proprietario fece parte. La villa fu realizzata tra il 1953 e 1954. L'edificio è ubicato in Strada Monte Navale n. 8/F vicino a Casa Stratta, progettata dall'arch. Tarpino. L’architettura presenta uno schema planimetrico ad ”L”, con bracci leggermente divaricati, secondo uno schema caratteristico dell'architettura nordica compresa tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento. Essa è intimamente legata al paesaggio e sembra sorgere "spontaneamente dalla collina" esprimendo in questo modo la poetica del progettista: "forma estrinseca del rapporto dell'uomo con ciò che lo circonda" (il dibattito tra edificio ed intorno, così come gli aspetti teorici dell'urbanistica, dell'architettura e del design hanno sempre rappresentato per Vittoria un campo di costante applicazione). Le ali dell' edificio (posto su 2 fondamentali livelli altimetrici) ospitano la zona giorno (ala nord) e le camere per la notte (ala Sud), aprendosi da un lato verso l'agro circostante, dall'altro verso una semi corte-giardino a livello, raggiungibile anche tramite scale e scalette in esterno, come pure il corpo costruito; sfruttando l'andamento del terreno, l'architetto Vittoria ha ricavato un piano per l'autorimessa, la lavanderia e altri servizi. Il fondamentale rapporto della costruzione con il paesaggio si risolve anche con la creazione di un volume vetrato terminale del braccio nord, realizzato a sbalzo sul vuoto della collina a formare un bow-window di sapore razionalista nordico. Un muro di contenimento rivestito in materiale liteo forma un basamento compositivo sul quale adagiare i volumi abitativi. La soletta superiore della villa è intonacata di colore giallo paglia. La villa è immersa in un ampio parco che forma uno degli elementi distintivi del sito. Da esso si coglie una non comune vista panoramica della città e della corona montana retrostante». ("Relazione storica descrittiva", in Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Piemonte MiBACT, DCR n. 4/2019)
2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale
L’opera mantiene la destinazione d’uso originaria a residenza unifamiliare. È in buono stato di conservazione e non presenta all’esterno trasformazioni che abbiano alterato i caratteri del progetto originario. Sulle superfici esterne si riscontrano alcune forme di degrado superficiale.
Villa Gassino è tra le architetture incluse nella core zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538).
Nel 2019 per Villa Gassino è stata emanata la Dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, c. 3, lett. a) e d) e 13 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.
(Scheda a cura di Stefania Dassi MiBACT SR-PIE con Bianca Guiso, DAD - Politecnico di Torino)
Info
- Progetto: 1953 -
- Esecuzione: - 1954
- Tipologia Specifica: Villa
- Committente: Teresio Gassino
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Villa unifamiliare
- Destinazione attuale: Villa unifamiliare
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Eduardo | Vittoria | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.architettiroma.it/50_anni_professione/vittoria-eduardo/ | SI |
- Strutture: Struttura in calcestruzzo
- Materiale di facciata: Rivestimento in pietra al primo piano e in mattoni faccia a vista al secondo piano. I davanzali sono smaltati di colore bruno, la soletta superiore è intonacata in color giallo paglia, il pavimento della terrazza è in cotto chiaro con tozzetti colorati
- Coperture: Tetto piano
- Serramenti: Controtelai in ferro a L verniciati in nero e dotati di persiane
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
- Data Provvedimento: D.C.R. 08/01/2019, n.8
- Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. a) e d)
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: C.F.
- Particella: 112
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1959 | Villa Gassino a Ivrea | L’architettura. Cronache e storia, anno IV, n. 9 | 614-615 | No | ||
Conforto Cina, De Giorgi Gabriele, Muntoni Alessandra, Pazzaglini Marcello | 1977 | Il Dibattito architettonico in Italia, 1945-1975 | Bulzoni | Roma | 451 | No |
Astarita Rossano | 2000 | Gli architetti di Olivetti. Una storia di committenza industriale | Angeli | Milano | 166 | No |
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico | 2007 | Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea | Allemandi | Torino | 59, 99 | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
---|---|
Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo” | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il PiemonteTitolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)
Scheda redatta da Stefania Dassi con Bianca Guiso
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 28/01/2025
Revisori:
Mezzino Davide 2021