Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA MEDIA STATALE ALDO MANUZIO

Scheda Opera

  • Vista d'insieme da Via Monte Rocchetta
  • Vista d'insieme
  • Dettaglio del prospetto
  • Dettaglio del prospetto
  • Vista del prospetto laterale
  • Comune: Roma
  • Località: Monte Sacro
  • Denominazione: SCUOLA MEDIA STATALE ALDO MANUZIO
  • Indirizzo: Via Monte Ruggero N. 39
  • Data: -
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Giuseppe Gambirasio
Descrizione

L’istituto scolastico, ora Comprensivo Montessori, nelle intenzioni dichiarate dallo stesso progettista doveva rispondere oltre che a criteri architettonici, anche ad obiettivi di carattere sociale (Gambirasio,1968). Il complesso risultava infatti collocato in un'area ritenuta al tempo fortemente degradata e marginale rispetto al centro-città: il quartiere Montesacro era stato edificato al fine di ospitare le famiglie provenienti dai borghi storici abbattuti a seguito degli sventramenti del regime per la costruzione di Via della Conciliazione e verteva all'epoca in uno stato di semi-abbandono, condizione a cui però si opponeva, quale risorsa, la capacità di sopravvivenza e la vitalità delle comunità residenti. L’area, proprio di fronte alle abitazioni di epoca fascista, si presentava come un ampio spazio vuoto, sfuggito all'edificazione intensiva, compreso tra la strada di accesso e una sorta di leggero altipiano a vari livelli. La vivacità del quartiere, nelle parole stesse dell’autore, avrebbe dovuto ispirare il disegno del nuovo complesso, facendo della scuola una mini-città nella città (Gambirasio,1968) in cui disporre spazi funzionali tanto alle attività didattiche quanto a quelle extrascolastiche.
In relazione alle geometrie di progetto, il centro è concepito attraverso piani terrazzati che sfruttano il dislivello del terreno: una scatola parallelepipeda affiora senza ostentazione né mimetizzazione da un sistema incastonato nella collina, grazie a un’operazione di scavo modellata sul profilo topografico. Un fronte della scatola architettonica è allo scoperto e tre risultano parzialmente sottoterra: a valle, a livello della strada, è posto l'ingresso dell'istituto; a monte un prato si protende fin sopra i tetti del complesso, ritmati da lucernari. Ne deriva, nel cuore dell’impianto, un vuoto di uso collettivo, risultante da una successione di percorsi longitudinali posti su differenti quote. Completa la distribuzione degli spazi didattici, come una rete di trame ortogonali, il disegno dei percorsi trasversali e delle relative scale di collegamento verticale.
L'ingresso, unico e di modeste dimensioni, è disposto in modo tale da consentire un facile orientamento. In tal modo il complesso si presenta come un sistema introverso che riverbera il dinamismo insediativo di un comparto di città, o meglio, come lo definisce il progettista, un edificio complesso in cui “l'interno è come facciata” (Gambirasio, 1968).
Dal punto di vista funzionale e distributivo, al piano terreno si trovano la palestra e i laboratori di disegno, mentre al secondo livello sono ubicate le aule (in sequenza lineare), collegate da un ballatoio aperto sullo spazio sottostante, che disimpegna e conduce, attraverso passaggi sospesi, ai servizi. Il terzo e quarto livello sono destinati agli spazi a doppia e tripla altezza degli ambienti sottostanti, disposti a gradoni e, infine, all'ultimo piano, è il refettorio e un terrazzo per mangiare all’aperto, con il clima favorevole.
L'illuminazione è garantita da un lucernario longitudinale continuo che percorre tutto l’edificio, segno connotativo di tutto il progetto. È infatti la luce naturale il motivo conduttore di tutta la composizione, facendo della scuola un complesso che, pur proiettato verso l’interno, risulta comunque luminoso e fortemente soleggiato.

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1971 -
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: complesso scolastico
  • Destinazione attuale: complesso scolastico e piscina comunale
Autori
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo a faccia vista
  • Coperture: mista
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre
  • Stato Serramenti: Mediocre

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In relazione alle geometrie di progetto, il centro è concepito attraverso piani terrazzati che sfruttano il dislivello del terreno: una scatola parallelepipeda affiora senza ostentazione né mimetizzazione da un sistema incastonato nella collina, grazie a un’operazione di scavo modellata sul profilo topografico. Un fronte della scatola architettonica è allo scoperto e tre risultano parzialmente sottoterra: a valle, a livello della strada, è posto l'ingresso dell'istituto; a monte un prato si protende fin sopra i tetti del complesso, ritmati da lucernari. Ne deriva, nel cuore dell’impianto, un vuoto di uso collettivo, risultante da una successione di percorsi longitudinali posti su differenti quote. Completa la distribuzione degli spazi didattici, come una rete di trame ortogonali, il disegno dei percorsi trasversali e delle relative scale di collegamento verticale. 
L'ingresso, unico e di modeste dimensioni, è disposto in modo tale da consentire un facile orientamento. In tal modo il complesso si presenta come un sistema introverso che riverbera il dinamismo insediativo di un comparto di città, o meglio, come lo definisce il progettista, un edificio complesso in cui “l'interno è come facciata” (Gambirasio, 1968).
Dal punto di vista funzionale e distributivo, al piano terreno si trovano la palestra e i laboratori di disegno, mentre al secondo livello sono ubicate le aule (in sequenza lineare), collegate da un ballatoio aperto sullo spazio sottostante, che disimpegna e conduce, attraverso passaggi sospesi, ai servizi. Il terzo e quarto livello sono destinati agli spazi a doppia e tripla altezza degli ambienti sottostanti, disposti a gradoni e, infine, all'ultimo piano, è il refettorio e un terrazzo per mangiare all’aperto, con il clima favorevole. 
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti: PRG Carta per la Qualità - cod. 8339
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Dal 2003 l'edificio scolastico ospita la Biblioteca comunale di Roma "Ennio Flaiano".

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1972 Casabella, n.364 59 Si
1974 L'Industria delle Costruzioni, n.44 39-50 Si
Ippolito Achille Maria, Pagnotta Mauro 1982 Roma costruita. Le vicende, le problematiche e le realizzazioni dell'architettura a Roma dal 1946 al 1981 Palombi Roma 83 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista d'insieme da Via Monte Rocchetta Vista d'insieme da Via Monte Rocchetta Martina Fiorucci (2022)
Vista d'insieme Vista d'insieme Martina Fiorucci (2022)
Dettaglio del prospetto Dettaglio del prospetto Archivio QART (2003)
Dettaglio del prospetto Dettaglio del prospetto Archivio QART (2003)
Vista del prospetto laterale Vista del prospetto laterale Archivio QART (2003)

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Architettura e Progetto
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da Qart - Laboratorio per lo Studio di Roma Contemporanea
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Angela Fiorelli 2022