Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

LA NAVE DELLA SILA

Scheda Opera

  • Scorcio prospettico fronte principale visto da monte
  • Scorcio prospetto posteriore
  • Particolare ingresso su prospetto principale
  • Scorcio prospetto principale visto da monte
  • Vista dal giardino posteriore
  • Particolare ingresso secondario
  • Comune: Spezzano della Sila
  • Località: Camigliatello Silano
  • Denominazione: LA NAVE DELLA SILA
  • Indirizzo: Via dei Camigliati, N. 10
  • Data: 2004 - 2006
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Mauro Smith, Sila Barracco
Descrizione

Il museo è compreso in una più vasta iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove per la riqualificazione del paesaggio della Sila.
L’edificio attuale è stato ricavato grazie alla trasformazione dell'antica vaccheria di Torre Camigliati, con l'intento di dar luogo ad un dialogo fra edilizia e paesaggio circostante; in esso sono stati allestiti percorsi espositivi e collezioni di testimonianze storiche relativi al fenomeno dell'emigrazione.
Nel corpo centrale più alto, coperto da un'unica falda in zinco-titanio, sono state mantenute solo le strutture portanti (travi e pilastri), mentre le due pareti perimetrali esterne sono state sostituite da un sistema di griglie di acciaio che filtrano le visuali estero-interno. In questo corpo più alto è stato ricavato l'atrio, alquanto articolato e dagli scorci molteplici, contenente anche le scale, anch'esse leggere, metalliche; l'ingresso principale è stato posto sul prospetto posteriore, per suggerire ai visitatori un percorso di accesso più lungo, intorno a buona parte dell'edificio, in modo da coglierne i caratteri semplici ed essenziali ed il rapporto con l'intorno naturale.
Dall'atrio a tutt'altezza, attraverso le scale, si raggiunge il piano superiore – che interessa solo le due lunghe ali – nel quale sono state ricavate: la biblioteca, gli uffici, le sale conferenze.
Al piano terra, dall'atrio si raggiunge la sala espositiva: in essa sono stati esposti i materiali fotografici e documentari (anche manifesti, disegni, vignette, tabelle testi etc.), curati da Gian Antonio Stella. Per l'esposizione è stato allestito il ponte di un piroscafo/bastimento simile ai tanti che trasportavano gli emigranti verso le Americhe soprattutto. Il progetto è dell'arch. Anna Cilia.
I tre fumaioli rossi posti al centro della sala-piroscafo ospitano tre ambienti tematici: - la stanza dei filmati (Istituto Luce); - la ricostruzione di una cuccetta di terza classe; - la raccolta di un ricco repertorio di canzoni d'epoca.
Sul lato opposto, ancora a piano terra è stata predisposta una grande caffetteria che si apre sul paesaggio circostante.
Il container blu posto davanti in prospetto (accanto alla parete grigliata) allude all'emigrazione dei nostri giorni verso l'Italia e l'Europa.
La soluzione neo-razionalista adottata nell'atrio è di grande efficacia architettonica: - per il rigore che assumono i telai strutturali (pilastri-travi) che scandiscono lo spazio a tutt'altezza creando scorci prospettici di notevole suggestione; - la scelta del gioco cromatico rigoroso bianco-nero-grigio (ovvero bianco per le pareti murarie, nero per le strutture metalliche, grigio-antracite per il pavimento) esalta la "pulizia formale" degli spazi.
Originale e pieno di suggestioni si rivela l'allestimento espositivo della "evocata" nave: il percorso lungo il perimetro del ponte oltre il parapetto di ferro tubolare bianco ha come orizzonte le centinaia di immagini di poveri migranti strappati alla loro terra e proiettati verso terre e vite ignote. Immagini che suscitano viva commozione nel visitatore.

Info
  • Progetto: 2004 - 2004
  • Esecuzione: 2006 - 2006
  • Tipologia Specifica: Museo
  • Committente: Fondazione Napoli Novantanove
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Museo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Sila Barracco Progetto architettonico Progetto SI
Mauro Smith Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco; pietra
  • Coperture: copertura a falde
  • Serramenti: vetro; metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Nel corpo centrale più alto, coperto da un'unica falda in zinco-titanio, sono state mantenute solo le strutture portanti (travi e pilastri), mentre le due pareti perimetrali esterne sono state sostituite da un sistema di griglie di acciaio che filtrano le visuali estero-interno. In questo corpo più alto è stato ricavato l'atrio, alquanto articolato e dagli scorci molteplici, contenente anche le scale, anch'esse leggere, metalliche; l'ingresso principale è stato posto sul prospetto posteriore, per suggerire ai visitatori un percorso di accesso più lungo, intorno a buona parte dell'edificio, in modo da coglierne i caratteri semplici ed essenziali ed il rapporto con l'intorno naturale.
Dall'atrio a tutt'altezza, attraverso le scale, si raggiunge il piano superiore – che interessa solo le due lunghe ali – nel quale sono state ricavate: la biblioteca, gli uffici, le sale conferenze.
Al piano terra, dall'atrio si raggiunge la sala espositiva: in essa sono stati esposti i materiali fotografici e documentari (anche manifesti, disegni, vignette, tabelle testi etc.), curati da Gian Antonio Stella. Per l'esposizione è stato allestito il ponte di un piroscafo/bastimento simile ai tanti che trasportavano gli emigranti verso le Americhe soprattutto. Il progetto è dell'arch. Anna Cilia.
I tre fumaioli rossi posti al centro della sala-piroscafo ospitano tre ambienti tematici: - la stanza dei filmati (Istituto Luce); - la ricostruzione di una cuccetta di terza classe; - la raccolta di un ricco repertorio di canzoni d'epoca.
Sul lato opposto, ancora a piano terra è stata predisposta una grande caffetteria che si apre sul paesaggio circostante.
Il container blu posto davanti in prospetto (accanto alla parete grigliata) allude all'emigrazione dei nostri giorni verso l'Italia e l'Europa.
La soluzione neo-razionalista adottata nell'atrio è di grande efficacia architettonica: - per il rigore che assumono i telai strutturali (pilastri-travi) che scandiscono lo spazio a tutt'altezza creando scorci prospettici di notevole suggestione; - la scelta del gioco cromatico rigoroso bianco-nero-grigio (ovvero bianco per le pareti murarie, nero per le strutture metalliche, grigio-antracite per il pavimento) esalta la "pulizia formale" degli spazi.
Originale e pieno di suggestioni si rivela l'allestimento espositivo della "evocata" nave:  il percorso lungo il perimetro del ponte oltre il parapetto di ferro tubolare bianco ha come orizzonte le centinaia di immagini di poveri migranti strappati alla loro terra e proiettati verso terre e vite ignote. Immagini che suscitano viva commozione nel visitatore.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 26
  • Particella: 512

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Stella Gian Antonio, Teti Vito 2006 La Nave della Sila. Guida al Museo Narrativo dell'emigrazione Rubbettino Soveria Mannelli (CZ) Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 284-285 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Scorcio prospettico fronte principale visto da monte Scorcio prospettico fronte principale visto da monte F. Marino - 2017
Scorcio prospetto posteriore Scorcio prospetto posteriore F. Marino - 2017
Particolare ingresso su prospetto principale Particolare ingresso su prospetto principale F. Marino - 2017
Scorcio prospetto principale visto da monte Scorcio prospetto principale visto da monte F. Marino - 2017
Vista dal giardino posteriore Vista dal giardino posteriore F. Marino - 2017
Particolare ingresso secondario Particolare ingresso secondario F. Marino - 2017

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Ferdinando Marino
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2022