Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI DIO PADRE MISERICORDIOSO

Scheda Opera

  • Pianta piano terra
  • Sezione sull'aula e sulle vele
  • Vista esterna abside
  • Planimetria generale
  • Vista plastico
  • Vista prospetto principale
  • Vista aula liturgica
  • Particolare ingresso
  • Vista prospetto laterale e abside
  • Dettaglio ingresso
  • Vita cantiere
  • Particolare vele di copertura
  • Vista interna
  • Particolare organo a canne
  • Particolare campanile
  • Particolare crocifisso
  • Comune: Roma
  • Denominazione: CHIESA DI DIO PADRE MISERICORDIOSO
  • Indirizzo: Largo Terzo Millennio N. 8
  • Data: 1996 - 2003
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Richard Meier
Descrizione

La Chiesa venne realizzata in seguito al concorso internazionale ad inviti “50 Chiese per Roma 2000“, bandito nel 1996 dal Vicariato in vista del Giubileo.
La sua poetica configurazione è impostata su un tracciato geometrico composto da una serie di tre quadrati (che controllano il disegno delle corti e degli spazi per i servizi parrocchiali) e da quattro circonferenze, tre delle quali — quelle che generano i profili delle grandi vele concave — sono contrapposte alla quarta, in modo da racchiudere, in sequenza, la navata della chiesa, la cappella feriale e il battistero. Lo spazio dell’aula è quindi compresso da un sistema di gusci curvi sia in pianta che in alzato che hanno lo stesso raggio di curvatura e altezze digradanti da 26 a 18 m, collegati tra loro da grandi lucernari.
Le tre vele sono una struttura del tutto innovativa da un punto di vista ingegneristico ed architettonico. Si tratta di strutture autoportanti, grazie ad una rete di cavi d’acciaio che collega al loro interno i 256 pannelli che le compongono (i conci), ciascuno del peso di 12 tonnellate. Queste tre strutture sono costituite da 346 conci prefabbricati di un color bianco candido, ottenuto grazie a una miscela di cemento e inerti di marmo di Carrara.

Questa Chiesa voluta da Papa Giovanni Paolo II a ricordo del Giubileo del 2000, nell'idea dell’architetto, doveva rappresentare la “barca della Chiesa” che solca i mari del Terzo millennio e, in maniera traslata, grazie alla sua posizione, la “barca della chiesa locale” (la parrocchia) che solca il quartiere. Le tre vele che sovrastano la navata e la cappella feriale simboleggiano la Trinità e la vela più grande vuole dare la sensazione della protezione di Dio sulla comunità cristiana. Infatti, pur essendo l’intera struttura coperta in modo consistente, sia verticalmente che orizzontalmente dai vetri, il sole non entra mai direttamente in Chiesa, tranne in un particolare momento del pomeriggio soprattutto in estate, quando, da una piccola finestra posta in alto alle spalle del presbiterio, la sua luce dall'esterno illumina il crocifisso posto all'interno.

L’altare nella sua forma riprende anch'esso l’immagine della barca ed è posto ad occidente a differenza di quanto prevede in genere, o almeno prevedeva, la struttura del presbiterio. Questo perchè nella simbologia cristiana il sole ha sempre indicato Gesù “luce del mondo” e il posizionare l’altare ad Oriente voleva mettere l’accento sul luogo dove Gesù viene ad essere presente (sorge) attraverso la Celebrazione Eucaristica, esattamente come ad oriente sorge il sole. In questa chiesa, ad oriente, è posta la facciata della navata, la prua della barca, per così dire, mentre l’altare si trova a “poppa” dove in genere si trova il motore di una nave. L’Eucarestia viene considerata come il motore che muove la barca della Chiesa. Il Tabernacolo si trova in una posizione apparentemente non centrale, perchè situato all’angolo destro della cappella feriale: questo in quanto da quella posizione è possibile vederlo anche dalla navata principale.

Info
  • Progetto: 1996 - 1998
  • Esecuzione: 1998 - 2003
  • Tipologia Specifica: chiesa
  • Committente: Opera Romana per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Benjamin Darras Progetto architettonico Progetto NO
Alfonso D’Onofrio Progetto architettonico Progetto NO
Robert Edwards Progetto architettonico Progetto NO
John Eisler Progetto architettonico Progetto NO
Srl ERCO Progetto illuminotecnico Progetto NO
CTG Italcementi Progetto strutturale Progetto NO
spa Lamaro Appalti Impresa esecutrice Esecuzione NO
Joseph Meier Progetto architettonico Progetto NO
Richard Meier Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://meierpartners.com/ SI
Ove Arup & Partners Progetto Impianti Progetto NO
Matteo Pericoli Progetto architettonico Progetto NO
Nigel Ryan Progetto architettonico Progetto NO
Fisher Marantz Stone Progetto illuminotecnico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, cemento
  • Coperture: inclinate, piane, curve
  • Serramenti: alluminio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Le tre vele sono una struttura del tutto innovativa da un punto di vista ingegneristico ed architettonico. Si tratta di strutture autoportanti, grazie ad una rete di cavi d’acciaio che collega al loro interno i 256 pannelli che le compongono (i conci), ciascuno del peso di 12 tonnellate. Queste tre strutture sono costituite da 346 conci prefabbricati di un color bianco candido, ottenuto grazie a una miscela di cemento e inerti di marmo di Carrara.

Questa Chiesa voluta da Papa Giovanni Paolo II a ricordo del Giubileo del 2000, nell'idea dell’architetto, doveva rappresentare la “barca della Chiesa” che solca i mari del Terzo millennio e, in maniera traslata, grazie alla sua posizione, la “barca della chiesa locale” (la parrocchia) che solca il quartiere. Le tre vele che sovrastano la navata e la cappella feriale simboleggiano la Trinità e la vela più grande vuole dare la sensazione della protezione di Dio sulla comunità cristiana. Infatti, pur essendo l’intera struttura coperta in modo consistente, sia verticalmente che orizzontalmente dai vetri, il sole non entra mai direttamente in Chiesa, tranne in un particolare momento del pomeriggio soprattutto in estate, quando, da una piccola finestra posta in alto alle spalle del presbiterio, la sua luce dall'esterno illumina il crocifisso posto all'interno.

L’altare nella sua forma riprende anch'esso l’immagine della barca ed è posto ad occidente a differenza di quanto prevede in genere, o almeno prevedeva, la struttura del presbiterio. Questo perchè nella simbologia cristiana il sole ha sempre indicato Gesù “luce del mondo” e il posizionare l’altare ad Oriente voleva mettere l’accento sul luogo dove Gesù viene ad essere presente (sorge) attraverso la Celebrazione Eucaristica, esattamente come ad oriente sorge il sole. In questa chiesa, ad oriente, è posta la facciata della navata, la prua della barca, per così dire, mentre l’altare si trova a “poppa” dove in genere si trova il motore di una nave. L’Eucarestia viene considerata come il motore che muove la barca della Chiesa. Il Tabernacolo si trova in una posizione apparentemente non centrale, perchè situato all’angolo destro della cappella feriale: questo in quanto da quella posizione è possibile vederlo anche dalla navata principale. 
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La chiesa dispone di un campo da basket e di uno da calcetto. Il primo fu realizzato grazie alla generosità di una coppia di ragazzi, il quali per il loro matrimonio chiesero di destinare i soldi per il loro regalo di nozze alla costruzione di questo impianto. Il secondo invece è stato un dono dell'ex presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, il quale devolse alla nostra chiesa il rimborso ottenuto da un processo.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Presbiterio Scultura Crocifisso del XVII secolo Legno Mediocre
Cappella laterale Scultura Madonna col Bambino (1310-1330) Scuola Campionese Pietra Mediocre
Presbiterio Scultura Padre benedicente circondato da angeli Galleni Massimo Pietra Mediocre


Note

Inaugurata il 26 ottobre 2003. Per volontà di san Giovanni Paolo II la Chiesa prese nome dal titolo della sua seconda enciclica, “Dives in Misericordia” del 30 novembre 1980, successivamente modificato dal Vicariato di Roma in “Dio Padre Misericordioso”. In questo modo il Papa intese ricordare il Grande Giubileo nella sua più profondo significato di evento di grazia per tutta l’umanità. La chiesa dispone di un campo da basket e di uno da calcetto. Il primo fu realizzato grazie alla generosità di una coppia di ragazzi, il quali per il loro matrimonio chiesero di destinare i soldi per il loro regalo di nozze alla costruzione di questo impianto. Il secondo invece è stato un dono dell'ex presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, il quale devolse alla nostra chiesa il rimborso ottenuto da un processo.

Bibliografia
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Petreschi Marco, Valentin Nilda 2013 Chiese della periferia romana 2000-2013. Dal Grande Giubileo all'anno costantiniano Electa Milano 88-91 Si
Roth Ulrich 2016 Die Kirche Dio Padre Misericordioso von Richard Meier. Das Schiff ins dritte Jahrtausend Ulrich Roth Frankfurt Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano terra Pianta piano terra
Sezione sull'aula e sulle vele Sezione sull'aula e sulle vele
Vista esterna abside Vista esterna abside Andrea Jemolo
Planimetria generale Planimetria generale
Vista plastico Vista plastico
Vista prospetto principale Vista prospetto principale
Vista aula liturgica Vista aula liturgica Andrea Jemolo
Particolare ingresso Particolare ingresso
Vista prospetto laterale e abside Vista prospetto laterale e abside
Dettaglio ingresso Dettaglio ingresso
Vita cantiere Vita cantiere
Particolare vele di copertura Particolare vele di copertura
Vista interna Vista interna
Particolare organo a canne Particolare organo a canne
Particolare campanile Particolare campanile
Particolare crocifisso Particolare crocifisso

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 24/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2021