Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PIANO DI RICOSTRUZIONE BISACCIA

Scheda Opera

  • Prospetto Asilo nido
  • Chiesa
  • Asilo nido
  • Casa Gervasio e stabilimento
  • Casa Gervasio e stabilimento
  • Casa Morano
  • Centrale Sip
  • Chiesa
  • Chiesa, dettaglio
  • Interno della chiesa
  • Edificio polifunzionale
  • Interno del centro polifunzionale, auditorium
  • Edificio polifunzionale, ingresso
  • Cimitero e ossario
  • Scuola materna
  • scuola materna
  • Chiesa
  • Plastico dell'area di progetto
  • Sezione
  • Planimetria dell’area di intervento
  • Comune: Bisaccia
  • Località: Bisaccia Nuova
  • Denominazione: PIANO DI RICOSTRUZIONE BISACCIA
  • Indirizzo:
  • Data: 1981 - 1990
  • Tipologia: Insediamenti
  • Autori principali: Aldo Loris Rossi
Descrizione

La legge n. 219 del 14 maggio 1981 recante ulteriori interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 1980 promosse diverse opere di ricostruzione di diversi comuni dell’area irpina, con approcci di varia natura. In questo contesto si inserisce il piano di urbanizzazione della nuova Bisaccia. L’esperienza di Aldo Loris Rossi nell’Irpinia, a prescindere dal valore degli interventi, ha un significato più profondo. Essa è radicata nella realizzazione della ‘città prossima ventura’ post-industriale ideata dalla corrente utopistica del Novecento e si compie nella concreta realizzazione di un nutrito numero di edifici progettati da un unico architetto all’interno di un piano del medesimo autore. In particolare, essi sono: la Scuola materna (1982), dove la scelta della pianta libera permette di ottenere configurazioni diverse degli spazi; l’Asilo nido (1982), il cui impianto architettonico è fondato su uno schema a spirale intorno a un unico ambiente circolare, caratterizzato da una forte unità formale capace di stimolare i piccoli utenti; la Centrale Sip (1983), in questo caso la forma della centrale è determinata dalla compenetrazione di due volumi: un parallelepipedo di base quadrata a doppia altezza e un corpo scala emergente; la Casa Morano (1987), che si appoggia al pendio mediante un sistema di scale e vani che espandono lo spazio, mentre la pianta è articolata su due cilindri, contenenti impianti e collegamenti verticali, che sostengono piattaforme circolari; la Casa Gervasio e lo stabilimento per materiali edili (1983), in cui l’intero organismo è retto da cilindri cavi dell’impiantistica; la Chiesa e centro culturale della nuova città (1984); il Mercatino coperto (1987); la Centrale Enel (1988); l’Ossario del cimitero (1989), la cui morfologia è fondata su un cilindro cavo in marmo bianco di Carrara poggiato a sua volta su un parallelepipedo; infine, la Scuola elementare per 18 aule (1990).

Info
  • Progetto: 1981 -
  • Esecuzione: - 1990
  • Tipologia Specifica: Piano di zona 219/81
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Attrezzature pubbliche, residenza
  • Destinazione attuale: Attrezzature pubbliche, residenza
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Aldo Loris Rossi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.majowiecki.com/massimo-majowiecki/sdc53c78d SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Cemento armato
  • Coperture: Piana
  • Serramenti: Metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Referenze fotografiche
1) Locci 1997
2) Locci 1997
3) Locci 1997
4) Locci 1997
5) Locci 1997
6) Locci 1997
7) Mandelbrot74
8) PMLGPP - Mapio
10) Alessandro D'Aloia
12) Locci 1997
13) Locci 1997
14) Angelo Piccolella
15) Locci 1997
16) Locci 1997
17) Locci 1997
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

A Bisaccia è stato sperimentato un piano di zona inteso più alla scala dell'architettura che a quella dell'urbanistica. La scelta risente non solo delle attitudini progettuali di Aldo Loris Rossi, ma anche della dicotomia piano-progetto che in quei decenni animava il dibattito italiano, ponendosi con decisione sul secondo termine del dualismo. La scelta del linguaggio adottato per realizzare i singoli edifici - che in altro contesto e per un'altra opera di Rossi è stato definito "neo-barocco" da Gillo Dorfles - ha generato un paesaggio urbano singolare, nel quale il nuovo non cerca alcuna integrazione con le preesistenze e con il paesaggio, proponendosi in totale autonomia. Referenze fotografiche 1) Locci 1997 2) Locci 1997 3) Locci 1997 4) Locci 1997 5) Locci 1997 6) Locci 1997 7) Mandelbrot74 8) PMLGPP - Mapio 10) Alessandro D'Aloia 12) Locci 1997 13) Locci 1997 14) Angelo Piccolella 15) Locci 1997 16) Locci 1997 17) Locci 1997

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
de Seta Cesare 1981 L’architettura del Novecento Utet Torino 302 Si
1988 Annali dell’architettura italiana contemporanea Officina edizioni Roma 146 Si
Polano Sergio, Mulazzani Marco 1991 Guida all’architettura italiana del Novecento Electa Milano 478 Si
Mazzotti Gherardo, Rossi Aldo Loris 1995 Dalle case collettive alle unità urbane Edizioni scientifiche italiane Napoli No
Locci Massimo 1997 Aldo Loris Rossi. La concretezza dell’utopia Testo & Immagine Torino 78-85 Si
Rossi Loris Aldo 2006 Napoli : architettura, città, paesaggio Mancosu Roma No
Belfiore Pasquale 2006 Frammenti di qualità architettonica. Percorsi dell’età post-moderna, 1958-1995, in Napoli e la Campania nel Novecento. Diario di un secolo, a cura di A. Croce, F. Tessitore, D. Conte Liguori Napoli 175-177 Si
Rossi Loris Aldo 2012 Eco-Neapolis: il ridisegno del waterfront Rossi Edizioni scientifiche italiane Napoli No
Rossi Loris Aldo 2014 Progetto per Napoli metropolitana : dalla terra dei fuochi a Eco-Neapolis M.E. Architectural book Roma No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto Asilo nido Prospetto Asilo nido
Chiesa Chiesa
Asilo nido Asilo nido
Casa Gervasio e stabilimento Casa Gervasio e stabilimento
Casa Gervasio e stabilimento Casa Gervasio e stabilimento
Casa Morano Casa Morano
Centrale Sip Centrale Sip
Chiesa Chiesa
Chiesa, dettaglio Chiesa, dettaglio
Interno della chiesa Interno della chiesa
Edificio polifunzionale Edificio polifunzionale
Interno del centro polifunzionale, auditorium Interno del centro polifunzionale, auditorium
Edificio polifunzionale, ingresso Edificio polifunzionale, ingresso
Cimitero e ossario Cimitero e ossario
Scuola materna Scuola materna
scuola materna scuola materna
Chiesa Chiesa
Plastico dell'area di progetto Plastico dell'area di progetto
Sezione Sezione
Planimetria dell’area di intervento Planimetria dell’area di intervento

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Martina Massaro